Zuppa di pesce di Civitavecchia

  • 03 12 2014
  • Procedura
    2 ore
  • Cottura
    1 ora
  • Persone
    4
  • Difficoltà
    difficile

Ingredienti

Preparazione

ingredienti
800 g di scorfano
300 g di saraghi
300 g di pesce San Pietro
300 g di gallinella
4 polpetti
500 g di “sparnocchie” (canocchie, cicale di mare)
500 g di cozze
500 g di vongole
6 cucchiai di olio extravergine d’oliva
3 spicchi d’aglio
1 peperoncino
1 ciuffo di prezzemolo
4 dl di vino bianco secco
600 g di pomodori maturi
1 cucchiaino di concentrato di pomodoro
6 fette di pane casereccio raffermo
sale e pepe
vini consigliati
Castelli Romani Bianco
Castel del Monte Bianco

Pulite, eviscerate, sciacquate e asciugate con molta cura tutti i tipi di pesce, tagliando i più grandi a pezzi grossolani e privando i polpetti della sacca interna e del becco; sciacquate le canocchie e pulite bene cozze e vongole, che farete aprire in due diverse padelle coperte, sgusciandone poi una metà.
Mettete a scaldare l’olio in una capiente casseruola e fatevi soffriggete un trito grossolano d’aglio e peperoncino; lasciate imbiondire a fuoco vivo per 2-3 minuti, quindi unite il prezzemolo tritato, tutti i tipi di pesce di scoglio, i polipetti e le canocchie. Lasciate insaporire il tutto per 10 minuti a fuoco allegro, quindi innaffiate con il vino bianco e lasciate sfumare.
Quando il vino avrà completamente perso la sua parte alcolica, aggiungete i pomodori precedentemente sbollentati, pelati, privati dei semi e tagliati a pezzi grossolani e il concentrato di pomodoro; salate, pepate a piacere e allungate il tutto con 2-3 mestoli di acqua calda (o meglio ancora, se ne disponete, fumetto di pesce di “mazzumaja” ovvero pesce di scoglio di piccola taglia), lasciando cuocere a tegame coperto per 30-40 minuti, fino a quando i polipetti risulteranno teneri.
Aggiungete a questo punto cozze e vongole e lasciate insaporire il tutto a tegame scoperto e fuoco vivo per altri 5 minuti. Servite la zuppa caldissima nelle fondine individuali, sopra i crostoni di pane precedentemente ben tostati.


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