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Gniummerieddi o spiedini di frattaglie di agnello

  • 23 06 2020
  • Procedura
    40 minuti
  • Cottura
    10 minuti
  • Persone
    4
  • Difficoltà
    difficile

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Gniummerieddi o spiedini di frattaglie di agnello

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    I gniummerieddi sono dei semplici spiedini di frattaglie di agnello, tipici in particolare della regione Puglia ma anche della Basilicata. Le frattaglie sono ottime soprattutto se sapientemente condite. In questa ricetta infatti, la presenza di alloro, prezzemolo e pecorino, le rende molto appetitose.

    Preparazione

    1) Lavate bene le interiora complete di 1 agnello o capretto (fegato, polmone, cuore e budella), poi tagliate le budella a nastro con le forbici, quindi rimettete le striscioline in ammollo in acqua tiepida, cui avrete aggiunto una presa di sale: tenete da parte. Tagliate anche la retina in tanti quadretti di 15 cm di lato.

    2) Tagliate dunque il fegato, il polmone e il cuore a fettine lunghe 10 cm e larghe 2 cm. Riducete a striscioline 100 g di lardo in una sola fetta e a listarelle 100 g di pecorino. Su ogni quadrato di retina ponete un pezzetto di cuore, uno di fegato, uno di polmone, una strisciolina di lardo e uno di formaggio, aggiungete alcune foglie di 1 ciuffo di prezzemolo, quindi formate dei salamini chiudendo la retina e legando poi il tutto con i nastri di budella.

    3) Infilate i salametti di frattaglie così ottenuti su spiedi di legno alternandoli con le foglie di 2 rametti di alloro. Cuocete gli gniummerieddi sulla brace per circa 10 minuti, rigirandoli spesso, fino a quando risulteranno abbrustoliti in modo uniforme.

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