Il radicchio è un ortaggio multiforme e multicolore. Puoi trovare in vendita radicchio rosso, radicchio verde, radicchio variegato e rosa, a fiore, rotondo oppure allungato… le tipologie sono talmente tante che spesso al mercato si fatica a riconoscerlo. Le varietà di radicchio più apprezzate crescono nel Nordest, lungo la Strada del Radicchio, percorso gastronomico ricco di sorprese che si snoda lungo le coltivazioni dei 5 tipi di radicchio riconosciuti IGP e oltre.
Il radicchio di Treviso – o trevisana – è forse il più famoso ma non è per forza una scelta obbligata. Esistono per l’appunto, numerose varietà di questo ortaggio con il vantaggio di essere meno costose ma non meno ricche di proprietà benefiche né meno saporite, come la gran parte dei cibi amari.
Qual è la stagione del radicchio?
La stagione di riferimento del radicchio si situa a cavallo tra autunno e inverno e copre anche gran parte della primavera. Solitamente la raccolta inizia intorno ai primi di ottobre, quando si recuperano i primi cespi di precoce. Questo tipo di cicoria, infatti, è poco resistente al freddo e va raccolta entro la metà di dicembre, prima che le temperature arrivino vicino allo zero. Hai presente il detto “il mondo è bello perché è vario”? Sembra creato per descrivere il ventaglio di varietà del radicchio. A disposizione hai almeno 8 scelte e il modo più divertente per conoscerle tutte è partecipare alle sagre locali dedicate al radicchio autoctono. Iniziamo però con questo piccolo bignami che descrive le tipologie di radicchio e i mesi migliori per approfittarne.
Radicchio rosso di Treviso IGP
Il Radicchio rosso di Treviso IGP ha foglie lunghe e strette e nei banchi lo si trova spesso avvolto da un elastico. Bisogna distinguere tra il Radicchio rosso di Treviso precoce, che si inizia a raccogliere il primo di settembre dopo completa maturazione in campo, e il Radicchio rosso di Treviso tardivo che si trova in commercio fino a maggio. Quest’ultimo spesso affronta le brinate invernali che ne sprigionano il sapore amarognolo e ne rafforzano la croccantezza.
Radicchio rosso di Chioggia IGP
Il radicchio rosso di Chioggia è rotondo con foglie larghe e corte e un cespo piuttosto piccolo chiuso su sé stesso. È più economico del radicchio di Treviso e si mangia lungo tutto l’autunno, l’inverno e oltre. Si consuma spesso crudo in insalata o al forno e le sue foglie sono perfette per fare degli involtini.
Radicchio di Verona IGP
Il radicchio veronese si riconosce per la forma allungata e le foglie rosso scuro con qualche venatura chiara, sono proprio queste ultime a donare dolcezza in contrasto con la parte rossa della foglia, più amara. La raccolta inizia in ottobre e termina a maggio.
Radicchio variegato di Castelfranco IGP
Nato più di 200 anni fa dall’incrocio tra la cicoria scarola e il radicchio di Treviso, il radicchio variegato di Castelfranco ha un sapore delicato perfetto per le insalate invernali. La raccolta comincia in ottobre.
Radicchio variegato di Lusia
Simile per aspetto e sapore al variegato di Castelfranco, il radicchio variegato di Lusia, tipicamente autunnale, si coltiva nelle campagne rodigine ed è dolce, quasi privo di retrogusto amaro. Ancora una volta, è ottimo in insalata.
Radicchio Pan di Zucchero
Come già abbiamo preannunciato esistono anche varietà di radicchio verde, la più comune è il Radicchio Pan di Zucchero: croccante, poco amaro e dalla forma cilindrica. Cuocerlo sarebbe un peccato, meglio gustarlo crudo per dare il giusto crunch alle proprie insalate.
Rosa di Gorizia
La Rosa di Gorizia ha un colore che passa dal verde al rosso durante il mese di ottobre e delle foglie esterne che iniziano a stringersi attorno al cuore dell’ortaggio man mano che si avvicina la completa maturazione. Viene raccolta in novembre. Varietà di radicchio tipicamente contadina, la tradizione la abbina alle insalate tiepide di uova e legumi.
Come si pulisce il radicchio
Pulire il radicchio è un’operazione semplice, simile a come si fa con l’insalata. Innanzitutto bisogna eliminare le eventuali foglie esterne appassite. Appoggiate poi il cespo su un tagliere e, con un coltello, dividetelo il due. Allargate le foglie e lavatele sotto un getto di acqua corrente, eliminando in modo accurato tutti i residui di terra. Scolate e mettete ad asciugare. Se volete, prima di cucinarlo, potete togliere un pizzico del caratteristico sapore amaro. Dovete metterlo a bagno in abbondante acqua, con succo di limone e un cucchiaio di aceto, per mezz’ora. Trascorso il tempo di ammollo, scolate, asciugate e cucinate poi a piacere.
