La ricetta originale del pandoro fatto in casa
Nel periodo di Natale si fa largo una delle polemiche per antonomasia: amanti del pandoro contro fan del panettone. Oggi vi parliamo della ricetta del pandoro. Si tratta di uno dei dolci natalizi più celebri della tradizione culinaria italiana, la cui ricetta è piuttosto antica, e può essere rifatta in casa nonostante sia piuttosto laboriosa. Le origini di questo dolce sono veronesi (almeno in parte, come vedremo tra poco) e la sua diffusione risale all’800, anche se possiamo ravvisare le sue origini in una serie di altre ricette di dolci tradizionali antiche di secoli. Ad oggi l’inconfondibile dolce natalizio dalla forma a otto punte è uno dei prodotti alimentari confezionati più venduti nel periodo natalizio, ma ciò non toglie che è possibile farne una versione casalinga, anche se la ricetta è abbastanza lunga e complessa. Se durante il periodo natalizio non vi basta cimentarvi con i soliti biscotti, o con dolci tipici come il tronchetto di Natale (anche in versione vegana), la casetta di zenzero, gli struffoli o le zeppole di Natale, provate a fare il pandoro! Altrimenti sappiate che ogni anno le marche di pasticceria più famose creano per noi le delizie della tradizione, basta quindi scoprire i nuovi pandori per il Natale 2017.
Dolci di Natale dal mondo
Storia del pandoro
La storia del pandoro è piuttosto antica, ma anche piena di ipotesi non confermate. Diversi infatti sono i dolci tradizionali da cui il pandoro sembrerebbe derivare. La ricetta che oggi conosciamo è per alcuni versi comparabile al pan brioche dei pasticceri viennesi, detto Pan di Vienna, ma può essere ricondotta anche a due famosi dolci veneti la cui tradizione è antica di secoli. Il primo è il “nadalin“, tipica torta veronese del periodo natalizio, risalente nientemeno che al 1200, e che si contraddistingueva per la sua forma a stella, proprio come quella del pandoro. Il secondo è invece il “pan de oro“, dolce veneziano del 1300 fatto in pasta lievitata e ricoperto da una sottile patina di oro: il suono del nome così simile parla da sè.
La ricetta del pandoro che ancora oggi mangiamo però fu brevettata nel 1894 da Domenico Melegatti: la casa dolciaria veronese che portava il suo nome è ancora oggi una delle più conosciute e apprezzate produttrici di pandoro. Anche la forma dello stampo di questo dolce è per così dire “d’autore”: venne infatti disegnata dal pittore Angelo Dall’Oca Bianca, anch’egli veronese.
Pandoro fatto in casa: ricetta delle sorelle Simili
Fare in casa il pandoro è piuttosto complesso per via delle molteplici lievitazioni e della lavorazione a sfoglia finale ma il prodotto che si ottiene da’ un sacco di soddisfazione, ed è tutto un’altra cosa rispetto a quello industriale.
La ricetta che vi riportiamo segue grosso-modo e con poche variazioni quella – ormai leggendaria – delle sorelle Simili. Per chi non le conoscesse: Margherita e Valeria Simili sono due cuoche bolognesi che da anni si dedicano a tenere corsi di cucina in Italia e nel mondo, e che hanno pubblicato anche diversi libri di cucina molto apprezzati. La loro ricetta del pandoro è una delle più famose e imitate.
Nella ricetta delle sorelle Simili troviamo innanzitutto un accorgimento fondamentale: vale a dire utilizzare la farina Manitoba, che facilita il processo di lievitazione, fondamentale nella preparazione del pandoro.
La ricetta si basa sulla preparazione di un doppio impasto. Dapprima se ne prepara uno con poca farina, uova e il lievito di birra, che va lasciato a lievitare almeno un’ora. Dopodichè a questo impasto si aggiunge il resto degli ingredienti e si fa lievitare per un’altra ora. Alla fine di questa lievitazione si aggiunge dell’altra farina, uova, zucchero e burro all’impasto per poi lasciarlo lievitare un’altra volta. Dopo questa terza lievitazione l’impasto dovrà riposare per circa 12 ore, e solo dopo un’ulteriore lunga lavorazione potrà essere infornato. In altre parole: per fare il pandoro in casa bisogna mettere in conto due giorni di preparazione, quindi prima di cimentarvi assicuratevi di avere abbastanza tempo a disposizione. Trovate qui il procedimento dettagliato per preparare il pandoro in casa con la ricetta delle sorelle Simili.
Concludiamo con un paio di accorgimenti importanti: la cottura del pandoro va effettuata a temperatura decisamente bassa, circa 160° e con forno statico. Poichè ogni forno è diverso è consigliabile fare sempre la “prova stecchino” prima di sfornarlo. Un altro dettaglio davvero importante è procurarsi uno stampo adeguato, preferibilmente in materiale rigido. Attenzione agli stampi in silicone, che essendo morbidi possono cedere sotto il peso dell’impasto e deformarsi.
Pandoro di Verona: ricetta originale
Oltre alla celeberrima versione delle sorelle Simili vi proponiamo anche la ricetta tradizionale del Pandoro di Verona sperimentata da Cookaround. Questa ricetta è decisamente più sostanziosa: prevede infatti l’utilizzo di ben 8 uova e l’aggiunta di panna liquida. Anche in questo caso l’impasto va fatto lievitare ben tre volte e arricchito di volta in volta: la costante è che per fare il pandoro bisogna avere a disposizione tempistiche adeguate. Se non avete tempo lasciate stare.
