Che cornice meravigliosa per un pic nic estivo una notte stellata! Sotto le stelle si può mangiare, chiacchierare e magari anche sperare di adocchiare qualche stella cadente e esprimere un desiderio. Meglio non perdere l’occasione allora per organizzare un bellissimo pic nic sotto le stelle per godersi del buon cibo, una compagnia divertente e l’inarrivabile spettacolo della natura.

Il picnic di San Lorenzo: l’ambientazione

Organizzare un pic nic sotto le stelle è molto semplice, basta avere un po’ di inventiva! Per prima cosa pensate a con chi vorreste andare, se desiderate trasformarlo in unesperienza romantica o se invece avete voglia di una serata in compagnia. Se avete deciso che il vostro sarà un pic nic a due provate a organizzare tutto di nascosto e a stupire il vostro partner non rivelandogli la destinazione della vostra escursione notturna.

Riti con le erbe, giochi da tavola e tradizioni

Nel caso in cui i vostri compagni di pic nic siano dei cari amici, potete invece optare per una serata all’insegna del divertimento portando con voi qualche gioco semplice da fare (come Taboo ad esempio), oppure le carte. Il vostro gruppo non è adults only? Nulla di più facile che coinvolgere anche i bambini e fargli sentire tutta la magia del cielo stellato!

Procuratevi un astrolabio, oppure costruitene uno, in modo da poter mostrare ai vostri compagni di viaggio quali costellazioni potreste vedere nella notte estiva. Una volta arrivati nel luogo prescelto fate una gara a chi ne trova di più! Se poi volete che la serata sia indimenticabile conditela con i miti greci. Molti raccontano la storia di ciascuna costellazione! Ancora: perché non preparate una playlist ad hoc?

Il posto perfetto per guardare stelle e panorama

Scegliete con cura il luogo in cui fare il pic nic, naturalmente volendo guardare le stelle è bene trovare una località fuori dal centro abitato dove le luci artificiali non arrivano. Per avere una vista sgombra ovviamente non infilatevi in boschi. Non scegliete un luogo troppo sperduto dal quale avreste problemi a tornare col buio perché non conoscete bene il sentiero. Avvisate sempre qualcuno del luogo che avete scelto e portate con voi una torcia per ogni evenienza.

Un compagno quasi scontato di ogni pic nic sotto le stelle è il plaid. Portatene più di uno così da essere sicuri di non soffrire il freddo e ricordate anche la classica tovaglia per sistemare il vostro delizioso spuntino! Ingrediente fondamentale del pic nic sono certamente i panini, ma insieme ad essi potete certamente servire anche altre pietanze, dall’antipasto al dolce.

Scegli la meta perfetta

L’Italia è un Paese ideale per le osservazioni astronomiche grazie alla sua variegata geografia che comprende montagne, colline, coste e isole. Per questo Maximilian Schmidt, Managing Director di CamperDays propone cinque mete, da Nord a Sud, prive di inquinamento luminoso e nelle vicinanze delle quali è possibile sostare in camper o in van in occasione della notte più attesa dell’anno. 

  • Valtellina (Sondrio), Lombardia: tra laghi cristallini, cascate rinfrescanti e boschi verdeggianti, la Valtellina è imperdibile per chi desidera fuggire dall’afa che caratterizza le città del nord. E non solo: è anche il territorio che offre numerosi punti dove ammirare la pioggia di “Perseidi”; tra questi, vi è l’Osservatorio astronomico Giuseppe Piazzi in provincia di Sondrio, aperto al pubblico proprio in occasione di questa notte. 
  • Parco Nazionale Gran Paradiso, Valle d’Aosta e Piemonte: situato a cavallo delle regioni Valle d’Aosta e Piemonte e sviluppato intorno al massiccio del Gran Paradiso. Non mancano i punti panoramici perfetti per osservare le stelle cadenti. 
  • Parco della Val d’Orcia, Toscana: il Parco della Val d’Orcia e in particolare la zona tra Pienza e Montepulciano sono perfette per la notte di San Lorenzo! Avventurandosi tra le dolci colline e allontanandosi dalle luci cittadine, si può godere di cieli limpidi ideali per lo stargazing
  • Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Campania: questo splendido parco si estende dalla costa tirrenica fino ai piedi dell’Appennino campano e lucano, offrendo così una grande varietà paesaggistica. Un punto particolarmente apprezzato è il Pianoro di Ciolandrea, con una vista spettacolare sul mare e sul cielo notturno ammirabile nel suo massimo splendore.
  • Riserva Naturale Orientata dello Zingaro (Trapani), Sicilia: una tappa imperdibile è la Riserva Naturale Orientata dello Zingaro che si sviluppa lungo la costa tra il verde della vegetazione e il blu intenso del mare. Lontana dalle luci della città, la riserva è perfetta per ammirare le stelle.

