Cucinare le carote: meglio crude o cotte?

Cucinare le carote: meglio crude o cotte?

Le carote sono tra le verdure più amate da grandi e piccini. Scopri come fare scorta di tutti gli incredibili benefici di questo ortaggio

La carota è un tipo di verdura molto versatile. È possibile, infatti, consumare l’ortaggio sia cotto sia crudo. Ma non solo: le carote diventano anche un ottimo ingrediente per realizzare ricette dolci e salate. Questo grazie alla loro adattabilità e al particolare gusto, eccezionale anche per la preparazione di torte e muffin. Non dimentichiamo, poi, che le carote sono veri e propri scrigni di eccezionali proprietà per la salute, e per la linea. Crude e cotte, inoltre, apportano differenti tipologie di benefici.

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Calorie e valori nutrizionali

La carota è una pianta erbacea perenne, di cui consumiamo la radice. Le sue calorie sono pochissime: infatti, 100 grammi apportano soltanto 41 kcal. Davvero un contenuto calorico irrisorio e perfetto, dunque, anche per chi è a dieta. E questi ortaggi sono ricchissimi di vitamine e minerali, che aumentano il benessere e persino la bellezza della pelle.

La carota innanzitutto ha un ottimo contenuto di acqua ed è una fonte naturale di vitamine preziose quali: vitamina C, vitamina A, vitamina E e vitamine del grupo B. Per quanto riguarda il contenuto di minerali, nelle carote troviamo potassio, magnesio, calcio, fosforo, selenio, zinco e rame.

Ma, soprattutto, nelle carote è contenuto il beta-carotene. Si tratta del precursore della vitamina A, ovvero un potentissimo antiossidante e antitumorale: il beta-carotene favorisce la crescita cellulare e apporta benefici a pelle, cuore e occhi. Oltre al beta-carotene, nella carota sono presenti anche fibre (soprattutto nella carota consumata cruda), alfa-carotene, luteina e zeaxantina.

Perché fanno bene

Le carote sono, quindi, alimenti molto salutari da portare in tavola spesso oppure da utilizzare come sani spezzafame. Innanzitutto, la carota svolge un effetto benefico sull’intestino, riportandolo alla sua condizione di ottimale regolarità. Infatti, questa verdura quasi magica agisce sia come antidoto alla dissenteria sia come dolce lassativo in caso di stipsi.

Inoltre, le carote aiutano a risolvere diverse problematiche a carico delle vie urinarie come ad esempio cistiti e calcoli. Consumare carote può essere utile anche per chi ha problemi di digestione o di stomaco sofferente, nonché per coloro che hanno la necessità di depurare il fegato.

Delle carote sono riconosciute anche le eccezionali proprietà antiossidanti e antitumorali, dovute proprio alla presenza di beta-carotene e di vitamina C. Queste stesse sostanze aiutano anche il sistema immunitario a funzionare bene rinforzandolo.Anche chi ha problemi di colesterolo elevato trae beneficio dal consumo di carote: l’ortaggio, infatti, è in grado di abbassare il quantitativo di colesterolo “cattivo” o LDL presente nel sangue.

Si dice sempre che le carote fanno abbronzare e che migliorano la vista. La carota non fa abbronzare ma stimola la produzione di melanina, rinforza la pelle e la rende più resistente e bella grazie all’azione antiossidante e protettiva del beta-carotene. Per quanto riguarda la vista, è vero che quest’ultima è rinforzata dal consumo costante di carote. Merito del contenuto di vitamina A, luteina e beta-carotene. Nello specifico, si riscontrano miglioramenti nella visione notturna e in caso di cataratta.

Carote

Carote arancioni e carote viola: le differenze e il colore

Sono sempre più diffuse e utilizzate in cucina anche dagli chef stellati le carote viola. Ma non si tratta di una tipologia di carota “nuova”, anzi. Le carote viola in realtà sono nate prima di quelle arancioni, sono varietà più antiche. Il colore viola è dato dalla presenza di sostanze come le antocianine, i polifenoli e i flavonoidi.

Questi elementi sono preziosissimi antiossidanti protettivi della salute del cuore e del cervello, che agiscono come veri e propri anti-age. Le stesse sostanze sono contenute, per esempio, nell’uva. Le carote arancioni, invece, hanno questo colore proprio grazie al pigmento arancio del beta-carotene (come la zucca o il melone, per esempio). Introdurre entrambe le tipologie di carote nel menu settimanale è un’ottima strategia per mantenersi in salute e anche per prevenire numerose patologie.

Per quanto riguarda la stagionalità, l’ortaggio si può acquistare durante tutto l’arco dell’anno. Infatti, la sua raccolta va da febbraio a ottobre.

