Il finocchio è uno degli ortaggi “principe” delle diete. Infatti, si tratta di un alimento davvero ipocalorico e ricco di benefiche proprietà. Vitamine, minerali, elevato contenuto di acqua e molte fibre ne fanno l’alleato ideale per chi segue un programma dimagrante o detox.

Ma non solo: i finocchi sono un ingrediente imprescindibile per la dieta sana di tutta la famiglia, grazie anche alla lunga masticazione che richiedono se consumati crudi. Masticare lentamente e a lungo, infatti, aiuta sia la digestione sia il metabolismo, esercitando anche un potere saziante.

Finocchio: alleato del benessere

Poche calorie, ottimo sapore, utile per digerire e persino per le coliche dei bambini: il finocchio è un potente toccasana naturale, un preziosissimo alleato della nostra salute. Dal sapore fresco ma deciso, dovuto alla presenza di anetolo, l’essenza utilizzata per preparare liquori come la sambuca o il pastis, il finocchio è consigliato per depurare l’organismo dalle tossine in eccesso, per eliminare l’aria presente nell’intestino o nello stomaco, per fare il pieno di vitamine nella brutta stagione e nelle donne, addirittura, per regolare il livello degli ormoni. Si può usarlo anche come pianta aromatica, ad esempio il finocchietto selvatico viene spesso abbinato alla pasta con le sarde in Sicilia o a passati e vellutate. Da consumare crudo o cotto, puoi scoprire tutte le proprietà benefiche continuando a leggere questo articolo.

Finocchio: varietà e quando si coltiva

Difficili da distinguere, soprattutto quando si acquista al supermercato, in realtà le varietà di finocchio coltivate in Italia sono diverse: il Grosso di Sicilia, il Bianco di Firenze, il Finocchio di Parma, il Gigante di Napoli. L’ideale è iniziare la produzione dei finocchi a fine estate (agosto-settembre) per poi consumarli in autunno inverno. Importante è non avere temperature troppo basse e scavare solchi nel terreno in profondità per poi inserire i semi.

Finocchio: le proprietà

Il finocchio fa parte della categoria delle Ombrellifere ed è un ortaggio ricchissimo di proprietà. Innanzitutto, il finocchio è composto per la maggior parte da acqua e questa caratteristica lo rende l’ingrediente perfetto per insalate drenanti e depurative. Inoltre, sempre la ricchezza in acqua, fa sì che il consumo di finocchi aiuti a rimineralizzare l’organismo e a riconquistare le energie perdute. Ricco di fosforo, magnesio, calcio e potassio (minerale anti-stanchezza), il finocchio contiene oli essenziali e vitamine. Digestivo, aiuta nel caso di gonfiori addominali e di aerofagia, perché evita la formazione di gas. Spesso sottoforma di tisana o di semi viene somministrato alle mamme in allattamento perché aiuta a calmare le coliche nei neonati, grazie alla presenza dell’anetolo. Depurativo per il fegato e antinfiammatorio, ha proprietà antiossidanti, contrasta dunque i radicali liberi. Non solo, il finocchio grazie alle tante fibre contenute, ci permette di tenere sotto controllo i livelli di colesterolo nel sangue. Consumare frequentemente i finocchi durante l’inverno protegge da eventuali raffreddori o influenze, grazie alla vitamina C.

finocchi poggiato su un tagliere

Finocchio: i benefici

Il finocchio è un vegetale pieno di nutrienti benefici per il nostro corpo, qui ne scopriamo i più importanti.

Ipocalorico

Perché il consumo del finocchio viene sempre incentivato nelle diete dimagranti e nei regimi depurativi? Prima di tutto, perché il finocchio è un ortaggio decisamente ipocalorico: apporta, infatti, soltanto 31 calorie ogni 100 grammi. Poi perché si tratta di una tipologia di verdura ricca di acqua, dunque drenante, e altrettanto ricca di fibra. Le fibre sono essenziali in un’alimentazione sana e, a maggior ragione, quando si ha bisogno di perdere chili e centimetri di troppo. La fibra garantisce sazietà a lungo, ma non solo. Grazie alle fibre, si tengono sotto controllo sia le impennate di glicemia sia i valori del colesterolo cosiddetto cattivo.

