Calamaro

Il calamaro è un mollusco cefalopode (cioè con la testa attaccata ai piedi) che vive nelle zone costiere sulle cosiddette «praterie» marine, cioè in mezzo alle alghe. Ha otto «braccia» con 2 file di ventose ciascuna e 2 lunghi tentacoli retrattili. Il corpo è snello e allungato e ha due pinne romboidali che, partendo dall’apice, raggiungono quasi la metà della sacca. La pelle è bianco-rosata, con una punteggiatura rosso- bruna più evidente sulle pinne. La lunghezza può variare dai 20 ai 50 cm.

All’interno della sacca si trova un sostegno cartilaginoso, sottile e trasparente, a forma di «penna» di volatile e di consistenza abbastanza elastica. Questo va sempre asportato prima della cottura, insieme con la vescichetta del cosiddetto «inchiostro» che sta all’interno della sacca, le interiora, gli occhi e il becco che si trovano in mezzo alla testa. Il calamaro, benché più stretto, viene molto spesso confuso con il totano, ma la sua carne è più pregiata e tenera.