Come scegliere le uova al supermercato

Le uova sono un alimento fondamentale con ottime proprietà nutritive, soprattutto per via del loro apporto proteico, inoltre sono poco caloriche e molto economiche. E in effetti, a meno che non si sia vegani o non si soffra di intolleranze o allergie, le uova sono quasi per tutti una voce fissa nella lista della spesa. Eppure ancora molti di noi vivono attimi di dubbio e spaesamento davanti allo scaffale delle uova al supermercato.

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Tante sono le informazioni incerte e i falsi miti che negli anni si sono accavallate sulla questione uova, cosa che spesso ci lascia disorientati davanti all'acquisto. Una delle questioni più dubbie è quella sull'allevamento: spesso sentiamo parlare di allevamento a terra, ma non capiamo quale sia la differenza ad esempio con le uova biologiche. Andiamo allora a vedere cosa significano veramente queste diciture, e anche come dobbiamo leggere l'etichetta e soprattutto il codice che troviamo sopra le uova in commercio.

Ecco tutte le informazioni che trovi in questo articolo:

Come leggere il codice delle uova

Codice sulle uova
Esempio di codice stampigliato sul guscio delle uova
Shutterstock

Secondo le direttive dell'Unione Europea sopra ogni uovo messo in commercio deve esserci stampigliato un codice, che già da solo ci dà molte informazioni sulle uova stesse. Il codice si apre con una cifra (compresa tra 0 e 3), quindi due lettere e infine altre 5 cifre.

  • La prima cifra si riferisce proprio al tipo di allevamento cui sono sottoposte le galline che hanno covato le uova: 0 vuol dire che le uova sono biologiche, 1 indica allevamento all'aperto, 2 allevamento a terra e 3 allevamento in gabbia.
  • La sigla seguente indica il paese dell'Unione Europea da cui provengono le uova: IT ad esempio indica l'Italia.
  • Le successive tre cifre indicano il comune di provenienza delle uova.
  • Le cifre finali indicano il codice dell'allevamento.

Ricette estive con le uova sode

Oltre alle informazioni che possiamo ricavare dalla stampigliatura, sopra la confezione troviamo queste ed altre informazioni, e cioè:

  • il nome e l'indirizzo del produttore
  • il peso delle uova
  • il numero delle uova contenute nella confezione
  • il giorno in cui le uova sono state deposte
  • la scadenza
  • il tipo di allevamento

Su quest'ultimo elemento si raccolgono spesso la maggior parte dei nostri dubbi, e allora andiamo a capire meglio cosa cambia per le diverse tipologie di allevamento (ovviamente queste diciture sono stabilite a norma di legge).

Cosa vuol dire "uova biologiche"?

Le uova sono biologiche quando le galline sono nutrite con mangime biologico. Inoltre le galline devono avere a disposizione lettiere, trespoli e nidi, e un minimo di 2,5 metri quadrati di spazio vitale per ognuna. Le galline devono poi avere accesso all'esterno.

Cosa vuol dire uova da allevamento all'aperto?

In questo caso le condizioni in cui devono vivere le galline sono uguali a quelle stabilite per l'allevamento biologico, con la differenza però che non c'è l'obbligo di mangime biologico.

Polpettone ripieno di uova sode

Cosa vuol dire uova da allevamento a terra?

Per "allevamento a terra" si intende un metodo di allevamento in cui le galline sono poste in dei capannoni e non hanno accesso all'esterno. Questi allevamenti contemplano la presenza di nidi, trespoli e lettiere, e la concentrazione deve essere al massimo di 12 galline per metro quadro.

Cosa vuol dire allevamento in gabbia?

Si tratta di un tipo di allevamento intensivo, vale a dire che le galline sono chiuse in gabbie dove hanno a disposizione uno spazio equivalente alla superficie di un foglio A4. Spesso in questi casi agli animali viene praticato il taglio del becco per evitare che si feriscano a vicenda. Sin dal 2012 l'Unione Europea ha dato disposizioni perchè questo tipo di allevamento venga reso illegale in tutti i Paesi Membri, ma l'adeguamento a questa direttiva non si è ancora realizzato in Italia, dove di fatto è ancora legale.

Cosa cambia nelle uova in base all'allevamento?

Questa è una domanda che probabilmente sembra insensata a chi abbia mai assaggiato le proverbiali "uova del contadino". Oggettivamente, più è "sana" la vita fatta dalle galline e più buone sono le uova. E allo stesso tempo diverse tipologie di allevamento si riflettono su un diverso prezzo delle uova (quelle biologiche e da allevamento all'aperto costano di più). Non a caso le uova biologiche sono le più costose, ma hanno anche caratteristiche e sapore nettamente migliori.

La scadenza delle uova

Per quanto riguarda le uova prima ancora della scadenza è opportuno controllare la data in cui sono state deposte, che ne certifica la freschezza, e che viene indicata sulla confezione. Tuttavia questa indicazione non è obbligatoria: possono indicarla i produttori di uova che imballano il prodotto nello stesso giorno in cui viene deposto. Risalire alla data di deposizione non è comunque difficile, in quanto per legge la data di scadenza deve essere al massimo 28 giorni dopo la deposizione delle uova, e di solito le uova vengono addirittura ritirate dal commercio quando si arriva a una settimana dalla data di scadenza.

A prescindere dalla scadenza comunque le uova vanno consumate quando sono il più fresche possibili, questo non solo per una questione di sapore. Le uova fresche infatti hanno nel guscio e nell'albume una serie di barriere naturali ai germi, che però vengono a deteriorasi con il passare del tempo, permettendo il  proliferare di batteri all'interno delle uova.

Come regolarsi invece con le cosidette "uova del contadino"? Molto semplice: consumatele solo se conoscete con certezza il produttore, e consumatele il prima possibile, anche perchè così saranno ancora più buone. 

Quante uova bisogna mangiare?

Terminiamo facendo un po' di chiarezza su un altro falso mito particolarmente diffuso secondo il quale il fatto che mangiare uova, o magiare troppe uova,  in qualche modo farebbe male. Ovviamente non bisogna esagerare, ma a meno che non si abbiano allergie o intolleranze  le uova non fanno male. Anzi, proprio i progressi fatti nelle tecniche di allevamento hanno fatto si che la qualità delle uova con gli anni sia migliorata: sono mediamente più proteiche e con meno colesterolo, e inoltre dei grassi contenuti nelle uova la maggior parte sono non saturi.

Di conseguenza in una normale dieta (salvo diverse indicazioni del medico) si possono mangiare tranquillamente fino a 4 uova a settimana. Se poi si fa sport questo numero può aumentare fino a 5-6: meglio non superarlo non tanto perchè le uova facciano male, ma più perchè è necessario varirare sempre l'alimentazione.