C’è una disputa che attraversa la Sicilia da secoli: si combatte tra chi dice “arancina” e chi dice “arancino”. Ma dietro questa querelle linguistica si nasconde una storia affascinante che profuma di zafferano, riso e passione.

Arancine alla siciliana: la storia

Nate nell’XI secolo dalle sapienti mani delle donne arabe che dominavano le cucine palermitane, queste sfere dorate devono il loro nome alla somiglianza con le arance che crescevano rigogliose nei giardini dell’isola. Ma ecco svelato il mistero linguistico: a Palermo sono rigorosamente femminili – “arancine” – come le arance da cui prendono il nome, mentre nel resto della Sicilia diventano maschili – “arancini” – come i piccoli aranci. Molto più di una semplice polpetta di riso, l’arancina racchiude in sé la storia di quest’isola tra dominazioni arabe che portarono il riso, influenze spagnole, creatività popolare che trasformava gli avanzi in capolavori. Ogni famiglia ha la sua ricetta segreta, tramandata di nonna in nipote come un tesoro prezioso ed ecco la nostra.

  • Procedura
    30 minuti
  • Persone
    4
  • Difficoltà
    media

Ingredienti

Preparazione delle arancine alla siciliana

1) Fate stufare in un tegame con 30 g di burro 100 g di verdure miste per soffritto, unitevi 100 g di carne tritata, salate, pepate, bagnate con un paio di mestoli di acqua calda e cuocete per una decina di minuti; aggiungete 50 g di concentrato di pomodoro diluito in poca acqua e continuate la cottura per circa 30 minuti; completate con 100 g di piselli (anche surgelati) e proseguite la cottura per 10 minuti: dovrete ottenere un ragù ristretto.

2) Fate soffriggere 1 cipolla affettata in una casseruola con i restanti 30 g di burro, tostatevi 300 g di riso Roma, sfumatelo con del vino bianco secco, bagnatelo con un mestolo di brodo bollente, mescolate e portatelo a cottura aggiungendo man mano altro brodo: il riso dovrà risultare al dente. Unitevi 50 g di grana grattugiato, mescolate e lasciatelo raffreddare.

3) Prendete un po’ di risotto nel cavo della mano, mettete nel centro una cucchiaiata di ragù di carne e piselli e chiudete l’arancina con altro riso. Procedete così fino a confezionare 8 arancine.

4) Diluite 100 g di farina con 1,5 dl circa di acqua, spennellate le arancine alla siciliana con questa sorta di pastella quindi passatele nel pangrattato; friggetele in abbondante olio ben caldo finché saranno dorate. Passatele nella carta ssorbente e servitele subito ancora calde.