Come usare bene il forno
Se avete acquistato di recente un nuovo forno, ma anche se da tempo nutrite dubbi atavici sull’uso del forno che avete da sempre, è il momento giusto per imparare ad usare al meglio questo comunissimo metodo di cottura, che in molti casi si rivela anche dietetico e positivamente alternativo alla cottura in padella e alla frittura, ma anche alla bollitura.
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Il primo passo da fare – anche se sembra superfluo – è quello di leggere attentamente il manuale d’uso che accompagna l’elettrodomestico nella sua scatola. Andiamo a scoprire tutte le nozioni fondamentali specifiche che ci aiuteranno nel corretto utilizzo del forno. A questo punto potremmo provare a utilizzare il nostro forno: dobbiamo sapere che ogni cibo e ogni tipologia di preparazione necessita di temperature precise, un programma specifico e una tipologia di cottura adeguata.
Proprio per questo i forni moderni sono dotati di diversi programmi, diversi gradi di temperatura selezionabili e possibilità di scegliere tra modalità ventilata o statica di diffusione del calore interno. Ecco allora qualche consiglio su come utilizzare al meglio il nostro forno di casa.
Ecco tutti i consigli utili che trovate in questa guida:
- Come utilizzare i ripiani del forno
- A quale temperatura impostare il forno
- Forno ventilato o forno statico
- Quando aprire lo sportello del forno
- Il forno preriscaldato
- Come pulire il forno
Come utilizzare i ripiani del forno
Il nostro forno all’interno è caratterizzato da riseghe che permettono di sistemare griglie e placche a diversi piani di altezza, nello specifico questi piani sono di solito tre.
- La posizione più alta è utile nel caso in cui si necessiti di cotture veloci ad alte temperature oppure per l’utilizzo del grill.
- Il ripiano centrale è meglio indicato nel caso in cui si necessiti di cotture che richiedano temperature moderate per tempi prolungati (ad esempio per la cottura di arrosti o dolci).
- Infine il ripiano più basso serve per cibi che abbiano necessità di cottura a temperature basse, molto lente e per tempi piuttosto lunghi.
Per sapere quale sia il piano adeguato da scegliere, dovremmo valutare in base alla ricetta che stiamo preparando: in genere, verso la fine troviamo indicazioni anche sulla cottura per un risultato ottimale.
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Indicazioni di cottura: le temperature
Alcune ricette non indicano la temperatura precisa di cottura ma si limitano unicamente a dare indicazioni generiche. Oltre tutto a volte si cucina senza seguire una ricetta precisa, e allora è molto utile avere cognizione di massima delle temperature da usare. Eccole di seguito:
- cottura lenta a bassa temperatura: tra i 110 e i 140°C
- cottura lenta a calore moderato: temperatura tra i 150 e i 160 °C
- cottura moderata: temperatura tra 180 – 190°C
- cottura moderata ad alta temperatura: 190- 220°C
- ottura ad alte temperature: dai 220 ai 230°C
- cotture a temperature molto alte: si parla di 250- 260°C
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Forno ventilato o forno statico?
Oggi l’utilizzo di forni moderni e tecnologici ci dà la possibilità di scegliere di utilizzare una cottura ventilata oppure una statica: le due tipologie di cottura si differenziano in base alla tipologia di cibo che dobbiamo cuocere all’interno del nostro forno. Inoltre utilizzando un forno ventilato si possono ridurre la temperatura di cottura e anche i tempi poiché questa modalità di cottura, diffonde il calore in modo più omogeneo cuocendo più velocemente i cibi in maniera più uniforme rispetto ai forni statici. È bene quindi quando scegliamo la cottura a forno ventilato, ridurre la temperatura di circa 10- 15 gradi e diminuire anche il tempo di cottura.
- Se vogliamo utilizzare la modalità statica, dobbiamo sapere che in questo caso il cibo subirà una cottura per irraggiamento, cuoceranno prima quindi le parti più esposte alla fonte di calore. Questa cottura è indicata per tutti i cibi lievitati: pane, pizza, focacce, dolci, lievitati che richiedano una temperatura mai superiore a 180 gradi. Inoltre, anche pesce e meringhe necessitano di cottura statica poiché devono cuocere lentamente e a basse temperature per evitare un risultato troppo asciutto. Anche i biscotti possono essere cotti con modalità statica restando croccanti e friabili, se lo desideriamo.
- La cottura ventilata è invece caratterizzata da calore propagato mediante l’attivazione di una ventola che diffonde uniformemente la temperatura all’interno del forno. In questo modo potremmo cuocere con tempi e temperature minori. La cottura avviene in modo veloce ed è perfetta per tutti i cibi che devono mantenere un interno morbido e una superficie croccante. Cottura ideale quindi per lasagne, pasta al forno, arrosti e sformati ma anche pesce al cartoccio che essendo avvolto da stagnola, consente una cottura veloce ma che conservi al suo interno l’umidità necessaria per mantenere la carne morbida e umida al punto giusto. La cottura ventilata non è invece adatta a dolci e cibi lievitati, poiché il ricircolo veloce dell’aria non ne consente la crescita. Con la cottura ventilata Inoltre potremmo cuocere allo stesso tempo più piatti senza problemi mantenendo un ottimo risultato finale.
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Quando aprire lo sportello del forno
Un segreto per un’ottima cottura è quello di cercare di evitare di aprire lo sportello del forno mentre sta lavorando: in questo modo eviteremo sprechi e dispersione di calore nell’ambiente. Limitiamo l’apertura dello sportello per tempi ridottissimi e solo se proprio necessario per percepire il punto giusto di cottura.
Particolare attenzione va prestata a questo dettaglio quando si cuociono lievitati o dolci: se si apre il forno infatti il repentino abbassamento di temperatura può interrompere il processo di lievitazione e rovinare il dolce. Meglio quindi aprire il forno solo quando si è a fine cottura, magari per fare la prova stecchino.
Forno preriscaldato: come, quando perchè
E’ davvero necessario pre-riscaldare il forno? Dipende ovviamente dalla pietanza. Di solito preriscaldare il forno almeno una decina di minuti prima di infornare è importantissimo per i dolci perchè migliora la lievitazione. Alcune scuole di pensiero predicano la cottura dei dolci che cominci a freddo, ma di solito questa opzione va bene solo per certi tipi di dolci ed è indicata nella ricetta.
Per piatti come lasagne o arrosti di solito non è strettamente necessario preriscaldare il forno.
Come pulire il forno
Troppo spesso ci “dimentichiamo” di pulire il forno, e con quelle virgolette intendiamo che sappiamo benissimo di doverlo fare ma cerchiamo di evitarlo il più possibile. E’ vero, pulire il forno è una scocciatura, ma è più che necessario pulirlo almeno una volta al mese (ovviamente poi a seconda di quanto lo utilizziamo).
I residui di cibi o il grasso sulle pareti del forno infatti inficiano il suo buon funzionamento, producono cattivi odori e soprattutto più li lasciamo lì e più diventano difficili da pulire.
Ma quale è il modo migliore di pulire il forno? Sono tanti i prodotti appositi in vendita, ma se amate i metodi della nonna date una chance all’aceto, magari lievemente riscaldato o diluito con acqua calda. Se invece avete a che fare con incrostazione particolarmente difficili mettete dell’acqua in una teglia e accendete il forno a bassa temperatura per qualche minuto in modo che l’acqua evapori e vada ad ammorbidire le incrostazioni.