Carote cotte o crude?

Una delle migliori caratteristiche delle carote in cucina è proprio la loro versatilità estrema. Si possono consumare, infatti, sia cotte sia crude. Crude intere (sbucciate), a julienne, a bastoncini…Invece cotte, si possono stufare o preparare in altri modi (al forno, in microonde o al vapore).

La carota cruda fornisce all’organismo tutti i suoi eccezionali nutrienti, tra cui la vitamina C (vitamina termolabile che si disperde, quindi, in cottura). Le carote cotte, invece, hanno un contenuto superiore di beta-carotene. Quest’ultimo viene assimilato meglio se si condiscono le carote con un filo di olio a crudo.

Si dice spesso che le carote contengano molti zuccheri e che, per questo motivo, non siano adatte a chi è a dieta oppure ai diabetici. In realtà, si tratta pur sempre di zuccheri complessi e, dunque, non dannosi come gli zuccheri semplici (per esempio, il fruttosio). Gli zuccheri delle carote tendono ad aumentare (come velocità di assorbimento) se si consumano queste verdure cotte. Quindi, chi è a dieta e chi deve tenere sotto controllo la glicemia è bene le consumi crude. Inoltre, la carota cruda ha più fibre e risulta una validissima alleata per controllare la sensazione di fame nervosa.

Per questo motivi, la carota cruda è consigliata dai nutrizionisti come un sano spezzafame, soprattutto per chi è abituato a fare uno spuntino a metà mattina e a metà pomeriggio (ottime abitudini per mantenersi in forma e non arrivare al pasto con una fame incontrollabile). Inoltre, le carote crude sono eccezionali anche per accompagnare gli aperitivi o come antipasto in pinzimonio (facendo attenzione alla quantità di olio consumata).

Quante mangiarne e come conservarle

Non esiste una rigida quantità di carote giornaliera da consumare. Diciamo che si possono tranquillamente mangiare 100 grammi di carote ogni giorno. Anche in forme diverse: in insalata, come contorno al vapore, in centrifugato, come ingrediente di dolci.

Le carote sono ortaggi abbastanza resistenti, quindi si possono conservare bene per giorni. È importante, però, non conservarle vicino ad altri vegetali in grado di produrre etilene come pomodori o patate. Quando sono da buttare? È molto semplice capire quando una carota è da buttare. Diciamo che toccandola si può capire in quale stato di conservazione sia. Se è molle, va sicuramente buttata nella spazzatura.

Come pulirle e cucinarle

Le carote si consumano sempre senza buccia. Quest’ultima è sottile e si elimina facilmente raschiando la carota con un pelapatate. Una volta tolta la buccia, si tagliano le estremità (che non si mangiano) e si sciacqua la carota sotto acqua fredda corrente.

Le carote crude si possono poi affettare in molti modi diversi: a bastoncini, a julienne, a dadini piccoli. Le carote a julienne sono apprezzate anche dai più piccoli e ben si abbinano alle insalate di stagione, condite con olio EVO, sale, pepe, limone e una grattugiata di zenzero fresco. Perché proprio lo zenzero fresco fa risaltare il sapore della carota, così come il rosmarino. Un’idea per il pinzimonio è creare un’emulsione di olio EVO e zenzero, dove pucciare i bastoncini di carota.

La carota si consuma anche cotta ma dimenticati la triste carota bollita della mensa scolastica. Per gustare la carota cruda, prova a cucinarla al forno oppure al vapore. Entrambe le cotture la mantengono croccante. Se hai poco tempo, l’idea vincente è il microonde: taglia a dadini molto piccoli la carota e poi mettila in un piatto insieme a un goccio d’acqua e a un filo di olio EVO: in 5-6 minuti le carote saranno pronte.

Un modo diverso dal solito per gustare la carota è sotto forma di centrifugato: in questo caso, gli abbinamenti migliori si ottengono unendola a sedano, mela e zenzero. Oppure si può usare la carota per preparare salutari e cremose vellutate profumate con olio EVO al rosmarino.

La carote sono eccezionali ingredienti anche per la preparazione di dolci squisiti: in questo caso, l’abbinamento vincente è sia con la mandorla sia con il burro. Prova la ricetta di Donna Moderna della crostata di carote e mandorle, un tripudio di dolcezza per feste di compleanno, merende e anche per cene raffinate.

Se non sai cosa servire come antipasto o per un piatto leggero, non farti sfuggire la delicatezza dei piccoli flan di carote.

Infine, se sei a dieta e hai voglia di un piatto proteico, leggero ma gustoso ecco la ricetta del petto di pollo in salsa con carote arrostite. Sazia, nutre e fa felici anche gli occhi.

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