

Frutta e verdura del mese di aprile
Con l'arrivo della primavera la natura si desta e si riscoprono nuovi sapori, potendo così arricchire la tavola di frutta e verdura di stagione. Si possono gustare nuovi piatti e nuove ricette all'insegna della leggerezza e della salute.
- Verdura da consumare ad aprile: broccoli, carciofi, carote, cavolfiore, cavolo cappuccio, cavolo, verza, cavolini di Bruxelles, cime di rapa, cipollotti, coste, crauti, crescione, erbette, fave, finocchi, indivia, lattuga, luppolo, ortica, piselli, porri, rabarbaro, radicchio rosso, rape, ravanelli, rucola, spinaci.
- - Erbe aromatiche di aprile: menta, prezzemolo, rosmarino, salvia.
- - Frutta di aprile: fragole (molte ricche di vitamina, soprattutto a fine aprile), kiwi (ricco di vitamine A, C ed E, potassio, rame e ferro, con effetti positivi sulla funzionalità cardiaca e la pressione arteriosa), arance, avocado, banane, limoni, cedri, mele, pere.
Qualche curiosità utile: gli asparagi, ideali per diete povere di grassi e ricchi di antiossidanti, sono da assaporare con le uova, in insalata o conditi semplicemente con olio e sale; le barbabietole, caratterizzate dal classico color viola scuro, sono consigliate per diete depurative, per donne soggette a forti dolori mestruali, ma non sono indicate per i diabetici, sono ottime in insalata o da sole; la cicoria, insalata di stagione, è ricca di vitamina A e C, calcio, fosforo, ferro e carboidrati
Frutta e verdura del mese di maggio
A maggio le temperature iniziano ad alzarsi e a tavola si ha piacere a consumare qualcosa di leggero e fresco come insalate, bruschette, verdura cruda e tanta frutta.
- Verdura da consumare a maggio: asparagi, broccoli, carciofi, cicoria, finocchi, radicchio rosso, rucola, spinaci, indivia, lattuga, ravanelli, barbabietole, taccole, peperoni, carote, fagioli, zucchine.
- Erbe aromatiche di maggio: erba cipollina, basilico, maggiorana, prezzemolo, menta, rosmarino, salvia.
- Frutta di maggio: fragole, kiwi, arance, mele, pere, pompelmo, lamponi, banane, albicocche, nespole (ricchissime di vitamina C, calcio e carboidrati, dalle proprietà astringenti se mangiate acerbe e lassative se consumate mature), amarene, ciliegie (presenti fino a luglio, antidolorifici naturali contro le infiammazioni, caratterizzate da una discreta quantità di vitamina A e C).
Curiosità utili: le fave, legumi tipici di maggio, sono poco caloriche e molto ricche di vitamina B, di fibre, ferro e proteine; i piselli verdi e freschi, fra i legumi con il più alto tasso di proteine, sono ricchi di vitamine A e B1, di fosforo, potassio, sodio, magnesio e ferro; le patate novelle, contengono molte fibre, selenio, potassio, vitamina C e acqua.
L’importanza di consumare frutta e verdura di stagione
Al giorno d’oggi frutta e verdura sono disponibili in quantità illimitate durante tutto l’anno nei mercati e supermercati. Spesso si consumano ortaggi provenienti da altri Paesi o frutti acerbi, perché non sono di stagione. Ma ne vale veramente la pena? È importante indirizzare il proprio potere d’acquisto verso scelte alimentari consapevoli, limitando sprechi e scegliendo i prodotti che la natura offre. Se in inverno si opterà maggiormente per i piatti caldi come zuppe, vellutate o minestroni, in primavera si potranno privilegiare insalatone, paste con verdura, insalate di riso, verdura in pinzimonio… Per la cottura, invece, preferire – se possibile – quella al vapore.
I vantaggi della frutta e verdura di stagione
Mangiare frutta e verdura di stagione fa bene all’organismo, ma anche al portafogli. Infatti costa meno acquistare prodotti di stagione, perché non sono necessarie né serre né importazioni. Ancor meglio è scegliere prodotti a ‘km 0’. La verdura e la frutta, che seguono il normale ciclo della natura, non solo sono più ricche di nutrienti e contengono maggiori principi nutritivi, ma crescono anche con una quantità minore di insetticidi o pesticidi, a tutto vantaggio dei consumatori, che possono cibarsi di prodotti più salutari e anche più gustosi. I pomodori provenienti dall’Olanda sono forse più saporiti di quelli nostrani? Così si rispetta anche la terra: i prodotti fuori stagione richiedono un maggior utilizzo di energia e uno spreco di suolo, creando maggiore inquinamento e danneggiando l’ambiente.
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