Ingredienti
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500 gr
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200 gr
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25 gr
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2
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2 cucchiai
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1 cucchiaio
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1 cucchiaino
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1 cucchiaino
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q.b.
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q.b.
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q.b.
1) Preparare l’impasto. Sciogliete il lievito con mezzo dl di acqua tiepida, unite 2 cucchiai di farina e mescolate fino a ottenere una pastella densa; lasciatela lievitare per mezz’ora. Raccogliete la restante farina a fontana sulla spianatoia e unite la pastella, 2 dl circa di acqua, l’olio e poco sale.
2) Lasciarlo lievitare Impastate tutti gli ingredienti e lavorate energicamente la pasta per circa 10 minuti, finché è omogenea e non si appiccica più alle dita; se necessario unite ancora poca acqua. Fate una palla, incidetela a croce, copritela a fatela lievitare in luogo tiepido per circa 2 ore.
3) Cuocere le verdure. Pulite e lavate le verdure, tagliate il peperone a falde, la melanzana a fette rotonde e le zucchine a fette per il lungo; ungete di olio le verdure e passatele per pochi minuti su una bistecchiera calda; sistematele su un largo piatto, salatele e spolverizzatele di origano.
4) Stendere la pasta. Riprendete la pasta lievitata, lavoratela energicamente per qualche minuto per sgonfiarla, quindi appiattitela con il palmo della mani e allargatela con le dita, fino a ottenere un disco dello spessore di circa mezzo cm e con i bordi un po’ più alti.
5) Condire la pizza. Sistemate la base di pasta su una placca foderata con un foglio di carta da forno.
6) Distribuite sopra la pasta la polpa di pomodoro tritata, salate leggermente, pepate e cospargete la superficie con metà della mozzarella tagliata a dadini.
7) Disponetevi sopra le verdure, appoggiate su ogni fetta di melanzana mezza fettina di mozzarella e un cucchiaino di salsa di pomodoro, distribuite qua e là i capperi dissalati e le foglie di basilico.
8) Condite la pizza vegetariana con un filo di olio e infornate a 220° per 15 minuti.
Il pomodoro fresco è molto profumato, quello conservato più saporito. Quale scegliere per preparare una buona pizza? In estate è senz’altro preferibile il primo, che rende il condimento più leggero. A patto di utilizzare pomodori maturi, sodi e con pochi semi, come i San Marzano e i Pachino. In ogni caso la polpa va tritata, non frullata, e lasciata sgocciolare da un colino per eliminare il più possibile l’acqua di vegetazione.