Gli asparagi sono tra le verdure primaverili più apprezzate, non solo perché si possono cucinare in tanti modi super gustosi, ma anche perchè sono davvero ricchi di proprietà benefiche – ad esempio sono utilissimi per sgonfiarsi e disintossicarsi.

Asparagi: proprietà e come cucinarli

Perfetti nella preparazione di contorni sfiziosi ma leggeri, primi piatti della tradizione, torte salate e quiche vegetariane e tante altre prelibatezze da inserire nel menu settimanale di tutta la famiglia. In questo articolo andiamo a scoprire:

  • quali sono i diversi tipi di asparagi
  • perchè gli asparagi fanno bene
  • come è meglio cucinare gli asparagi

Tipologie di asparagi: varietà, colore e sapore

Non esiste un solo tipo di asparago: la natura, infatti, ci regala molte varietà di questo ortaggio. Ciascuna ha un sapore che la caratterizza, una consistenza diversa, un colore specifico. Vediamole insieme.

Asparagi verdi

La varietà di asparago più comune è quella verde. Gli asparagi verdi hanno il sapore caratteristico che noi tutti identifichiamo come tipico di questo ortaggio: riconoscibilissimo, lievemente dolciastro.

Asparagi bianchi

Esistono poi gli asparagi bianchi, dal sapore molto più delicato. Il colore è dovuto al fatto che questa varietà di ortaggi, a differenza della prima, non spunta dalla terra ma germoglia completamente al di sotto (è l’assenza della luce a mantenere infatti il germoglio bianco).

Asparagi violetti

Esiste inoltre una varietà più rara e meno utilizzata di asparago. Il suo sapore è quasi amarognolo e, per questo, da provare soprattutto in abbinamento a primi piatti ricchi e cremosi (per esempio nelle lasagne vegetariane). Si tratta degli asparagi violetti: il cui germoglio assume una colorazione viola chiaro perché, seppur cresciuti sotto terra come i bianchi, sono riusciti ad assorbire parte della luce solare.

Asparagi selvatici

Un capitolo a parte meritano gli asparagi selvatici. Questi ultimi infatti sono una varietà più saporita rispetto all’asparago comune e sono anche più ricchi di proprietà interessanti. L’asparago selvatico (Asparagus Acutifolius) fa comunque parte della stessa famiglia botanica dell’asparago comune (Asparagus Officinalis), ovvero della famiglia delle Liliacee.

Gli asparagi selvatici crescono nei prati incolti e nelle aree boschive di montagna. Hanno per l’appunto un gusto molto più accentuato rispetto alle varietà comuni e sono anche ricchissimi di virtù salutari. Il loro contenuto di sali minerali, soprattutto di potassio, è elevatissimo.

Come cucinare gli asparagi esaltandone le proprietà benefiche

Proprietà degli asparagi

Perché diciamo che l’asparago è un ortaggio ideale per chi è a dieta, soffre di ritenzione idrica e a ha bisogno di disintossicarsi al cambio di stagione? Perché gli asparagi sono alimenti ipocalorici e altamente sgonfianti. Potremmo definirli cibi anticellulite.

Gli asparagi selvatici sono poi formati dal 90% di acqua e sono iposodici. Ovvero, contengono pochissimo sodio. Inoltre, anche il contenuto di lipidi è molto basso. Le calorie sono 25 per ogni 100 grammi di prodotto: una vera inezia che ci fa comprendere quanto questo alimento sia compatibile anche con una dieta strettamente ipocalorica.

Per quanto concerne il contenuto in vitamine, negli asparagi ne troviamo tantissime:

  • provitamina A (potente antiossidante),
  • vitamina C (indispensabile per assimilare il ferro e per il benessere del sistema immunitario),
  • vitamine del gruppo B (preziose per il metabolismo e per il sistema nervoso),
  • vitamina K (che agisce sulla salute delle ossa e sulla coaugulazione del sangue)
  • vitamina E (anch’essa antiossidante e indispensabile per il benessere dei tessuti, nonché per la bellezza della pelle)

Infine, gli asparagi sono molto ricchi di acido folico: indispensabile in gravidanza perché si attui correttamente la chiusura del tubo neurale, prevenendo quindi malformazioni al feto quali la spina bifida.

