Catalogna

La catalogna è una varietà di cicoria, caratterizzata da un cespo di grosse dimensioni, formato da numerose foglie lunghe, strette e frastagliate, con costole biancastre. In commercio si trova anche un’altra tipologia, con cespi al cui interno si sviluppano grossi germogli croccanti e compatti (le cosiddette “puntarelle”, di forma cilindrica e abbastanza simili all’asparago, che spuntano al centro del cespo e sono molto diffuse nella cucina del Sud) che si gustano crudi in insalata, conditi con una salsina a base di olio, aglio, aceto e alici.

Si tratta di un ortaggio prevalentemente autunnale e invernale: infatti compare sul mercato verso ottobre e vi resta fino a marzo.

La catalogna in commercio è tutta nazionale: la massima produzione si concentra in Puglia (da Foggia a Brindisi), dove si consuma lessata e accostata al classico purè di fave. In Veneto, la Cicoria catalogna di Chioggia è stata riconosciuta come prodotto tipico. Anche il Lazio ha riconosciuto la tipicità della “cicoria di catalogna frastagliata di Gaeta” e l’ha inserita nell’elenco dei nostri prodotti agroalimentari tradizionali.

La catalogna, prima del suo utilizzo, deve essere ripetutamente lavata; poi si cuoce a lungo in acqua salata. Il sapore di questa cicoria è amarognolo. In ogni caso, dopo la lessatura, sarebbe opportuno lasciare la catalogna per un’ora almeno in acqua fredda. Questa operazione serve a togliere a questa verdura quella punta di amaro che rimane anche dopo la cottura. È buona semplicemente condita con olio e limone e saltata in padella con un po’ d’olio e aglio.

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