Ormai, anche nella grande distribuzione, sono ben visibili sugli scaffali insalate arricchite da fiori freschi. Così come nei ristoranti primule e violette ammiccano dai piatti anche più tradizionali. La prima domanda a sorgere spontanea è: “Ma si possono mangiare?”. Ovviamente sì (altrimenti non sarebbero presenti nel piatto), e non solo. I fiori commestibili sono un’ottima fonte di salute e di benessere a 360°. Il fiore edibile può, quindi, diventare un condimento gustoso. Oltre a essere il protagonista di salutari tisane e infusi. Senza bisogno di essere chef stellati, con una manciata di petali puoi dare un tocco poetico e un aroma insolito anche al piatto più tradizionale.

Nella maggior parte dei casi vengono aggiunti freschi a fine cottura, o mangiati crudi in insalata, perché non perdano colore e consistenza.

Fiori commestibili

Hai mai pensato di mangiare un fiore? Beh, si può, ma devi fare molta attenzione. Sì, perché sono tantissimi i fiori che puoi sfruttare in cucina. Il loro utilizzo risale addirittura alla civiltà cinese. Pensa banalmente ai nostri fiori di zucca, o ai petali di rosa che decorano e danno profumo ai piatti tipici indiani.

I fiori danno colore, aggiungono un tocco primaverile ed esteticamente migliorano il piatto. Non solo, alcuni sono in grado di fornire alle preparazioni anche un sapore particolare e profumato. Sfruttali in maniera creativa in insalate, dolci o bevande leggere e colorate.

Prima di consumare i fiori bisogna stare molto attenti. Devono essere edibili e non basta andare dal fiorista e comprare un mazzo di rose da spargere su una torta! I fiori commestibili si acquistano online o in consorzi specializzati: cerca su internet il più vicino a te o chiedi nel tuo vivaio di fiducia se puoi ordinarne. Altrimenti puoi coltivarli da sola in modo che non siano trattati con pesticidi e altre sostanze tossiche. Ci raccomandiamo di non utilizzare nel piatto fiori colti a caso o di ingerire anche pistilli e gambi!

Come cucinare erbe spontanee commestibili e fiori eduli

Fiori commestibili: a cosa servono

È piuttosto recente, infatti, la tendenza ad arricchire le pietanze con i fiori. Anche se questi ultimi sono da tempo impiegati nella cultura occidentale come terapie coadiuvanti in caso di patologie e disagi che coinvolgano la psiche. Pensiamo soltanto alla floriterapia e all’utilizzo dei fiori di Bach. L’azione del fiore è, dunque, prima di tutto armonizzante. Sì perché il fiore è un’esperienza sensoriale completa a tutti gli effetti: dall’aroma al gusto, tutto concorre a ripristinare l’equilibrio psico-fisico. Oggi, in parte grazie alla diffusione delle discipline olistiche (come lo yoga o la meditazione), si sta divulgando il concetto che il fiore possa essere anche mangiato. I fiori, in generale, contengono una grande quantità di oli essenziali che svolgono, quindi, un’azione riequilibrante a livello psico-fisico. Il fiore può aiutare a ritrovare il relax e può essere consumato anche dai bambini, soprattutto se si considera che è davvero improbabile superarne un limite massimo di assunzione.

Fiori commestibili: quali sono

Quali sono, dunque, i fiori che possiamo tranquillamente mangiare? Slow Food ne ha catalogati 40, eccone alcuni. La borragine è un fiore blu che ha un sapore che assomiglia al cetriolo, la calendula è arancione ed è piccantina, il fiore giallo di finocchio sa di liquirizia, del girasole si può cuocere il cuore a vapore e ha un retrogusto di finocchio, la viola sa di menta. Il cerfoglio sa di anice, il gelsomino viene usato per il tè, la lavanda è protagonista di molti dolci. Infine, i petali di rosa vengono spesso sfruttati in cucina, sia per dare sapore che come decorazione.

Fiori commestibili: i più utilizzati

«I fiori edibili più comunemente usati in cucina sono calendula (fonte di oli essenziali, flavonoidi, potenti antiossidanti, tra cui la quercetina, steroli, carotenoidi antitumorali e tannini), lavanda, iris, margherita, malva, rosa, violetta, primula…Senza tralasciare il conosciutissimo fiore di zucca, il fiore del rosmarino, il fiore del limone o il fiore del mirto. Insomma, i fiori che possono arricchire i nostri piatti, che siano freddi o caldi, sono veramente numerosi e, spesso, non lo sappiamo» spiega Eleni Pisano, chef appassionata (e vera e propria addicted) di spezie e fiori. «La rosa, per esempio, è armonizzante, rilassante e ne esistono davvero moltissime varietà. Anche la violetta si usa molto in cucina, soprattutto in pasticceria grazie alla tecnica della brinatura. Un fiore, infatti, si può brinare seguendo un semplice procedimento: si inumidisce il petalo, lo si “infarina” nello zucchero e, infine, si ripone in freezer. I fiori, fino a non molto tempo fa, erano solo un abbellimento. Esistono, poi, alcune varietà di fiori che sono velenose, come ad esempio l’oleandro. È, quindi, di cruciale importanza imparare a riconoscere i fiori osservandoli. Così come è importante allenare il gusto e abituarsi a consumarli con gradualità» continua Eleni Pisano.