Dal punto di vista del contenuto in minerali, possiamo definire gli asparagi veri e propri integratori naturali rimineralizzanti. Dunque, adatti anche a restituire energia in caso di astenia tipica, per esempio, del cambio di stagione. I minerali contenuti nell’asparago sono potassio, magnesio, ferro, calcio e fosforo. Soprattutto il potassio è contenuto in quantità elevate. Il potassio è essenziale per smaltire i liquidi ritenuti nei tessuti (vedi alle voci ritenzione idrica e cellulite) quindi agisce come un attivo sgonfiante particolarmente efficace.

Ma c’è anche di più. Recenti studi hanno evidenziato altre proprietà preventive importanti degli asparagi. Tra queste, si parla anche di azione antitumorale. Infatti, negli asparagi sarebbero presenti sostanze depurative molto potenti in grado di ripulire l’organismo anche da depositi potenzialmente cancerogeni.

Oltre agli antiossidanti, infatti, nell’asparago troviamo il glutatione: questa sostanza, presente anche nei cavolini di Bruxelles e nell’avocado, aiuta infatti l’organismo a liberarsi da tossine e composti dannosi.

Infine, agli asparagi si conferisce anche la proprietà di aiutare nella prevenzione del diabete di tipo 2 (agendo positivamente sui valori della glicemia), di agire come antinfiammatori naturali, di migliorare le funzioni cardiocircolatorie e di favorire sia la digestione, sia il benessere dell’intestino (gli asparagi sono ricchi di prebiotici come l’inulina).

Come scegliere gli asparagi

Dopo averne elencato le numerosissime proprietà per la salute e la linea, vediamo come scegliere e cucinare gli asparagi. Per scegliere gli asparagi migliori, è necessario osservarne le punte: quest’ultime devono essere dritte, chiuse e devono “scrocchiare” quando si staccano. Anche i gambi devono essere lucidi, flessibili e senza screpolature.

Come pulire gli asparagi

La parte che si consuma dell’asparago è la punta, tenera e saporita. Si consiglia, dunque, di tagliarli per il consumo fino a 4 cm sotto la punta ovvero finché c’è parte verde. La conservazione è in frigorifero (nell’apposito cassetto per la verdure) per circa 4 giorni. Oppure, fuori dal frigo in acqua fredda, al massimo per un giorno.

Come cucinare gli asparagi esaltandone le proprietà benefiche

Metodi di cottura degli asparagi

I metodi di cottura possono essere diversi. Quello più conosciuto prevede la sbollentatura in acqua. Il consiglio è di legare gli steli in modo delicato e di immergere soltanto questi ultimi in acqua bollente salata. I germogli fuoriusciranno e verranno così cotti indirettamente “al vapore“. Il tempo di cottura, in questo caso, varia dai 12 ai 18 minuti. Dipende, infatti, dallo spessore e dalla grandezza dell’asparago.

Per quanto riguarda altre preparazioni, come risotti o torte salate, gli asparagi possono essere utilizzati anche da crudi. Ovviamente, usando soltanto le punte. Invece, i gambi eliminati diventano un ottimo ingrediente per preparare brodo vegetale diuretico (da usare anche per lo stesso risotto) o per cucinare vellutate di verdura (in questo caso, vanno lessati a lungo e poi frullati).

Come cucinare gli asparagi: ricette e abbinamenti

Come cucinare gli asparagi? L’abbinamento più classico è con le uova. Ma sono ottimi al vapore anche con carne e pesce. Gli asparagi, inoltre, sono deliziosi nel risotto e nelle vellutate di verdura (ideali per chi è a dieta, evitando di aggiungere la panna).

Da provare anche come ripieno di ottime quiche per i primi pic nic di primavera o per i pranzi domenicali: si frullano o si tagliano a pezzetti, unendoli a formaggio, uova e altre verdure (per esempio, le zucchine o le patate).

Inserire gli asparagi nel menu quotidiano, aiuta a liberarsi dalla cellulite e a favorire un naturale detox di tutto l’organsimo. Per i bambini, gli asparagi diventano ingrediente di gustose polpettine vegetali e di burger da accompagnare con salsa di pomodoro fresca.