Pandoro: ricetta light senza burro
E’ possibile preparare una versione light del pandoro? La sfida è complessa ma non impossibile: per farlo provate a sostituire il burro della ricetta originale con un vasetto di yogurt bianco intero e 100 gr. di olio di semi. Ovviamente bisogna essere disincantati sul concetto di “light” in questo caso: eliminare il burro ci aiuterà sicuramente ad avere un dolce molto più leggero rispetto a quello della ricetta originale, ma si tratterà comunque di un impasto molto dolce e con molte uova. Insomma, potremo “limitare i danni”, ma difficilmente potremo dire di trovarci di fronte a un dolce “dietetico”.
Se non volete rinunciare al burro invece, tra la ricetta tradizionale e quella delle sorelle Simili scegliete quest’ultima, decisamente più leggera.
Pandoro fatto in casa con il lievito madre
Se siete fan del lievito madre e lo avete sempre in frigo, sappiate che potete utilizzarlo anche per fare il pandoro. Anzi, prediligere il lievito madre al lievito di birra conferirà al vostro pandoro una consistenza e un profumo decisamente più appetitosi. Un ulteriore accorgimento da osservare rispetto alla ricetta base del pandoro sarà l’uso dei soli tuorli in luogo delle uova intera. Inoltre bisognerà mettere in conto un tempo di lievitazione più prolungato: ecco la ricetta del pandoro fatto con il lievito madre.
Pandoro: ricetta Bimby
E’ possibile fare il pandoro anche aiutandosi con il Bimby: in questo caso la macchina ci sarà d’aiuto per velocizzare e semplificare tutte le operazioni di impasto. Tuttavia le varie fasi di lievitazioni non possono essere bypassate in qunto sono fondamentali per la buona riuscita di questo dolce in apparenza tanto semplice. La cottura poi va sempre effettuata in forno con uno stampo adeguato: ecco la ricetta per fare il Pandoro con il Bimby da ricettario ufficiale Bimby.
Pandoro farcito: ricetta veloce
E’ abbastanza chiaro che una ricetta alternativa “veloce” per fare il pandoro non esiste, per il fatto che questa preparazione necessita di lunghe e ripetute lievitazioni. Per questo, se desiderate stupire gli ospiti con il pandoro ma non avete assolutamente il tempo e il mondo di riprodurre la ricetta originale in casa, potete puntare su un bel pandoro farcito, per il quale però si parte da una base già pronta.
Acquistate un pandoro già pronto, magari avendo cura di sceglierne uno artigianale e cimentatevi con la decorazione dolci in versione natalizia. Il pandoro può essere farcito e decorato in molti modi diversi e con la crema che preferite o che sapete preparare meglio. Fondamentale anche la panna montata. Ecco un’idea per farcire il pandoro dai nostri amici di Cookaround.
Pandoro per vegani e vegetariani
Le ricette tradizionali del pandoro vanno bene per i vegetariani in quanto tra gli ingredienti non c’è alcun tipo di carne. Discorso diverso per i vegani, in quanto tra gli ingredienti della ricetta originale sono fondamentali le uova, il burro, il latte, e in alcune varianti anche la panna. Per questo si può tentare di prepararlo eliminando le uova e sostituendo il burro con la margarina e il latte con latte di soia. Il risultato ovviamente non sarà uguale alla ricetta originale del pandoro, ma avremo comunque un dolce gustoso.
Pandoro per intolleranti al lattosio
Discorso simile per la versione del pandoro senza latte e derivati, adatta a chi è intollerante al lattosio: è possibile sostituire il burro con la margarina e il burro normale con il burro senza lattosio.
Come guarnire il pandoro per fare bella figura con gli ospiti
Il pandoro è un dolce dalle sembianze molto basic, ma decorarlo in maniera da fare bella figura con gli ospiti non è affatto difficile. Il pandoro farcito e decorato è infatti abbastanza semplice da realizzare, e potete farlo anche con un pandoro acquistato già pronto se non avete tempo e modo di prepararne uno in casa. Munitevi di panna e di ciliegie candite e affettate il vostro pandoro in orizzontale, in modo da sfalsare le fette: ecco il procedimento completo su Cookaround.
Ricette con gli avanzi del pandoro
Cosa fare invece quando le feste sono ormai agli sgoccioli e in casa è avanzato del pandoro che nessuno vuole più mangiare? In realtà la buonissima pasta del pandoro si può utilizzare come base per creare parecchi dolci fantasiosi e veloci da preparare, che sono anche molto appetitosi. Ecco qualche idea per sfruttare gli avanzi del pandoro.
La fiera del pandoro
Il pandoro è una cosa seria: lo sapevate che esiste una fiera interamente dedicata al tipico dolce natalizio veronese? Ogni anno infatti viene allestita la Fiera Nazionale del Panettone e del Pandoro, che quest’anno prevede due appuntamenti: a Roma (19-20 novrembre) e a Firenze (3-4 dicembre). Presso questa fiera è possibile trovare tutti produttori italiani d’eccellenza dei due famosi dolci lievitati che sono un po’ il simbolo del Natale all’italiana. Tutte le informazioni sull’evento sul sito ufficiale della Fiera del Panettone e del Pandoro.
Dove mangiare il pandoro più buono d’Italia
Come immaginabile, per gustare le eccellenze in fatto di pandoro bisogna recarsi nel luogo di origine, in questo caso Verona. La patria di Romeo e Giulietta è infatti la città in cui è stata brevettata la ricetta del pandoro, e ancora oggi sono numerosissimi i produttori artigianali di questo dolce che ne offrono versioni eccellenti. Cordioli, Flego e Perbellini sono alcuni dei nomi must: pasticcerie storiche che offrono le versioni più famose del pandoro veronese, assolutamente da provare se visitate la città. I prezzi di questi pandori artigianali si aggirano solitamente attorno ai 30 euro al chilo, ma indubbiamente ne vale la pena.