Proprietà e benefici delle fave
Le fave appartengono alla famiglia delle leguminose ma, a differenza della maggior parte degli altri legumi, possono essere gustate anche crude. Quest’ultima caratteristica fa sì che molte delle proprietà delle fave restino inalterate, proprio per l’assenza di cotture prolungate.
Le fave sono un’ottima fonte di proteine vegetali, se abbinate ai cereali (in questo modo, vengono formati gli aminoacidi) e di ferro “verde”. Inoltre, contengono particolari sostanze benefiche per la salute del cervello e delle ossa.
Da non dimenticare: esiste purtroppo una specifica patologia legata al consumo di fave, il favismo. Si tratta di un difetto congenito di un enzima normalmente presente nei globuli rossi: il favismo si manifesta in modo improvviso, 12-48 ore dopo l’assunzione di fave fresche o particolari farmaci.
Andiamo a scoprire le principali proprietà delle fave.
Fave: proteine o carboidrati?
Oltre a essere ricche di ferro, potassio, rame, selenio, magnesio e un numero elevato di vitamine, le fave, rispetto ad altri legumi come i fagioli, contengono una grande quantità di proteine. La loro composizione è di 5% circa di proteine, 5% fibre, 4,5% carboidrati, pochi grassi e molta acqua (circa l’84%). Le fave, quindi, costituiscono un’ottima fonte di proteine.
Contengono ferro
Tra le numerose proprietà benefiche delle fave, spicca il contenuto di ferro. Come tutti i legumi, quindi, anche le fave sono un’ottima alternativa vegetale alle fonti di ferro di origine animale (carne, pesce, uovo).
Il ferro, però, non va soltanto introdotto nell’organismo ma anche fissato e, dunque, assorbito in modo ottimale. Perché ciò avvenga, è indispensabile accompagnare i cibi ricchi di ferro con alimenti altrettanto ricchi di vitamina C. Qualche esempio: una spruzzata di limone, una spremuta di arance rosse, una macedonia di fragole e kiwi.
Nelle fave però non è contenuto soltanto il ferro, sono infatti presenti altri importanti minerali quali potassio, fosforo e calcio.
Sono fonti di levodopa
Sapete che nelle fave è contenuta la levodopa? Si tratta di un precursore di alcune sostanze presenti nel cervello e fondamentali per il benessere del nostro apparato neurologico.
La levodopa si trova soprattutto nel seme della fava immaturo e, mano a mano che la fava “invecchia”, diminuisce anche la quantità di levodopa in essa contenuta. La L-dopa è presente come principio attivo nei principali farmaci utilizzati per la cura del Morbo di Parkinson e, per questo motivo, i semi di fava sono oggetto di numerosi studi.
Sono ricche di vitamine
Le fave sono un legume ottimo se consumato fresco, soprattutto in primavera (celebre l’abbinamento tutto italiano “fave e pecorino”), e non è un caso. Le fave, infatti, esercitano un effetto tonico ed energizzante su tutto l’organismo in quanto ricche di vitamine e sali minerali.
Tra le vitamine, citiamo: la vitamina A, la vitamina C, la vitamina E e le vitamine del gruppo B. Ma è soprattutto la vitamina B1, tiamina, a giocare un ruolo fondamentale contro l’astenia poiché esercita un benefico effetto sul metabolismo, ovvero sulla trasformazione del cibo in energia di pronto utilizzo.
Buono anche il contenuto di acido folico, prezioso per la salute femminile soprattutto durante i periodi di concepimento e gravidanza.
Sono fonti di minerali
Sono numerosi i minerali contenuti nella fava, tra questi vi è anche il calcio. Il calcio è un minerale indispensabile per la salute di denti e ossa, presente sia nei latticini sia in molti vegetali, nonché nell’acqua.
Per quanto riguarda il mondo vegetale, possiamo assumere più calcio consumando verdure a foglia verde e alghe, ma anche gustando ottime fave fresche. Quindi, introdurre le fave nella dieta può essere una “saporita” forma di prevenzione nei confronti dell‘osteoporosi.
Inoltre, le fave sono un vegetale ricco di fibra e, dunque, in grado di tenere sotto controllo i livelli di glucosio nel sangue.
Hanno pochi grassi e tante fibre
Le fave sono amiche della salute e anche della linea. Infatti, si tratta di un legume che apporta pochissimi grassi e un numero piuttosto esiguo di calorie se consumato fresco. La fava è, come tutte le leguminose, ricca di fibra e, dunque, funzionale al mantenimento di una buona forma fisica.
La fibra, infatti, aiuta a tenere sotto controllo i valori di colesterolo nel sangue nonché i livelli di glucosio, regolarizzando l’attività intestinale. Assumere fibra aumenta anche il senso di sazietà, diminuendo la probabilità di incorrere in attacchi di fame nervosa e abbuffate ai pasti. La presenza di fibra rende le fave un alimento prezioso anche per combattere ritenzione idrica e cellulite.
Fave, le controindicazioni
Nonostante i grandi benefici che apportano sul nostro organismo, come tutti gli alimenti anche le fave presentano alcune controindicazioni. Non possono essere assunte da chi soffre di favismo: la carenza dell’enzima glucosio 6-fosfato deidrogenasi provoca, quando si assume questo legume, una distruzione di globuli rossi, causando un’anemia emolitica. Vietato poi il consumo nei soggetti allergici, a chi soffre di diarrea (hanno effetto lassativo) e da limitare in chi ha il diabete. Inoltre, non bisogna consumare fave in concomitanza con alcuni tipi di farmaci (come quelli inibitori delle monoaminossidasi).
Come cucinare le fave
Come abbiamo già accennato le fave sono buonissime crude, e anche particolarmente benefiche. Soprattutto nel Lazio ad esempio è usanza consumare le fave fresche crude accompagnate al pecorino romano.
Ma le fave sono buonissime anche cucinate in padella, oppure fatte in forma di vellutate o purè. Ecco 10 ricette buonissime:
- Fave con salsiccia e scarola
- Fave alla pancetta
- Crema di carote e fave al curry
- Arrosto arrotolato con le fave
- Tagliatelle con fave e limone
- Purè di fave