Ingredienti
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1 foglia
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2
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1 rametto
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2
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q.b.
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1 spicchio
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40 gr
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50 gr
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40 gr
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1 rametto
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q.b.
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1 foglia
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3 dl
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3
ginepro bacche
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1 dl
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800 gr
camoscio
Preparazione
1) Tagliate 800 g di carne di camoscio a pezzi, lavateli e asciugateli tamponandoli con carta assorbente da cucina. Sbucciate una cipolla, pelate lo spicchio d’aglio, pulite, lavate e asciugate una carota e la costa di sedano. Tagliate tutte le verdure a pezzi e mettetele in una capace ciotola con la carne; bagnate con un dl di aceto di vino rosso, aggiungete un rametto di timo, un rametto di maggiorana, 3 bacche di ginepro leggermente pestate, 4 grani di pepe, una foglia di alloro, una foglia di salvia e 2 chiodi di garofano. Versate 3 dl di vino rosso, coprite e lasciate marinare per 24 ore in luogo fresco, rimescolando.
2) Pulite la carota e la cipolla rimaste, tritatele fini e fatele appassire con 40 g di lardo tritato e 40 g di burro in una casseruola. Sgocciolate la carne, asciugatela tamponandola con carta assorbente da cucina, infarinatela con 50 g di farina bianca e rosolatela nel soffritto. Salate, pepate, unite il vino filtrato della marinata e lasciate cuocere, con il coperchio, a fuoco basso, per circa 2 ore, mescolando di tanto in tanto.
3) Se necessario fate restringere il sughetto a recipiente scoperto e rigirando, quindi servite.
La selvaggina permette di preparare secondi piastti molto saporiti; il camoscio in umido è tipico della regione Friuli Venezia Giulia è facile da preparare e uno dei passaggi fondamentali è la marinatura che permette di ammorbidire e insaporire la carne. I vini consigliati per accompagnare questo piatto sono: Colli Orientali del Friuli Rosso Riserva e il Taurasi (rosso).