Per festeggiare il Carnevale insieme ai bambini in tavola non possono mancare chiacchiere e frittelle! Non sempre però si ha voglia di friggere e riempire di odori la propria cucina, se non la casa intera… La soluzione è adottare qualche piccolo trucco (clicca qui per scoprire come friggere senza odori!) oppure cuocere i propri dolci di Carnevale al forno. Un ripiego che in realtà ti permetterà di risparmiare non poche calorie e gustare dei dolcetti golosi ma genuini. A ben guardare non manca nemmeno la scelta: puoi infatti cuocere al forno le classiche chiacchiere, i ravioli dolci deliziosamente ripieni, i tortelli dolci o ancora i galani

A Carnevale… ogni dolce vale! Perciò, che ne dici di scoprire e cucinare insieme a Donna Moderna i dolci tradizionalidi Carnevale più golosi?

I dolci di Carnevale di tradizione italiana sono numerosi, ogni regione ne ha almeno uno e tutti facilissimi da preparare a casa con ingredienti semplici, di tradizione contadina e facili da trovare. Possiamo dividerli in tre gradi gruppi: i dolci di Carnevale fritti, dolci di Carnevale al forno e le torte di Carnevale. Qualcuno prevede una lunga lievitazione, altri una lievitazione istantanea o senza lievito. Ma, cominciamo dalle deliziose chiacchiere dette anche bugie, cenci, frappe, crostoli, sfrappole. Tanti nomi per un’unica preparazione, le chiacchiere di Carnevale: un dolce molto friabile ottenuto da un impasto simile a una frolla ma che si presta a essere fritto o cotto al forno. Basta lavorare a mano o con l’impastatrice pochi ingredienti, farina, zucchero, uova, burro o olio e una componente alcolica (grappa, rum ,marsala, anice, brandy o vino bianco). Puoi aromatizzare come più ti piace con vaniglia, scorza di limone o arancia oppure cannella. Dopo solo 30 minuti di riposo, puoi decidere di stendere l’impasto in una sfoglia sottile, sottile, con un mattarello o con una tirapasta e tagliarlo con una rotella dentata per dare vita alle chiacchiere classiche. Oppure, con lo stessa sfoglia ottenere dei golosi tortelli light, farciti di crema o di marmellata. Ma non solo…con lo stesso impasto, un po’ più morbido, puoi preparare anche la cicerchiata o porcedduzzi, palline di pasta di circa un centimetro di diametro, fritte (o al forno), che formano un panetto o una ciambella, golosamente unite insieme con il miele e decorate con mandorle tritate o zuccherini colorati. Oppure gli scroccafusi marchigiani: golose palline fatte con un impasto molto simile a quello delle chiacchiere che prima scottate in acqua, poi fritte o cotte al forno danno vita a un dolcetto davvero delizioso. Per i ravioli dolci, invece, l’impasto è fatto di farina, uova, zucchero, latte, burro o olio e un pizzico di lievito. La lievitazione è istantanea, quindi non prevede un lungo riposo dell’impasto, bastano solo 30 minuti, poi, puoi subito stenderlo in uno strato sottile. I ravioli dolci puoi farcirli di marmellata, di ricotta, di crema o di ceci e in questo caso prendono il nome di cauciuni; puoi decidere se friggerli o cuocerli al forno nella variante light davvero croccante!

Tra i dolci di Carnevale più amati non solo dai bambini, non possono mancare i tortelli, le fritole, le castagnole o i farsò, ma anche le zeppole, gli arancinidolci marchigiani o parafrittus sardi: dolci diversi per nome ma anche per procedimento di preparazione e ingredienti. Sono i dolci di carnevale a lunga lievitazione, un po’ più difficili e laboriosi da realizzare per le varie fasi di lavorazione più o meno impegnative che possono prevedere anche due momenti delicati di lievitazione dell’impasto. La frittura è la cottura tradizionale di questi dolci carnevaleschi lievitati, realizzata in olio ad immersione, questo comporta che l’alimento sia completamente immerso in olio bollente. Una lavorazione giusta dell’impasto e una temperatura dell’olio corretta ti permetteranno di avere dolci soffici e non unti. Ma, in alternativa, le zeppole, castagnole e arancini marchigiani puoi cuocerli al forno, il risultato è ugualmente strepitoso!

Nella tradizione Carnevalesca della pasticceria italiana non mancano le torte. Tra le più conosciute c’è il migliaccio di tradizione napoletana, un dolce semplice e veloce, a base di semolino e ricotta. (Esiste anche la versione salata ottima da servire come antipasto o come secondo piatto: clicca qui!) Ma la torta di Carnevale per eccellenza è forse la crescionda spoletina, una torta a tre strati con amaretti, cioccolato caratterizzato da una particolare nota agrumata. La preparazione di questo dolce è molto simile alla torta magica, dove l’impasto in cottura si separa, dando vita a tre strati di consistenza diversa. In alternativa alle tradizionali torte di carnevale, puoi scatenare la tua fantasia preparando torte colorate e simpatiche adatte per festeggiare il carnevale: clicca qui per scoprire le torte di carnevale di Donna Moderna!

Hai ancora qualche perplessità sulle varianti light dei dolci di carnevale? Leggi questa raccolta di ricette di Donna Moderna! Indossa il tuo costume da cuoco e prepara i golosi dolci di carnevale tradizionali, in versione light o fritti sono da mangiare almeno una volta l’anno!

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