Flognarde alle mele e lamponi

  • 01 07 2013
  • Procedura
    1 ora 20 minuti
  • Cottura
    40 minuti
  • Persone
    4
  • Difficoltà
    facilissima

Ingredienti

Flognarde alle mele e lamponi

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Preparazione

1) Pulisci e sciacqua con delicatezza i lamponi in un colino a maglie sottili, falli asciugare stesi, allargati su fogli di carta da cucina. Incidi il baccello di vaniglia, nel senso della lunghezza, con un coltellino e preleva i semini e la polpa interna con la lama del coltello. Taglia le mele a spicchi, elimina la buccia e torsolo e tagliale a fettine non troppo sottili. Irrorale con qualche goccia di succo di limone, in modo che non anneriscano.

2) Fai sciogliere il burro a bagnomaria. Porta al punto di bollore il latte in un pentolino con la polpa di vaniglia e fallo intiepidire. Sguscia le uova nella ciotola, unisci il sale e 100 grammi di zucchero e monta il tutto con la frusta, in modo da ottenere una crema chiara e spumosa. Incorpora il burro fuso tiepido. Unisci la farina 00 setacciata, poca per volta, mescolando e alternandola con il latte. Unisci 3 cucchiai di Calvados (acquavite di sidro di mela). Imburra lo stampo.

3) Disponi le fettine di mela preparate sul fondo dello stampo, accavallandole leggermente. Aggiungi i lamponi lavati e poi versa sul tutto la pastella preparata. Spolverizza la superficie del dolce con lo zucchero rimasto (50 grammi).

4) Metti in forno, già caldo, a 180 gradi per 40 minuti. Fai intiepidire la Flognarde. Se ti piace, decorala con lamponi freschi al momento di servirla, direttamente nello stampo. Puoi anche spolverizzarla con zucchero a velo.


Storia di questo dolce francese

La Flognarde o Flougnarde è un tipico dolce francese, in cui la frutta affonda in un composto ben compatto di zucchero, uova, latte, farina e burro. Il nome deriva dalle parole occitane “flaunhard e fleunhe”, che significano “morbido e soffice”. Si chiama così con ogni tipo frutta tranne con le ciliegie: se preparato con queste, infatti, questo dessert francese si chiama Clafoutis, dal dialettale “clafir” che significa “riempire”.

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