Come cucinare erbe spontanee commestibili e fiori eduli


Come cucinare erbe spontanee commestibili e fiori eduli

Quanto ne sai di erbe spontanee e fiori commestibili? Tarassaco, cicoria selvatica, malva, borragine, finocchietto, bardana, trifoglio, erba medica e ortica sono piante ottime da mangiare e hanno numerose proprietà benefiche. Scopri come riconoscerle in natura e le migliori ricette per portarle in tavola.

Succede spesso durante una passeggiata in campagna o in montagna, di imbattersi in un’erba spontanea e di chiedersi se possa o meno essere commestibile. Accade persino in città: alcune tipologie di piante selvatiche crescono in mezzo all’asfalto urbano… Ma la prima cosa da fare se si vuole avventurare in questo tipo di attività è studiare.

Sapere riconoscere le erbe spontanee commestibili è fondamentale per non correre rischi. Le erbe spontanee edibili sono infatti veri e propri superfood, supercibi “poveri” e a costo zero, che vantano in alcuni casi proprietà purificanti e disintossicanti. Ma in natura sono tantissime le erbe tossiche velenose a cui si deve prestare molta attenzione. È inoltre importante raccogliere le proprie erbe in zone sicure, lontano dall’inquinamento e da altre contaminazioni. Meglio, quindi, farne incetta solo in montagna e in campagna e solo dopo essersi fatti una vera cultura. Meglio ancora: le prima volte fatevi assolutamente accompagnare da un esperto!

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Tisane e infusi con le erbe spontanee

Una volta riconosciuta con assoluta certezza la tipologia di pianta, questa si può raccogliere e portare a casa. Andrà consumata rapidamente e nel modo giusto, dopo, ovviamente, essere stata lavata accuratamente. Oppure si potrà seccare per essere conservata in un barattolo di vetro con chiusura ermetica per parecchi mesi.

Uno degli usi più comuni è trasformare l’erba spontanea (e spesso anche il fiore edulo) in tisana o decotto. Ciò si può fare sia con i rametti appena raccolti sia con le piante fatte seccare peventivamente. Per una tisana di erbe e fiori aromatici porta a ebollizione 1 litro e 1/2 di acqua, versalo in una brocca o in un thermos e aggiungi immediatamente 1 rametto di timo, 1 ciuffo di salvia, 1 di malva e 1 di finocchietto selvatico (preventivamente lavati e asciugati). Lascia in infusione una decina di minuti e poi filtra con un colino. Potrai servire la tisana a piacere calda o fredda.

Un altro utilizzo classico vede le erbe spontane protagoniste di liquori, amari e digestivi. Per preparare con le tue mani 1 litro di liquore al finocchietto selvatico ti servono mezzo litro di alcool a 95°, 350 g di zucchero e, ovviamente, 300 g di finocchietto selvatico. Lavate il mazzetto d’erba in acqua fredda, sgrondatelo e stendetelo ad asciugare su un canovaccio. Trasferite il finocchio in un barattolo a chiusura ermetica, versatevi l’alcool, tappate e lasciate in infusione per almeno 10 giorni, scuotendo il contenitore di tanto in tanto. Trascorso il tempo, versate 3,5 dl di acqua in una casseruola, unite lo zucchero e portate a ebollizione. Cuocete lo sciroppo per 2 minuti, spegnete il fuoco e lasciatelo raffreddare. Ora non vi resta che filtrare l’alcool infuso, mescolarlo con lo sciroppo e travasare il tutto in una bottiglia da liquore. Non dimenticare: prima di essere consumato deve riposare al buio per almeno un mese.

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Piatti con le erbe spontanee

Oggi come oggi vanno di moda le insalatone: dei veri tripudi di aromi e colori che, impreziosite dai fiori eduli, si prestano in tavola come vere opere d’arte alla porta di click. Non scattare una foto social per Instagram a questi piatti è un vero peccato! Una ricetta semplicissima e d’effetto è l’insalata di erbe e fiori con misticanza, tarassaco, finocchietto, basilico, boccioli di erba cipollina e fiori di salvia.

