• Procedura
    1 ora
  • Cottura
    30 minuti
  • Persone
    8
  • Difficoltà
    media

Ingredienti

Un classico conteso sia dalla pasticceria francese che dalla scuola di cucina italiana, la torta diplomatica a strati, tanto friabile quanto cremosa, è tra i dolci più amati e, anche se sembra difficile da fare a casa, non è davvero complicata. Senza contare che basta munirsi di qualche base pronta per velocizzarne la preparazione!

La forma può variare, c’è chi la fa tonda e chi la fa rettangolare per servirla intera o tagliata a tronchettiAd ogni modo sia i diplomatici (le paste), sia la torta diplomatica (servita intera) derivano il loro nome dalla crema che li farcisce, una sorta di chantilly all’italiana (crema pasticcera e panna montata), chiamata appunto anche crema diplomatica. Da non confondere con la chantilly alla francese, ovvero panna montata tout court! Il dessert, in origine un budino, fu creato nel 1856 dal cuoco Montmirel in onore del ministro e diplomatico francese Monsieur de Marcellus, presso il quale lavorava. Ma c’è però chi le dà natali napoletani e chi sostiene che la nascita si deve, secoli e secoli prima, all’inventiva di un cuoco delle cucine del Duca di Parma che ne fece regalo a Francesco Sforza nel lontanissimo 1454. 

Anche se la farcitura classica è quella riportata in questa ricetta, le interpretazioni di molti pasticcieri sono diverse: tra le più stuzzicanti ricordiamo la crema a base di burro, zucchero e rum; qualcuno invece aggiunge un supplemento di dolcezza stendendo sulla sfoglia un velo di marmellata.


Ricavate dai rotoli di pasta sfoglia (cliccate qua per la ricetta della pasta sfoglia casalinga) 2 dischi di circa 26 cm di diametro e sistemateli su 2 placche, mantenendo sotto la loro carta; spolverizzateli di zucchero a velo e bucherellateli con una forchetta. Cuoceteli, uno alla volta, in forno già caldo a 200° C per 20-25 minuti.


Raccogliete i tuorli in una ciotola con lo zucchero semolato e lavorateli con una frusta a mano fino a ottenere una crema chiara; incorporate la farina, versate il composto in una casseruolina, diluitelo con il latte tiepido e mettete su fuoco basso.


Quando la crema si è addensata e vela il cucchiaio toglietela dal fuoco, versatela in una ciotola e lasciatela raffreddare. Montate la panna ben fredda con le fruste elettriche poi incorporatela, poco alla volta, alla crema pasticciera, mescolando con una spatola.


Pareggiate i bordi dei dischi di sfoglia, sistematene uno su un tagliere e stendetevi un terzo della crema; appoggiatevi il disco di pan di Spagna (cliccate qua per la ricetta fatta in casa) spruzzato con un po’ di liquore e spalmatelo con un altro terzo di crema chantilly; terminate con il secondo disco di sfoglia.


Tritate le mandorle con un pesante coltello e mescolatevi i biscotti ridotti in briciole finissime; sollevando man mano il trito con la lama del coltello, fatelo aderire tutt’intorno ai bordi della torta diplomatica su cui avrete spalmato la restante crema.


Raccogliete su un piattino il trito di mandorle e biscotti caduto dai bordi. Spolverizzate il centro della torta con un leggero strato di zucchero a velo fatto scendere da un setaccio e distribuite tutt’attorno il rimanente mix di mandorle e biscotti.


La torta diplomatica fatta in casa è pronta, al momento di tagliarla, deve risultare ben compatta è quindi preferibile tenerla in frigorifero fino all’ultimo e spolverizzarla di zucchero a velo solo qualche secondo prima di offrirla agli ospiti. Se volete guarnirla con frutta fresca scegliete gli alchechengi: aprite le foglie e appoggiateli al centro della torta; dopo averla affettata sistemate un frutto e qualche filetto di mandorla accanto a ogni trancio.