1/7 – Introduzione
Capita a tutti di avere ospiti a pranzo o a cena e di non sapere cosa preparare per sorprenderli e deliziarli. Spesso, rispolverare un piatto tipico della nostra tradizione può essere la mossa vincente. Fanno al caso nostro le sarde in carpione, una tipica ricetta che ha origine in Veneto. Il termine significa “in sapore” e sta a indicare la ricchezza di gusto e di sapori che questa ricetta regala. Si tratta di un piatto ottimo a base di pesce azzurro, ricco quindi di proteine e di omega tre, utilissimo per chi soffre di problemi legati al colesterolo. La ricetta non è difficile ma richiede una particolare attenzione. Ecco a voi la ricetta: sarde in carpione.
2/7 Occorrente
- 600 g di sarde già pulite
- 2 cipolle grandi
- 3 cucchiai di olio extra vergine di oliva
- 40 g di uva passa
- 40 g di pinoli
- 1 cucchiaino di zucchero
- 2 foglie di alloro
- sale q.b.
- farina q.b.
- olio di semi di girasole (per friggere)
- pepe rosa in grani
3/7 – Preparare le sarde
Per prima cosa acquistate delle sarde, rigorosamente fresche. Evitate prodotti congelati! Fatevele pulire dal pescivendolo, lui ci impiegherà 5 minuti a farlo, ma nel caso si rifiutasse, fatelo voi armati di forza e coraggio, non è così difficile. Dopo aver lavato accuratamente le sarde, asciugatele bene e infarinatele. Mettete già da ora l’uva passa in ammollo in acqua tiepida. Dopo aver fatto ciò, mettete dell’olio di semi di girasole in una casseruola a scaldate il tutto. Una volta raggiunta la giusta temperatura, iniziate a friggere le sarde per qualche minuto.
Fate scolare le sarde appena fritte su un foglio di carta assorbente per eliminare l’olio in accesso.
4/7 – Cuocere le cipolle
Adesso affettate le cipolle in fettine sottili, e fatele rosolare a fuoco basso per un 20 minuti circa all’interno di una terrina con dell’olio d’oliva. Trascorso il tempo, salate e aggiungete lo zucchero e l’aceto di vino, sfumate il tutto e spegnete il fuoco. Prendete una terrina e mettete un primo strato di sarde fritte. Coprite adesso con la cipolla, una manciata di uvetta e pinoli. Continuate con un secondo strato sempre di sarde, cipolla, uvetta e pinoli. Alla fine, aggiungete le foglie di alloro e il pepe rosa come decorazione per rendere il vostro piatto piacevole anche alla vista.
5/7 – Far riposare e servire il piatto
Il piatto è pronto ma prima di consumarlo, vi consigliamo di lasciarlo riposare per 24 ore. Infatti, dopo un po’ di tempo, le sarde non solo saranno ben conservate, ma si presenteranno più gustose del primo giorno. Da qui la tecnica di conservazione “saor” che mantiene il pesce fritto sempre ottimo.
È un piatto che va consumato a temperatura ambiente, è ideale per l’estate e potrete accompagnarlo con del riso o con fresche insalate.
A scelta, può essere usato anche come antipasto, magari accompagnato da crostini di pane tostato. Provate ad accoppiare anche un buon vino bianco.
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7/7 Consigli
- Mettete l’uva passa in ammollo per una decina di minuti