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Altri fiori commestibili

Dall’estate all’autunno prova i begli uomini (impatiens balsamina). Mettili in mezz’ombra, in un terreno ricco e sempre un po’ umido. Per creare una nuova pianta, basta staccarne un rametto e metterlo nell’acqua: farà velocemente nuove radici. Ha un gusto delicato, più piccante nello sperone che sta alla base del fiore che è perfetto per esaltare un carpaccio di carne. Dalla primavera all’estate non farti mancare il nasturzio (tropaeolum majus L.). È una pianta robusta e facile da coltivare. Servono un angolo luminoso, qualche ora di sole e un terriccio drenato. È uno dei fiori più popolari in cucina, amato per il suo sapore vagamente dolce. Usalo intero come finger food: se togli i pistilli ai bellissimi fiori arancioni puoi farcirli con una crema di mascarpone ed erba cipollina. Dall’autunno all’inverno parti alla riscoperta dei crisantemi (dendranthema indicum). Li trovi in tanti colori e dimensioni. Amano il sole, un terreno ben drenato e acqua quando il terreno è asciutto. Il sapore dei petali è piuttosto amarognolo e particolarmente adatto a riequilibrare il gusto di piatti che rischiano di diventare troppo dolci, come il risotto alla zucca. Dall’inverno alla primavera non perderti la viola del pensiero (viola tricolor): è tra le prime piante a fiorire. Gli bastano poco spazio, acqua quando il terreno è secco e un po’ di sole. Ti piacerà per la dolcezza e il retrogusto erbaceo, quasi di lattuga, gradevole sui dolci al cucchiaio cremosi e un po’ grassi, come la panna cotta.

Fiori commestibili: dove trovarli

Un altro dubbio che assilla chi è incuriosito dai fiori commestibili, è dove poterli acquistare o comunque trovare per consumarli in tutta sicurezza.

Usa solo le specie di cui sei sicura, non tutte sono commestibili. Mangia i fiori che hai coltivato partendo dal seme o comprali da vivai biologici o specializzati in piante da orto e alimentari. Evita, invece, di raccoglierli nei prati di città: sono pieni di inquinanti.

«I fiori edibili si possono trovare in modi diversi. Con una bella scampagnata, per esempio, si può scovare facilmente la calendula, che è un fiore molto forte. La calendula cresce vicino ai fiumi e nei prati. In questo caso, il fiore è spontaneo e, dunque, dovrebbe essere “sicuro”. Ma i fiori edibili si possono trovare anche presso alcuni vivaisti, richiedendoli in modo specifico. O, ancora, online. Una volta colto o acquistato il fiore, si può consumare anche subito (fresco) oppure lo si può essiccare. Per essiccare un fiore, lo si pone aperto su un foglio di carta non porosa (carta da forno) e lontano da luce diretta (che potrebbe intervenire nel processo di macerazione), ogni tanto si gira e si aspetta finché non sia ben secco. Soltanto a questo punto, si ripone il fiore in un contenitore di vetro o di latta, conservandolo anche molto a lungo» racconta Eleni.

Fiori commestibili: i bambini possono mangiarli?

«Anche i bambini possono consumare i fiori, a meno che non siano presenti allergie (per esempio, ai pollini). I fiori però sono generalmente poco allergizzanti, soprattutto la rosa. Pensiamo, poi, alla camomilla che, in fiore, viene somministrata anche a bambini molto piccoli» spiega Eleni Pisano.

Fiori commestibili: come usarliEsistono diversi modi per usare i fiori in cucina. «Il fiore fresco non va lavato sotto l’acqua corrente. Prima di tutto, perché si rovinerebbe e poi, perché il fiore ha una patina vellutata e in quel “velluto” sono contenute le sue principali proprietà (tra cui vitamine e proteine di origine vegetale). Quando il fiore viene essiccato correttamente, la sua parte liquida evapora a la parte solida resta all’interno del petalo. Io utilizzo i fiori sia freschi, sia secchi come veri e propri condimenti per i miei piatti. Principalmente punto su accostamenti e colore, usando spesso il fiore fresco “in purezza”. Sulle pietanze calde, per esempio sulle vellutate, utilizzo invece i fiori secchi. Il fiore, oltre a risultare benefico per l’equilibrio psico-fisico, aggiunge anche un gusto unico al piatto. La filosofia di base è “volersi bene”, in questo caso mangiando bene. E ciò non significa seguire tendenze, ma trasferire la ricerca di benessere a 360° anche nel piatto» conclude Eleni Pisano.