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Pizzoccheri tradizionali

  • 18 10 2018
  • Procedura
    45 minuti
  • Cottura
    20 minuti
  • Persone
    4
  • Difficoltà
    facile

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Pizzoccheri tradizionali

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    I pizzoccheri sono un tipo di pasta di grano saraceno riconosciuto come prodotto tradizionale. Tipici di Teglio, in Valtellina, per tradizione devono essere cotti con verza e patate e conditi a strati con formaggio e burro fuso aromatizzato. Dall’estate all’inizio dell’autunno, quando non si trova la verza perché fuori stagione, potete sostituirla con degli spinaci freschi, delle coste, delle bietole o dei fagiolini. Le più comuni varianti prevedono spesso anche l’utilizzo della fontina o di altri formaggi al posto del tipico bitto, del casera giovane o dello scìmudinFiore all’occhiello tra i prodotti valtellinesi, il bitto Dop nasce da latte vaccino appena munto. Ha pasta morbida e compatta e gusto dolce che diventa più intenso con la stagionatura (che può protarsi per anni). In cucina, fa un goloso effetto “fila e fondi”, per questo è fondamentale per la preparazione dei pizzoccheri, ma è ottimo anche come formaggio da tavola e si sposa bene con confetture poco zuccherine. 

    Qui di seguito la semplice ricetta step by step di Donna Moderna con la pasta pronta che trovate comunemente in commercio. Volete preparare voi i pizzoccheri fatti in casa? Setacciate sulla spianatoia 250 g di farina di grano saraceno e 100 g di farina bianca. Fate la fontana, aggiungete un pizzico di sale e bagnate con l’acqua necessaria a dare all’impasto una consistenza soda. Stendetelo a uno spessore di 3 mm e tagliatelo a striscette lunghe 6 cm e larghe Attenzione: i pizzoccheri freschi cuociono più velocementi di quelli confezionati.


    Preparate le verdure. Eliminate le foglie esterne di un cespo di verza. Staccate 200 g di foglie interne, eliminate la costa centrale più dura, tagliatele a listarelle e lavatele sotto acqua fredda corrente. Sbucciate 200 g di patate, tagliatele a tocchetti di circa 2-3 cm e disponetele in una grande ciotola con acqua fredda. Portate a ebollizione abbondante acqua in una grande pentola e salate.


    Cuocete la pasta. Lessate le verdure nell’acqua bollente per 6-7 minuti. Nel frattempo, tagliate 250 g di formaggio bitto o casera giovane o scìmudin a listarelle sottili o a scagliette. Disponete 300 g di pizzoccheri nell’acqua bollente e cuoceteli per il tempo indicato sulla confezione (circa 10-12 minuti). Intanto disponete una pirofila in forno già caldo a 200° C e rosolate in un pentolino 4 spicchi di aglio spellati e schiacciati con 100 g di burro, potete unire a piacere anche 5 o 6 foglie di salvia fresca.


    Completate il piatto. Sgocciolate i pizzoccheri, la verza e le patate e disponetene 1/3 nella pirofila ben calda. Coprite con 1/3 del bitto. Proseguite alternando la pasta e le verdure al formaggio. Terminati gli ingredienti, versate sui pizzoccheri il burro rovente con gli spicchi d’aglio ben dorati.


    Servite e gustate. Spolverizzate i pizzoccheri tradizionali con abbondante pepe nero appena macinato e portate in tavola ben caldi. Se volete dare al vostro piatto un effetto gratinato potete disporre la teglia in forno caldo ancora per 2-3 minuti.


    I pizzoccheri possono essere presentati anche come piatto unico. I valtellinesi, tuttavia, sono soliti mangiarli accompagnati a ramolacci crudi, delle grosse radici bianche dal sapore piccante, che intingono in un pizzico di sale versato direttamente sulla tovaglia. Un ulteriore abbinamento possibile è con un’insalata mista.

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