Caciucco

  • 24 02 2006
  • Procedura
    1 ora 15 minuti
  • Persone
    4
  • Difficoltà
    facile

Ingredienti

Preparazione

1,300 g di pesce assortito (pescatrice, pesce prete, scorfano, pesce cappone, grongo)
8 gamberoni
350 g tra piccoli polpi e seppioline
150 g di pomodori maturi
4 spicchi di aglio
una cipolla
un ciuffo di prezzemolo
una carota
una costola di sedano
un peperoncino rosso
vino bianco
olio
4-8 fette di pane casereccio
sale
pepe

COME SI PREPARA
Pulite i pesci, i molluschi e i crostacei. Togliete ai pesci più grossi le teste tenendole da parte e tagliateli a pezzi. Lasciate interi invece quelli più piccoli. In una larga e bassa casseruola fate soffriggere un trito di carota, sedano, cipolla, 3 spicchi di aglio e il
prezzemolo (tutto mondato e lavato), con mezzo bicchiere abbondante di olio e il peperoncino. Quando le verdure saranno leggermente rosolate unite i piccoli polpi e le seppioline e lasciateli cuocere a fiamma. media, fino a che avranno emesso tutto il loro liquido. Poi spruzzateli con un bicchiere di vino che farete evaporare in gran parte. Dopodiché aggiungete i pomodori, prima scottati in acqua bollente, spellati e privati dei semi e fate cuocere per circa 20 minuti. Poi togliete dal sugo i molluschi
e, al loro posto, mettete le teste dei pesci tenute da parte e i pesci piccoli interi. Fate cuocere per circa mezz’ora, unendo di tanto in tanto un po’ di acqua calda. Passate i pesci piccoli al setaccio (dopo averli tolti dal sugo) mettendo il passato nella casseruola in cui avrete lasciato il sugo; se poi risultasse troppo denso aggiungete un po’ di acqua calda. Poi unite anche i pesci grossi tagliati a pezzetti e fate cuocere ancora per 15 minuti, bagnando, se occorre, con un po’ di acqua calda. Dopodiché rimettete nella casseruola polpetti e seppie insieme ai gamberi. Alzate la fiamma fino a far raggiungere il bollore e cuocete per 5 minuti. Salate e pepate. Fate tostare le fette di pane, sfregatele con lo spicchio di aglio rimasto, sbucciato e mettetele in fondine distribuendovi sopra la zuppa.
Riproduzione riservata