1/5 – Introduzione
I “brutti ma buoni”, detti anche “bruttiboni” sono dei biscotti tradizionali della città di Prato. Devono il loro particolare nome alla forma tozza e sgraziata che li caratterizza. Questi dolcetti hanno un aspetto irregolare e rugoso forse non molto invitante, ma al palato si rivelano deliziosi. In Toscana vengono serviti con il vin santo a fine pasto, ma sono ottimi anche per accompagnare una tazza di te o di caffè.
Sebbene ormai facciano parte della tradizione dolciaria toscana, a tutti gli effetti la loro origine sarebbe da ricondurre al Piemonte. Quando il regno d’Italia cambiò la capitale da Torino a Firenze, i pasticceri piemontesi si rifugiarono infatti in Toscana esportando questa ricetta. Qualunque sia la loro reale origine, varianti di questo biscotto si sono diffuse in molte regioni italiane, ognuna con diversi ingredienti. I brutti ma buoni della ricetta tradizionale toscana sono preparati con un impasto a base di mandorle tritate, uova e zucchero. Si tratta di un dolce genuino e semplice da fare, anche se la preparazione prevede una doppia cottura.
Scopriamo in questa guida come preparare i brutti ma buoni.
2/5 Occorrente
- 300 g mandorle tostate
- 4 uova
- 300 g zucchero
- 1 limone
- ostia per dolci o carta forno
- zucchero a velo
3/5 – Preparate l’impasto
Tritate le mandorle usando un mixer o il coltello, fino ad ottenere una granella. Grattugiate la scorza di mezzo limone dopo averlo lavato bene.
Ponete in una ciotola gli albumi d’uovo e iniziate a montarli con la frusta manuale o elettrica. Per favorire questo processo aggiungete poche gocce di limone. Appena le chiare iniziano a diventare spumose, incorporate gradualmente lo zucchero e la scorza di limone grattugiata. Quando avrete ottenuto un composto bianco e ben sodo, aggiungete le mandorle tritate. In questa fase mescolate con delicatezza per evitare di smontare gli albumi a neve.
4/5 – Cuocete il composto sul fuoco
Trasferite l’impasto ottenuto in una pentola dal fondo spesso. Scaldate il composto di mandorle sul fuoco, mescolando continuamente, in modo da farlo asciugare. Quando è abbastanza asciutto e sodo da staccarsi dalle pareti della pentola, ritiratelo dal fuoco.
Posizionate su una teglia un foglio di ostia per dolci o, in alternativa, usate della carta forno. Con l’aiuto di un cucchiaio prelevate l’impasto di mandorle ottenuto e mettetelo a mucchietti ben separati sulla teglia, modellando delle palline di circa 4 cm di diametro.
5/5 – Infornate i biscotti
Preriscaldate il forno a 160° e fatevi cuocere i biscotti per circa 20 minuti. Quando sono ben dorati in superficie estraete la teglia dal forno e fateli intiepidire. Decorate i brutti ma buoni con dello zucchero a velo. Se conservati nel modo adeguato, questi biscotti durano diversi giorni. Per preservarne la fragranza, riponeteli in un contenitore con chiusura ermetica o in una scatola di latta.