Ma non dimentichiamo le tantissime ricette della tradizione. Le nostre nonne preparavano con le erbe spontanee tantissimi meravigliosi risotti alle erbe di campo, ricche frittate, nutrienti pani d’erbe, golosissimi frittini e frittelle e… il ripieno dei ravioli e delle lasagne oltre che di alcune delle più famose quiche e crostate salate della tavola di Pasqua e non solo come la torta al farro ed erbe selvatiche.

In poco più di 30 minuti puoi per esempio preparare una maxi frittata con bardana, tarassaco e malva. Procurati 100 g di bardana, 100 g di tarassaco o cicoria selvatica, 100 g di foglie e fiori di malva. Pulisci le erbette, lavale e falle cuocere in poco olio extravergine d’oliva con 1 spicchio di aglio. Aggiusta di sale e pepe e prosegui la cottura finché saranno morbide (se necessario, aggiungi poca acqua). In una ciotola, sbatti 6 uova intere con un dito di latte, una manciata di parmigiano grattugiato, sale e pepe. Aggiungi le erbe tiepide al composto e mescola con cura. Scalda poco olio in una padella antiaderente e cuoci la frittata alle erbe spontanee da ambo i lati.

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Tarassaco: proprietà e ricette

Il tarassaco è un’erba spontanea facilmente riconoscibile. Il fiore viene chiamato anche “soffione” poiché al termine del proprio ciclo vitale si può soffiare: un gioco che molti hanno fatto da bambini. Le proprietà del tarassaco sono davvero numerose. Si tratta, infatti, di un’erba spontanea dall’azione diuretica e depurativa del fegato.

Con il tarassaco lasciato seccare si possono preparare tisane e decotti, dal fortissimo potere detox e sgonfiante. Ma non solo, sono buonissime le frittate con uova e tarassaco: un modo diverso e salutare per cucinare le uova, facendo il pieno di proteine ed estratti benefici. Le frittelle e le polpette.

Un’altra erba spontanea commestibile simile al tarassaco come aspetto e come proprietà depurative è la cicoria selvatica: anche in questo caso il sapore amarognolo è indice di una spiccata azione detox. 

Malva: proprietà e ricette

I fiori di malva hanno bellissimi colori e proprietà ottime per la salute. Con la malva si preparano infusi e decotti eccezionali. La malva, infatti, è ricca di mucillagini e agisce come un emolliente e antinfiammatorio naturale. Indicata quando fa male la gola ma anche in caso di gengiviti, infiammazioni delle mucose e stitichezza.

Prova la tisana sgonfiante con foglie di malva, quercia marina, betulla, peduncoli di ciliegia e radice di gramigna. Ma della malva si possono mangiare tanto le foglie quanto i fiori, sia crudi, per esempio in insalata, sia cotti nelle zuppe e non solo. Questi ultimi sono tanto belli da essere perfetti anche come semplice decorazione edibile, nella ricetta dei bocconcini di bufala farciti donano al piatto grazia e leggerezza.

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Trifoglio: proprietà e ricette

Non solo il quadrifoglio, anche il trifoglio è un erba porta fortuna! Si tratta, infatti, di un’erba spontanea commestibile dalle ottime proprietà salutari. Il trifoglio in particolare è una leguminosa da foraggio molto diffusa, pianta ricchissima di isoflavoni e di minerali. Per questi motivi, è considerato un alleato della salute femminile. Soprattutto per le donne in menopausa.

Nei prati, si possono trovare il trifoglio rosso come il trifoglio bianco. La prima è la varietà più ricca di isoflavoni. Con il trifoglio si possono preparare soprattutto infusi e decotti. Eccezionale come espettorante e antinfiammatorio, il trifoglio è ottimo anche per aiutare ad alleviare i sintomi della sindrome premestruale.

