• Procedura
    35 minuti
  • Cottura
    25 minuti
  • Persone
    4

Ingredienti

Tradizionalmente, il mochi viene preparato come piatto speciale in varie celebrazioni e cerimonie, anche se negli ultimi si consuma durante tutto l’anno. È fatto di riso glutinoso e acqua, per questo il suo sapore è così semplice e tanto versatile che per renderlo più saporito, il mochi è spesso condito con varie salse o abbinato ad altri alimenti o ingredienti, ed è usato per la realizzazione di moltissimi piatti della cucina giapponese, sia dolci che salati, tra cui le famose palline di mochi farcite.

Cos’è il mochi

Tecnicamente il mochi è una pallina di riso ricavata martellando il riso glutinoso, cotto a vapore, in un grande mortaio di legno, chiamato Usu, con una mazza di legno chiamata Kine. Mentre il riso viene martellato una seconda persona provvede ad umidificarlo e lavoralo fino ad assumere la sua caratteristica forma tondeggiante (detta mochi). In questa ricetta vedremo un procedimento un po’ più semplificato.

Cosa serve per preparare il mochi

C’è un modo più semplice per preparare il mochi a casa! Ti basta utilizzare la farina di riso glutinoso che puoi acquistare facilmente nei negozi etnici o agli shop on-line; acqua e zucchero.

Per lavorare l’impasto di riso avrai bisogno di una ciotola resistente al calore e una vaporiera. Nel prossimo paragrafo ti spieghiamo come si realizza l’impasto base del mochi, che potrai arricchire con tantissimi ripieni diversi. Ecco le versioni di mochi più diffuse in Giappone:

  • il Daifuku, il mochi più diffuso, farcito tradizionalmente con marmellata di fagioli azuki (anko) o bianchi (shiroan) ma, squisito anche con la crema alle nocciole!
  • Ichigo Daifuku, con marmellata di fagioli azuki e fragola
  • Sakura mochi, simile daifuku ma avvolto in una foglia di ciliegio che conferisce al dolcetto una particolare aromaticità.
  • Kusamoki, fatto con il mochi di colore verde che si ottiene aggiungendo all’impasto foglie di artemisia.
  • Yyukimi daifuku, è un mochi che contiene una pallina di gelato, molto apprezzato per via del suo particolare accostamento di consistenze.

Se vuoi dare un colore particolare al “guscio” del tuo mochi basta utilizzare una piccolissima dose di colorante alimentare.

Preparazione dell’impasto base del mochi

  1. Comincia i tuoi mochi mettendo a bollire l’acqua nella tua vaporiera. In una ciotola capiente, mescola 100 gr di farina di riso glutinoso e 70 gr di zucchero.
  2. Aggiungi 200 ml di acqua a temperatura ambiente e mescola bene con un mestolo di legno, per ottenere una pastella densa e liscissima.
  3. Trasferisci la ciotola con la pastella all’interno della vaporiera (oppure nel cestello per cottura a vapore messo su una pentola di acqua bollente), copri con un coperchio e fai cuocere a fuoco medio basso per 25 minuti o fin quando la pastella sarà diventata molto soda.
  4. Mescolala con forza aiutandoti con una spatola e poi staccatela dalla ciotola e adagia l’impasto appiccicoso sul piano di lavoro che avrai spolverizzato con la fecola.
  5. Cospargi anche le tue mani di fecola e l’impasto di riso e lavora brevemente il composto in modo da renderlo omogeneo.
  6. A questo punto l’impasto base dei mochi è pronto per essere utilizzato per preparare i Daifuku o una delle sue tante varianti!

Preparazione del ripieno dei Daifuku

  1. Dividi l’impasto base del mochi in due parti e ricava da ciascuna parte altre 3 palline e stendile con le dita fino a formare dei dischetti.
  2. Prendi una piccola dose di marmellata di fagioli (o crema di nocciole) e lavorala con le mani fino a formare una polpettina soda
  3. mettila al centro del disco di pasta e richiudi l’impasto di riso, tirandolo e unendo i bordi verso l’altro, e lavorando la pallina con le mani per darle una forma sferica.
  4. Disponi i Daifuku in frigo per almeno 3 ore prima di servirli.

Consigli

È importante da sapere che i mochi sono dolcetti gommosi ed appiccicosi e devono essere ben masticati prima di deglutire. Se non masticato, ma semplicemente ingoiato, il mochi potrebbe appiccicarsi nella gola ed in casi estremi portare al soffocamento.