1/6 – Introduzione

La cucina italiana viene apprezzata in tutto il mondo per i suoi ingredienti semplici, ma molto variegati. Dagli antipasti al dolce è un susseguirsi di sapori che soddisfano i palati più intransigenti. Grazie alla globalizzazione, la tradizione culinaria italiana si arricchisce di nuovi ingredienti per delle gustosissime variazioni delle più classiche ricette. Da ormai molto tempo abbiamo fatto nostro il frutto dai mille pregi: il kiwi. Si utilizza molto per la preparazione di torte e crostate. Il tipico colore, prevalentemente verde, è molto scenografico. Ma la sua peculiarità è il contenuto di vitamina C, che non ha bisogno di presentazione, per i suoi molteplici benefici sul benessere fisico. In questa guida, invece proponiamo una ricetta prelibata e velocissima, adatta per ogni occasione: la crema di mascarpone al kiwi.

2/6 Occorrente

  • 4 kiwi sodi e maturi
  • 300 g di mascarpone
  • 100 g di zucchero
  • 4 tuorli d’uovo

3/6 – Preparazione veloce

La crema di mascarpone al kiwi è facile da preparare occorrono solo dieci minuti. Contiene cinquecentosessanta chilo-calorie (2343 kj), a porzione, gli ingredienti indicati sono per quattro persone. Possiamo variare il dolce scegliendo altri frutti come le fragole ed il ribes. Gli ingredienti devono essere freschissimi, soprattutto le uova.

4/6 – Procedimento

Per cominciare la preparazione della crema di mascarpone al kiwi, facciamo quanto segue. Sbucciare i kiwi e tagliarli a pezzetti. Lasciare da parte qualche fetta per frullarli. Sbattere i tuorli con lo zucchero fino a quando risultano spumosi e chiari. Per ottenere un buon risultato le uova vanno portate a temperatura ambiente. Toglierle dal frigo un’ora prima dell’utilizzo. Unire il mascarpone e mescolare bene. Incorporare i kiwi frullati. Distribuire in 4 coppette, decorare con le fette di kiwi e servire. Il kiwi o actinidia è una pianta di origine cinese, dove vive allo stato spontaneo nelle valli del fiume Yang-Tse-Kiang.

5/6 – Breve storia del kiwi

La storia dell’entrata dell’actinidia sul territorio italiano è sconosciuta. Si sa solo che verso il 1934 nel catalogo di un’azienda florovivaista di Catania apparve per la prima volta questa nuova pianta. Verso il 1966 vennero messe a dimora sulle rive del lago Maggiore alcune piante. I veri e propri impianti nacquero solo attorno al 1970 in Romagna, Veneto, Piemonte, Friuli, Lazio, Marche e Trentino. Il numero delle specie finora conosciute dell’actinidia sono 36. La specie che dimostra le migliori caratteristiche per la coltivazione è l’actinidia deliciosa. Il kiwi lo si può utilizzare al momento. Oppure lo si può conservare, essiccare o surgelare. Il contenuto di vitamina C è molto elevato nell’actinidia. Basterebbe un solo frutto per coprire il fabbisogno giornaliero del nostro corpo.

6/6 Consigli

  • Potreste cambiare frutto per ottenere una variante altrettanto gustosa e deliziosa

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