Finocchio selvatico: proprietà e ricette

Il finocchio selvatico, o finocchietto, è un ingrediente versatile da sempre utilizzato in cucina per profumare e insaporire primi e secondi piatti. È facilmente riconoscibile sia dall’aspetto sia dal profumo. Le sue proprietà sono soprattutto digestive, aromatiche ma si assume anche contro il meteorismo e i gonfiori addominali. Si consuma in insalata ma anche come condimento per il pesce. Un grande classico del Sud è la pasta con le sarde siciliana o, se pensiamo ai Paesi del Nord, il salmone aromatizzato.

Come abbiamo appena visto sono ottimi sono anche i liquori preparati con il finocchio selvatico, così come le tisane e le salse a base di yogurt e formaggi cremosi e i sughi per la pasta, che dire del saporito pesto al finocchietto?

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Ortica: proprietà e ricette

L’ortica è una delle erbe spontanee più conosciute e usate, già dalle nonne. Forse perché è semplicissimo reperire l’ortica nei prati, anche appena fuori dalla città. L’ortica vanta ottime proprietà per la salute: dal sapore simile a quello dello spinacio, è un’erba spontanea estiva ricca di vitamina C, mucillagini e ferro. È usata in farmacia e in erboristeria soprattutto nei decotti contro reumatismi e infezioni alle vie urinarie.

Diffusa nei campi in primavera ed estate, l’ortica si trova talvolta dai fruttivendoli e nei mercati. Si mangia cotta in zuppe, minestrerisotti, si adopera come ingrediente base per il ripieno di ravioli e torte salate e viene impiegato persino per colorare e insaporire gli impasti della sfoglia all’uovo verde e degli gnocchi. È eccezionale, infine, nella frittata.

Bardana: proprietà e ricette

La bardana è un alleato indispensabile per purificarsi e disintossicarsi. Con la bardana si possono preparare decotti ottimi per essere consumati al cambio di stagione, quando l’organismo ha particolarmente bisogno di depurarsi. Della bardana (che ha un sapore simile al carciofo) si può consumare la radice cuocendola a lungo, a vapore. E poi irrorandola con olio extravergine d’oliva. I piccioli addirittura possono essere fritti in pastella, diventando un sano e sfizioso antipasto.

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Borragine: proprietà e ricette

La borragine è un’erba spontanea dalle foglie carnose, coperte da una fitta peluria bianca, e fiori molto belli (e anch’essi commestibili). La borragine si trova soprattutto lungo le strade di campagna e si consuma in tutte le sue parti. Ha virtù depurative e rimineralizzanti molto potenti, è quindi ottima al cambio di stagione e quando si è a dieta. Con le foglie sia lesse che crude si possono preparare contorni e insalate.

Erba tipica della cucina ligure, il suo impiego classico è nei ripieni dei ravioli come nella ricetta dei pansoti al “preboggion”. Ma, come l’ortica, si può usare per fare
la pasta fresca verde, il risotto, gli gnocchi, la frittata oppure la farinata di ceci. E, ancora, sono da provare le foglie di borragine fritte in pastella. I bellissimi fiori blu si aggiungono invece crudi alle insalate miste, sui piatti di pasta, sulle tartare d carne o a decorazione di dolci e crostate perché sono perfetti per impreziosire qualunque piatto. E poi, ovviamente, si possono mangiare!

Erba medica (alfa alfa): proprietà e ricette

Si tratta di una vera e propria farmacia naturale, nel prato: l’erba medica si riconosce facilmente dai suoi germogli (alfa alfa) e sono proprio i germogli a essere consumati come scrigno di benessere. L’erba medica, infatti, è fortemente rimineralizzante ed è considerata un aiuto eccezionale negli stati di astenia e debolezza. Inoltre, è ricchissima di vitamina C. Ma non solo, questa pianta è anche utile per ridurre i livelli di colesterolo cattivo nel sangue.

Dell’erba medica si consumano i germogli in insalata, in accompagnamento a secondi di carne e di pesce, o persino dentro i panini e i sughi per la pasta. Provali per esempio la ricetta del carpaccio di orata con germogli e uova di trota. Buono, sano e super chic.

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