Picnic di San Lorenzo insolito: non solo panini!

Frittata di zucchine

Ingredienti

  • 500 gr di zucchine
  • 8 uova
  • mazzetto di basilico
  • 4 cucchiai di parmigiano
  • noce moscata
  • 2 cucchiai di olio
  • sale – pepe
  • 150 gr di formaggio cremoso alle erbe
  • 4 cucchiai di maionese
  • 3 cucchiai di panna
  • 75 gr di yogurt bianco
  • 1 cucchiaino di senape

Pulite le zucchine e eliminate la parte finale, quindi tagliateli a tocchetti. Sbattete le uova e aggiungete il sale. Pulite le foglie del basilico, sminuzzarle e versarle insieme al parmigiano nelle uova. Aggiungete un pizzico di noce moscata. Saltate le zucchine in padella con olio caldissimo per circa 4 minuti. Versate le uova sulle zucchine e cuocete la frittata. Mescolate il formaggio alle erbe con la maionese, la panna, lo yogurt e la senape facendo amalgamare bene, aggiungete il sale e servite come accompagnamento.

P.S. Anche con i fiori di zucca al posto delle zucchine il risultato è assicurato!

Picnic San Lorenzo: Ciambellone bicolore

 Ingredienti

  • 300 gr di farina
  • 300 gr di zucchero
  • 300 gr di burro
  • 300 gr di uova  
  • 150 gr di nocciole
  • 150 gr di cioccolato gianduia  
  • una bustina di lievito in polvere
  • burro e farina per lo stampo
  • sale

Montate a spuma il burro con lo zucchero e un pizzico di sale,aggiungete le uova, uno alla volta e continuate a lavorare con la frusta elettrica. Dividete l’impasto in due parti uguali e incorporate, a una, il cioccolato gianduia fuso, freddo, e metà della farina setacciata con mezza bustina di lievito; all’altra parte dell’impasto, invece, aggiungete le nocciole sminuzzate grossolanamente, un po’ inumidite e mescolate con la farina rimasta.

Imburrate e infarinate bene uno stampo a ciambella con bordi alti, riempitelo con i due impasti a colori alternati, poi infornatelo a 170° per circa un’ora. Sfornate il ciambellone.

Curiosità: San Lorenzo in giro per il mondo

Da tempo immemore si guarda alle stelle per esprimere i desideri: a sottolinearlo è Esteban Touma, maestro di Babbel Live, la piattaforma che offre lezioni online dal vivo tenute da insegnanti altamente qualificati. Il verbo “desiderare” deriva dal latino “desiderare”, composto da “de-” (che può significare allontanamento o privazione) e “sidera” (stelle): c’è fin dall’antichità dunque una connessione linguistica con le stelle. Il termine desiderio indica, letteralmente, un sentimento di mancanza per qualcosa che si ritiene necessario possedere (metaforicamente “le stelle”) per il proprio benessere fisico e/o spirituale. 

Non stupisce dunque che in diversi paesi del mondo siano nate delle espressioni che mettono in connessione le stelle e i desideri: 

Esprimere un desiderio sotto le stelle in Giappone

L’espressione giapponese 天に向かって矢を放つ (ten ni mukatte ya o hanatsu), traducibile in italiano con la frase “scoccare una freccia verso il cielo” viene impiegata per indicare sforzi o azioni che puntano al raggiungimento di obiettivi difficili da realizzare. L’immagine di una freccia sparata verso l’alto senza colpire un bersaglio preciso riflette infatti l’idea di un desiderio che potrebbe risultare impossibile da concretizzare.

Con l’espressione 星がっている (Hoshigatte iru), invece, “essere posseduto da una stella”. Viene usata soprattutto in contesti poetici o letterari per descrivere persone che hanno un’aura speciale o un carisma che le distingue dalle altre. L’idea di essere “posseduto da una stella” evoca immagini di grandezza e unicità, simili alla brillantezza delle stelle nel cielo notturno e riflette anche l’importanza delle stelle nella cultura giapponese.

