La montagna ritempra il fisico e lo spirito, ma spesso toglie energie: camminare, arrampicarsi, sciare sono tutte attività che fanno arrivare a sera stanchi e affamati. Mettersi ai fornelli può sembrare un’impresa, ma si può rivelare anche un’attività creativa e divertente. Perché la cucina di montagna non prevede solo polenta e formaggi, ma anche tante altre pietanze succulente e sostanziose, che richiedono sì del tempo per essere preparate, ma vuoi mettere la soddisfazione dopo averle mangiate? Nella nostra selezione, alcuni suggerimenti per una cena golosa, da leccarsi i baffi! E non badare alle calorie: le smaltirai tutte domattina, con una nuova camminata!


Tutta la giornata trascorsa a camminare in mezzo alle montagne e si arriva alla sera stanchi e affamati. La temperatura si fa più fresca e i prodotti tipici delle regioni del nord ci offrono la possibilità di preparare dei piatti davvero deliziosi, oppure di consumarli al naturale, senza bisogno di mettersi ai fornelli: come gli affettati, lo speck e la bresaola in primis, e i formaggi di malga. Portali in tavola con un pane nero alle noci (clicca qui per la ricetta con frutta secca e fiocchi d’avena) oppure con i tipici panini ai semi alla tedesca (qui puoi leggere come prepararli)… un mix perfetto!


In brodo o con burro fuso e formaggio grattugiato, i canederli o knödel sono un piatto tipico del Trentino Alto Adige ma anche dell’Austria, della Germania e dei Paesi dell’Est Europa. Puoi prepararli facilmente in casa o acquistarli già pronti e cuocerli come più preferisci, sono comunque una vera delizia. Leggi qui la ricetta dei canederli tirolesi in brodo allo speck ed erba cipollina oppure qui per gli knodel di patate, funghi e speck al burro fuso.


Per scaldarti dopo una giornata all’aperto, puoi cucinare una zuppa, una minestra o una vellutata con i cereali e le verdure tipiche della zona di montagna in cui sei in vacanza (anche le erbe spontanee selvatiche si prestano a questo tipo di piatto!). La zuppa d’orzo con carne e speck è un primo caldo e nutriente con solo 195 calorie a porzione (clicca qui per la ricetta) se invece punti su piatti più sostanziosi e accostamenti più ricercati puoi provare la zuppa al vino sudtirolese oppure la crema di cipolle alla birra.


La polenta si trova in quasi tutte le zone di montagna, se non fa così freddo da consumarla in versione pasticciata con formaggio e salsiccia, puoi farla indurire, tagliarla a fette e grigliarla per usarla al posto del pane per preparare degli sfiziosi crostini con funghi e pancetta o lardo oppure guarnirla con pomodoro e basilico, proprio come se fosse una bruschetta!


In tavola siete in tanti e ognuno ha gusti tutti suoi? Le crespelle, il patto forte di chi va in vacanza in Valle d’Aosta, fanno al caso tuo. Puoi prepare la base per la pastella delle crepes anche il giorno prima e poi farcire le crespelle all’occorrenza con tanti ripieni differenti: alla valdostana (con fonduta di formaggi), con i funghi porcini, allo speck, con il prosciutto crudocon spinaci e toma, oppure con cotto e brie.


Tipici della Valtellina, i pizzoccheri sono una pasta di grano saraceno, condita con bitto e casera, patate, spinaci, erbette e coste (in estate) oppure verze (nei mesi invernali). Un piatto unico decisamente completo e ricco che, a fine giornata, è una vera e propria coccola che rigenera. Clicca qui per la ricetta con le bietole al burro profumato oppure qui per quella classica invernale.


Con i gustosi gnocchetti tirolesi puoi creare velocemente tanti piatti di montagna facili, veloci e sfiziosi. Il trucco è aggiungere un tocco di cremosità, salumi saporiti e verdure a piacere. Essendo già precotti, gli spatzle che acquisti già pronti vanno infatti solo fatti scaldare in padella per pochi minuti con panna, latte o formaggi morbidi come la crescenza: clicca qui per la ricetta con aggiunta di prosciutto cotto. Puoi usarli in realtà anche come contorno! Scottatali in acqua bollente salata e servili con piatti di carne con sughi abbondanti: goulash, cacciagione, stracotti e spezzatini. 


La carne è un pezzo forte delle ricette di montagna, perché non mettersi alla prova ai fornelli con un piatto tradizionale che unisca la genuinità dei bovini allevati al pascolo ai vini eroici dei filari con più pendenza? La carbonade o carbonata valtellinese ne è un esempio: clicca qui per la ricetta regionale completa di una mini guida alla scelta dei migliori tagli. Oppure prova il tenerissimo gulash di vitello altoatesino: qui puoi leggere come si cucina.


Lo stinco arrosto è un secondo semplice da cucinare e capace di placare la fame anche degli adolescenti più scatenati. Preparalo è semplicissimo: puoi cliccare qui per leggere la ricetta base al forno, oppure sperimentare la più famosa variante con la birra che si gusta solitamente in Trentino Alto Adige, Austria e Germania. Accompagnalo con croccanti rosti di patate.


Un discorso a parte merita infine la selvaggina. Riuscire a cucinare in modo gustoso e con la giusta morbidezza questo tipo di carni non è impossibile, basta seguire alcune piccole accortezze ed essere un poco previdenti: spesso ci vogliono ore per eseguire alla regola l’importantissima fase della marinatura. Una volta avuta l’accortezza di muoversi per tempo si possono sperimentare tantissime ricette. Puoi provare lo spezzatino di capriolo, le costolette di cervo in salsa di mirtilli (foto in apertura) oppure il camoscio in umido. Che bontà!