Chiacchiere di Carnevale: le varianti regionali
Le chiacchiere sono tra i dolci di Carnevale più famosi: a differenza delle frittelle si possono cucinare fritte o al forno, e gustare ricoperte di zucchero a velo, di miele o in tante altre maniere. Ogni regione ha la sua ricetta tradizionale! “Chiacchiere” in realtà è il nome con cui sono conosciute in Lombardia. In Piemonte e in Liguria le chiamano solitamente “bugie“. In Toscana si chiamano “cenci” ma anche “donzelline“. In Emilia prendono il nome di “frappe” o “sfrappole” oppure “intrigoni“, se sono più carnose, mentre nel Veneto sono conosciute come “galani” e sono sottilissime, quasi aeree. Poi ci sono i “crostoli” tipici di più zone fra cui il Trentino e il Friuli Venezia Giulia. E, ancora, c’è chi le chiama “bugie“, chi “nastri di suora“, chi “nodi d’amore“. Spesso cambia il nome, varia l’alcol aggiunto e la forma, ma bene o male il procedimento per la creazione dell’impasto è sempre uguale. Essendo elastica, la pasta per le chiacchiere può essere maneggiata con disinvoltura per creare sfoglie semplici senza tagli, con tagli centrali o con fantasiosi intrecci.
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L’impasto base delle chiacchiere
Per preparare l’impasto base per 6 persone ti servono come ingredienti 500 g di farina 00, 80 g di zucchero semolato, 70 g di burro, 3 uova, 3 cucchiai di Marsala secco, 1 presa di semi di vaniglia (facoltativi e sostituibili all’occorenza con 1 bustina di vanillina), olio per friggere. Per prima cosa versa sul piano di lavoro la farina, lo zucchero e la vaniglia, unisci al centro il burro morbido tagliato a pezzetti e le uova leggermente sbattute. Impasta molto bene e unisci il Marsala, aumentando leggermente la dose se la pasta è troppo soda. Lascia riposare la pasta 30 minuti e poi tirala con il matterello in una sfoglia sottile ma non troppo. Con un coltello a lama lunga o una rotella dentata ricava dalla sfoglia le forme che preferisci e poi incidile o intrecciale. Non ti resta che friggere le chiacchiere in abbondante olio finché saranno dorate. Una volta pronte, scolale con la paletta forata e falle sgocciolare su carta assorbente da cucina e poi… zucchero a velo (a freddo) o zucchero semolato (a caldo) a volontà!
Chiacchiere di Carnevale: le varianti
Al posto della classico Marsala o della grappa, puoi unire la stessa quantità di Vin santo oppure dell’esotico rum. Se non ti piacciono troppo sottili e croccanti puoi anche preparare una variante più soffice delle chiacchiere tipo gli “intrigoni” di Reggio Emilia. In questo caso impasta i 500 g di farina con 1 uovo intero e 2 tuorli, aggiungi 1 bicchiere di latte (2 dl scarsi) e 150 g di zucchero, 1/2 bustina di lievito per dolci e 2 cucchiai di burro (oppure dello strutto o ancora dell’olio di semi). Stendi, taglia e friggi come sopra. La regola d’oro per una riuscita perfetta resta comunque tirate la pasta il più sottile possibile: se non hai dimestichezza con il matterello, puoi sfruttare la macchina per stendere la pasta (quella per lasagne e tagliatelle).
Chiacchiere di tutte le forme
Vuoi servire un trionfale piatto di chiacchiere ai tuoi bimbi o ai tuoi amici e non ti accontenti di losanghe e rettangoli? Come ti abbiamo già anticipato, l’elasticità di questi impasti ti permette di dare libero sfogo alla fantasia. Puoi ritagliare la pasta in tanti modi diversi ispirandoti alle forme classiche oppure inventandone di nuove. Per creare dele graziose chiacchiere a fiocchetto devi per esempio tagliare la sfoglia tirata molto sottile a strisce larghe 2 cm e lunghe 10 cm, sollevale delicatamente e, maneggiandole con delicatezza, annodale morbidamente al centro. Per chiacchiere intrecciate taglia la sfoglia in rettangoli di circa 10×6 cm e pratica all’interno di ciascuno 3 incisioni, poi solleva le 2 strisce interne e portale verso l’esterno facendole passare sotto le altre. Per chiacchiere a triangolo taglia la sfoglia a quadrati di 9-10 cm di lato, poi dividili a metà diagonalmente e incidi ciascun triangolo al centro (questa incisione non è indispensabile ma utile per facilitare la cottura).
Dolci di Carnevale fritti
Il grasso giusto per friggere le frittelle? Per tradizione dovresti usare lo strutto, che dà un fritto asciutto e croccante: in questo caso però è meglio mangiare immediatamente le chiacchiere perché l’adipe del maiale, raffreddandosi, le riveste di una leggera patina bianca. Se invece preferisci il grasso vegetale, puoi usare l’olio di semi di arachide che resiste bene alle alte temperature e ha gusto molto delicato. La temperatura al momento giusto deve essere sì alta, ma senza però superare i 180° C. Se non hai l’apposito termometro, prova a immergervi un pezzetto di pane: si dovrà produrre un forte sfrigolio e un leggerissimo fumo, ma non dovrai sentire odore di bruciato. Naturalmente vale la regola aurea di friggere sempre solo pochi pezzi alla volta, in caso contrario l’olio si raffredda e impregna la pasta.
Dolci di Carnevale non fritti
Se preferisci portare in tavola dolci di Carnevale non fritti, puoi cuocere le chiacchiere in forno: sono più leggere e si preparano in modo molto simile. Unisci all’impasto base 1/2 bustina di lievito istantaneo e stendi la pasta a 3 mm di spessore, tagliala e disponila sulla placca coperta di carta da forno. Cuoci a più riprese per 15-20 minuti in forno precedentemente riscaldato a 180° C. Sfornale solo quando saranno gonfie e dorate.
Donna Moderna ha qui raccolto per te alcune tra le migliori ricette per fare le chiacchiere, tra cui anche la variante light e quella salata, così che tu possa scegliere la tua preferita e sorprendere i tuoi ospiti. Che ne dici di provare subito a prepararla con le tue mani?