Consumare un’insalata di finocchi crudi prima di un piatto di pasta o di altri cereali, farà assorbire meno zuccheri. Così come accompagnare un cibo “grasso” con una porzione abbondante di finocchi (crudi o cotti al vapore) ridurrà l’assorbimento dei grassi cattivi.

Sgonfia la pancia e allevia i crampi

Consumare finocchi può rivelarsi una scelta particolarmente azzeccata per coloro che soffrono di meteorismo, con o senza crampi addominali dolorosi. Infatti, il finocchio contiene anetolo, una sostanza preziosa che favorisce l’eliminazione dei gas intestinali e, al contempo, porta beneficio in caso di crampi dolorosi all’addome.

Dunque, chi soffre di questo tipo di fastidi, trarrà grande sollievo dal consumo frequente di finocchi. Con conseguenze positive anche dal punto di vista “estetico”: la pancia sembrerà subito meno gonfia, con riduzione evidente dell’effetto palloncino.

Depura il fegato

Il finocchio è un grande alleato del benessere del fegato, essendo un prezioso ingrediente per la salute del sistema gastrointestinale nella sua interezza.

I finocchi svolgono, infatti, una potente e riconosciuta azione depurativa e antinfiammatoria sul sangue e sul fegato. Introdurre spesso i finocchi nella dieta può, dunque, aiutare in tutti i casi in cui si renda necessario un detox profondo dell’organismo perché il fegato è particolarmente affaticato da eccessi vari (cibi grassi, zuccheri, alcol) e stress. Si consiglia una dieta ricca di finocchi crudi a ogni cambio di stagione.

Alleato delle donne

Dolori mestruali, menopausa, stimolazione della produzione del latte dopo il parto: il finocchio è un vero alleato della donna. Anche per il fisico: ha infatti effetti diuretici, stimola la produzione di pipì e l’eliminazione delle tossine. Non solo, per le donne che allattano, aiuteranno il proprio bebè a prevenire le coliche grazie alla proprietà del finocchio di eliminare l’aria.

Finocchio: ricette

I finocchi, all’interno di una dieta ipocalorica o disintossicante, vanno consumati crudi in insalata (conditi con un filo di olio EVO) oppure cotti al vapore. Un’astuzia è utilizzarli in pinzimonio per l’aperitivo, di grandi e piccini. Infatti, il finocchio crudo richiede una lunga masticazione e, quindi, dona un senso prolungato di sazietà (grazie al contenuto in fibra). Delizioso e aromatico da mangiare a crudo, in insalata, si abbina bene al pesce perché dona un tocco fresco e digestivo.

La nostra tradizione culinaria è ricca di ricette golose a base di finocchio, come per esempio i finocchi gratinati con la besciamella. Quest’ultima pietanza, però, mal si sposa con una dieta ipocalorica e detox. Dunque, un piatto del genere andrebbe riservato al pranzo della domenica oppure sapientemente modificato: per esempio, sostituendo la besciamella tradizionale con ricotta o besciamella vegetale fatta in casa (latte di soia senza zuccheri aggiunti, farina integrale, olio EVO) e gratinando con pane integrale. Se si desidera un primo light, il finocchio si presta per vellutate profumate.

Semi di finocchio

Nella cucina italiana spesso vengono utilizzati anche i semi di finocchio, che derivano dalle piantine di finocchietto selvatico, che cresce solitamente al mare (è tipico ad esempio della macchia mediterranea sarda e toscana). Questi semi sono utilissimi perché contengono oli essenziali aromatizzanti e, oltre ad avere proprietà sgonfianti, donano un ottimo sapore ai piatti. Al supermercato è possibile trovare la salsiccia al finocchietto, ma anche tisane ai semi di finocchio o liquori. I semi di finocchio vengono sfruttati in varie preparazioni, come il pane nero altoatesino. Antiossidanti, combattono il colesterolo cattivo, contengono fibre e hanno proprietà diuretiche. Non solo, aiutano anche a digerire. Come consumarli? Si possono aromatizzare arrosti, grigliate, sughi ma anche sottoli e sott’aceti fatti in casa. Vanno conservati in un barattolo asciutto al buio per mantenere la fragranza.