Frutta e verdura da non mangiare fuori stagione
Negli ultimi anni le campagne di sensibilizzazione sulla salvaguardia del pianeta in cui viviamo, dell’ambiente che ci circonda nonché sull’ educazione ad un’alimentazione sana sono sempre più intense.
Expò 2015, l’esposizione internazionale sul cibo e la nutrizione, tenutasi proprio nella nostra nazione ha avuto come scopo principale quello di portarci in giro per il mondo, fornendoci le “istruzioni per l’uso” necessarie alla realizzazione di un benessere collettivo, volto all’eliminazione degli sprechi.
Una delle cose principali che Expò 2015 ci ha insegnato, è quello di salvaguardare il pianeta (e quindi noi stessi) da sprechi dovuti ad un errato modo di alimentarsi. Vi siete mai chieste cosa è l’impronta biologica? Non è altro che un parametro che indica la quantità di risorse naturali esauribili (come terra e acqua) che gli uomini hanno bisogno per produrre beni alimentarie e smaltire i propri rifiuti. Più strada fa un asparago per arrivare a Ottobre nel vostro sformato di verdure, più sarà stata necessaria l’energia per produrlo fuori stagione e maggiore sarà il danno inflitto all’ambiente che vi ci circonda. Decisamente meglio una crema di zucca non credete?
Uno dei punti cardine di questa missione, quindi, è quella di non consumare cibi fuori stagione. I motivi? Sono tantissimi, eccone alcuni!
Perchè non consumare frutta e verdura fuori stagione
Invitanti e dall’aspetto perfetto, a chi non è mai capitato di mordere una fragola “pescata” sulla tavola di Natale e non distinguere nessun sapore?
Il gusto dei cibi dipende per la maggior parte dalla ricchezza del terreno sul quale vengono coltivati, che ha bisogno di una particolare rotazione delle colture affinchè si “condisca” con i giusti elementi.
Nelle serre, in cui viene praticata spesso una coltivazione monotona, ciò non succede, e frutta e verdura perdono il loro gusto naturale.
Prodotti, come i pomodori, che siamo ormai abituati a vedere, comprare e consumare dodici mesi all’anno hanno prezzi esorbitanti, proprio a causa dell’enorme dispendio di risorse impiegato nella loro produzione, nonchè nel trasporto e spesso nell’importazione da paesi esteri, dal luogo di coltivazione a quello di scambio.
Gli alimenti freschi si alternano con le stagioni, seguire il loro calendario è una scelta di benessere; sono i colori stessi che si armonizzano sul banco frigo ad indicarci il giusto acquisto.
Vediamo, nello specifico, 4 cibi che, se scelti fuori stagione perdono le loro virtù
Peperoni
Arrivano dalla Spagna, dalla Grecia e dalla Turchia, coloratissimi, lucidi e coltivati in serre riscaldate! Le virtù dei peperoni, derivanti dal loro contenuto in Vitamina A, C ed E, svaniscono quando questi ortaggi non sono più di stagione! A seguito di questo tipo di coltivazioni, le piante accumulano consistenti quantità di pesticidi e fertilizzanti, utilizzati per aumentare la performance produttiva.
Chi di voi non ha mai avuto difficoltà a digerire un piatto di peperonata pur essendo state accorte ad eliminare la buccia? Il problema, non sono le bucce…piuttosto… il calendario!!!
Pomodori
Si è così talmente abituati a trovare nelle botteghe di frutta e verdura e nei supermercati il pomodoro fresco dodici mesi l’anno, che è difficile ricordarne la stagionalità. Il pomodoro è un alimento assolutamente estivo, tutto quello in vendita da Ottobre in poi è per così dire “artificiale”.
Oltre alla perdita dei benefici del licopene, precursore della Vitamina A, e antiossidante naturale per eccellenza, trovate (anzi… non trovate) una totale assenza di gusto. Impeccabile nella sua veste, piacevole alla vista, il pomodoro in autunno (e in inverno) risulta al palato sciapo e inconsistente. Forse meglio lasciarlo nel banco frigo lasciando godere solo gli occhi!
Fragole
Note per essere uno dei frutti meno calorici in assoluto, le fragole purtroppo fanno una breve “apparizione” negli orti primaverili. Eppure durante tutto l’anno le trovate a decorazione del vostro dolce preferito, nel gelato e persino nel vostro frigorifero. Bellissime, perfette nella forma, e di un rosso intenso e brillante che farebbero invidia alla mela di Biancaneve ma… avete visto quanto costano?
Questo prezzo esagerato è dovuto all’enorme dispendio di energia necessaria per simulare un sole artificiale che facesse crescere rigogliose e spropositatamente grandi le vostre fragole. In un periodo di crisi economica, il loro acquisto fuori stagione non è per nulla una scelta intelligente. Piuttosto se ne avete proprio voglia, ricordate di congelarle in primavera!
Carciofi
Anche i carciofi, sono tutt’altro che autunnali. Vi siete mai chieste da dove vengono? Hanno fatto più Km di un maratoneta, e come dei viaggiatori senza meta si sono poi accasciati nelle rustiche cassettine di legno del vostro fruttivendolo di fiducia. Ciò che è necessario sapere è che solo le varietà primaverili di carciofi vengono coltivate in Italia, quelle autunnali sono poche e non bastano a sfamare tutta la nostra nazione, per cui vengono (volutamente) “confuse” con prodotti di importazione. Oltre ad abbattere i costi di trasporto di un prodotto locale, per favorire l’economia della comunità è sempre preferibile acquistare cibi della filiera corta (piuttosto che andare oltre confine).
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