La San Lorenzo giapponese

Anche in Giappone c’è una sorta di San Lorenzo: si tratta dell’evento Tanabata (il Festival delle Stelle) in cui si celebrano l’incontro delle divinità Orihime e Hikoboshi, rappresentate dalle stelle Vega e Altair. Nel corso delle serate, le persone scrivono i propri desideri su strisce di carta (tanzaku) per poi appenderli ai rami di bambù, sperando che vengano esauditi. 

Stelle, desideri e lingua inglese

Sono due le espressioni idiomatiche inglesi che condividono il tema comune di stelle, ambizione e aspirazione.

La prima, To hitch one’s wagon to a star, si può tradurre con la frase “attaccare il proprio carro ad una stella” e significa perseguire obiettivi ed aspirazioni grandiose, anche a costo di “sfruttare” la conoscenza di persone più potenti e di successo e che possono aiutare a “trainare il proprio carro” fino al raggiungimento dei propri sogni.

La seconda, to reach for the stars, significa “puntare in alto” e cercare di realizzare obiettivi ambiziosi, deriva dall’idea che le stelle, essendo così lontane e irraggiungibili, rappresentino traguardi estremamente difficili da raggiungere.

Entrambe le espressioni sono legate alla locuzione latina Ad astra, che significa “alle stelle”: la frase ha origine da Virgilio, che nell’Eneide scrisse “sic itur ad astra” (“così si viaggia verso le stelle”) e “opta ardua pennis astra sequi” (“desiderio di inseguire le stelle alte/difficili da raggiungere sulle ali”). 

Le stelle birbanti della Spagna

La frase spagnola Apunta a las estrellas è traducibile con “mira alle stelle”. Può ricordare, ad una prima lettura, la struttura della precedente espressione giapponese, però in questa accezione si carica di valenze positive. Viene usata infatti come incoraggiamento ad essere ambiziosi e ad aspirare a “raggiungere le stelle” perché si otterrebbero comunque dei risultati significativi e si eleverebbero i propri standard personali.

Da non confondere con Estrellarse, che significa invece “schiantarsi” o “andare a sbattere contro le stelle”. l’etimologia del verbo è infatti legata all’idea di una “stella cadente” o all’impatto di una stella che cade. L’origine di questa espressione, che viene utilizzata per descrivere un fallimento clamoroso o un insuccesso totale, risale all’idea di un volo ambizioso che finisce in un disastro, simile all’inglese “to crash and burn“. È spesso usata in contesti in cui qualcuno ha tentato qualcosa di molto difficile o rischioso e ha fallito in modo spettacolare. 

Ambizione e stelle in Francia

Être une étoile montante in francese è traducibile in italiano con “essere una stella nascente” e viene utilizzata metaforicamente per definire una persona che sta conquistando progressivamente maggiore notorietà e fama. Così come un astro che “sale” nel cielo, la vita professionale o personale di una “stella nascente” è in ascesa e diventa sempre più brillante. 

“Tirer des plans sur la comète”, invece, significa letteralmente “tracciare dei progetti sulla cometa” e viene utilizzata per descrivere qualcuno che fa piani irrealistici o troppo ambiziosi. L’origine dell’espressione risale al 1882 quando una cometa molto brillante apparve nel cielo, suscitando grande curiosità tra gli osservatori. All’epoca però, con gli strumenti e le conoscenze limitate, prevedere la traiettoria di una cometa era estremamente difficile e incerto… Per cui l’espressione viene utilizzata ancora oggi per indicare una pianificazione che non ha una base concreta.

Buoni propizi e stelle in Germania

L’espressione tedesca Unter einem guten Stern stehen, traducibile con l’“essere sotto una buona stella” si ricollega all’antica credenza che le stelle avessero il potere di modificare il destino degli uomini. In questo senso, quando si fa riferimento a qualcuno nato sotto l’influenza “di una buona stella” si intende descrivere una persona piena di fortuna nelle circostanze quotidiane. 

“Sternstunden” si riferisce invece a momenti di grande importanza o felicità: letteralmente traducibile come “ore stellari”, questa espressione è stata resa popolare dal poeta tedesco Friedrich Schiller nel suo dramma “Wallenstein”. Le “Sternstunden” rappresentano quei momenti rari e preziosi nella vita di una persona, paragonabili alla visione di una stella cadente, che portano grande gioia.

Per approfondire meglio il tema dei desideri, è possibile prendere parte alla lezione online Babbel Live “Talk about wishes and regrets” per condividere le proprie aspirazioni esercitandosi allo stesso tempo nel parlare la lingua inglese.