Abbinamenti con il radicchio
Le ricette con il radicchio sono tante e spaziano dagli antipasti ai secondi, passando per primi e contorni. Gli abbinamenti più azzeccati sono con i legumi, i formaggi e i salumi saporiti ma il radicchio è ottimo anche nel sugo della pasta, come ingrediente per il risotto e farcia per torte salate e panini.
Metodi per cucinare il radicchio
Esistono vari metodi per cucinare il radicchio. C’è chi preferisce consumarlo crudo, senza disperderne le proprietà nutritive. Chi invece lo mangia solo dopo averlo saltato qualche minuto in padella. Se siete fan della cucina healthy e andate pazze per centrifugati e tisane, potete aggiungere il radicchio ad altra frutta e verdura più dolce per preparare degli ottimi estratti detox oppure utilizzare i suoi fiori infusi per un decotto utile a depurare il fegato. Avete solo l’imbarazzo della scelta!
In padella
Il radicchio in padella è una preparazione molto veloce e semplicissima. Dopo averlo pulito, vi basterà saltarlo per pochi minuti e il piatto sarà subito pronto. Potete consumarlo come contorno oppure usarlo come base per altre preparazioni, come risotti, torte salate o per condire la pasta.
Al forno
Se non volete accendere il fornello o avete poco tempo per preparare la cena, potete anche cucinare il radicchio al forno. Dopo aver pulito il radicchio, tagliatelo in quarti nel senso della lunghezza, disponeteli su una teglia rivestita da carta forno senza sovrapporli, cospargete con olio Evo, sale e pepe a piacere e cuocetelo per circa 15 minuti a 180°, girando più volte.
Crudo
Il radicchio crudo può essere consumato in vari modi: ha un sapore amarognolo, ma è tenero e croccante. Quello in insalata è il più comune. Si pulisce come l’insalata, poi si asciugano le foglie e si spezzetta. Si può poi condire a piacere, aggiungere ad altre tipologie di insalate o consumarlo insieme ad altre preparazioni come contorno. Il radicchio alla vicentina, per esempio, si consuma crudo guarnito però con del lardo saltato in padella. Oppure potete intingerlo in un classico pinzimonio di olio, sale e pepe.
Calorie e valori nutrizionali del radicchio
Quante calorie ha il radicchio? Poche, pochissime, circa 13 kcal ogni 100 grammi di prodotto. Questo ortaggio si compone per più del 90% di acqua lasciando spazio solo a un 1,3% di proteine, un 1,9% di zuccheri e ad appena lo 0,5% di grassi. Tutto il resto è un elisir benefico di vitamine e sali minerali. Il radicchio fa bene e a dirla tutta ogni tipologia ha le sue specifiche proprietà.
Proprietà del radicchio rosso
In generale, le varietà di radicchio rosso contengono una quantità elevata di potassio, che favorisce la diuresi e contrasta la ritenzione idrica, e di antociani dall‘azione antinfiammatoria e protettiva dei vasi sanguigni. Proprietà comuni a tutta la frutta e la verdura rossa.
Il radicchio di Treviso in particolare è una tipologia di cicoria rossa poverissima di grassi e zuccheri ma ricca di fibre e vitamine. Il suo contenuto in calcio e ferro contribuisce al rafforzamento delle ossa e la ricchezza di tripofano cura l’insonnia. Le sue proprietà antiossidanti lo rendono inoltre un vero e proprio alimento anti invecchiamento per la presenza di polifenoli e acido folico, ma anche per il mix di vitamine B, C, K, P e minerali che lo caratterizza. Non hai dunque più scuse: se vuoi avere una pelle liscia e tesa e dimenticare artrite e reumatismi devi assolutamente inserirlo nella dieta!
Proprietà del radicchio verde
Le varietà di radicchio verde hanno un’alta concentrazione di vitamina A e di calcio utili per proteggere la vista e il nostro scheletro, soprattutto nel periodo della menopausa femminile. Sono dunque un’ottima alternativa al latte e ai formaggi per rinforzare le ossa senza rischiare di esagerare con le calorie.
Controindicazioni
Le controindicazioni all’assunzione di dosi elevate di radicchio sono poche, ma è comunque bene non sottovalutarle. Meglio non esagerare se si soffre di calcoli renali, colicistite e di ulcera gastroduodenale. Se si è in gravidanza, potrebbe avere effetti stimolanti sull’utero ed è meglio consumarlo solo previo parere favorevole del proprio medico.