1/11 – Introduzione
Il Monferrato, Monfrà in piemontese, è quella zona di Piemonte, quasi interamente di natura collinare, che si estende nelle provincie di Alessandria ed Asti, e dal 2014 è stato inserito nell’elenco del patrimonio mondiale dell’UNESCO.
È un territorio prevalentemente agricolo, e tra le tante, la coltivazione predominante è sicuramente quella della vite, le cui pregiate e ricercate varietà consentono la produzione di ottimi vini.
Vedremo quindi ora le eccellenze enologiche di questa terra, valutando i 10 migliori vini del Monferrato.
2/11 – Barbera
La Barbera, no, non è un errore di battitura, per un piemontese è la base della propria cultura enologica, e pertanto va trattato con gentilezza e rispetto, come una bella donna, per questo LA Barbera.
È un vino rosso DOC la cui caratteristica principale è una colorazione rosso rubino accompagnata da un gusto secco e deciso, leggermente abboccato.
Può essere fermo o vivace.
L’abbinamento per eccellenza è con secondi piatti a base di carne di manzo, come l’arrosto, ma se chiedete ad un piemontese, la Barbera è come il nero, sta bene con tutto.
3/11 – Grignolino
Anch’esso vino rosso DOC, caratterizzato da una colorazione rossa molto chiara, quasi sbiadita, che tende all’arancio con l’invecchiamento.
Presenta un profumo fruttato nel quale sono riconoscibili la fragolina ed il lampone.
Il gusto è asciutto, leggermente tannico, leggermente amarognolo ma gradevole al palato.
È un vino solitamente a bassa gradazione alcolica, 10-11 gradi, che si accompagna bene ad ogni piatto della cucina tipica piemontese.
4/11 – Ruché
Tipico del comune di Castagnole Monferrato, è un vino rosso dal gusto secco e amabile da pasto. È ottenuto dalla miscelazione del 90% di uve di Ruché con al massimo il 10% di uve Barbera o Brachetto.
Ha un sapore molto aromatico, un gusto leggermente tannico ma molto rotondo e fruttato, ed il colore è rosso rubino molto intenso.
La gradazione alcolica è importante, 14-15 gradi a seconda delle annate.
L’abbinamento ideale è con secondi a base di carne suina, come lo zampone ed il cotechino.
5/11 – Freisa
Vitigno autoctono piemontese le cui prime testimonianze storiche risalgono al quattordicesimo secolo.
È un vino rosso di color rubino, talvolta tendente al granata, dal profumo delicato che lascia distinguere una netta nota fruttata.
In bocca risulta asciutti e amabile, leggermente amarognolo.
Può essere sia fermo che vivace.
L’abbinamento ideale è con secondi di carne e formaggi, o in abbinamento a paste ripiene (es. Sua maestà l’agnolotto).
6/11 – Bonarda
Vino rosso autoctono piemontese, utilizzato in purezza per la dicitura DOP, ma spesso anche tagliato con Barbera per migliorarne la morbidezza.
Il colore è caratteristico, infatti è rosso molto intenso e talvolta assume sfumature violacee.
Ha un profumo speziato fresco ed in bocca risulta molto tannico ed asciutto.
Ideale come vino da pasto per accompagnare salumi e formaggi freschi, primi con sughi leggeri, uova e verdure.
7/11 – Dolcetto
Coltivato in Piemonte sin dall’anno 1000, è forse il meno conosciuto dei vini monferrini, prende il nome dalla dolcezza tipica delle uve da cui è ottenuto.
È un vino rosso molto equilibrato in acidità e tannini, con una buona struttura ed un gradazione alcolica tra gli 11.5 ed i 12.5 gradi, che lo rendono un vino ideale per da pasto.
Il colore è rosso/violacee e si abbina perfettamente con primi piatti al sugo di carne.
8/11 – Cortese
Vino bianco DOC tipico piemontese dal caratteristico colore giallo paglierino vivace con riflessi che tendono al verdino.
Ha un profumo fresco, con note fruttate di mela e fiori di campo.
Al palato è piacevole, asciutto, sapido e leggermente amarognolo, senza che questo però lo renda fastidioso.
Ideale servito freddo, si accompagna bene a qualunque portata di pesce.
9/11 – Malvasia
Vitigno dalle origini greche, trapiantato in Italia dai tempi dell’impero Romano.
Nel 1968 ottiene la DOP come Malvasia di Casorzo, piccolo paesino nella provincia di Alessandria.
Il vino è un vino dolce vivace e dal colore rubino chiaro, un’aroma fragrante, sapore ovviamente dolce, amabile, molto aromatico, la sua caratteristica principale è una bassa tannicità, il che lo rende un vino perfetto da dessert, molto morbido al palato.
10/11 – Moscato
Vino bianco dolce, il cui vitigno più rappresentativo è l’Asti DOCG.
Presenta un caratteristico bouquet di profumi, tra i quali spiccano pesca, muschio fresco, salvia, miele e fiori.
In bocca risulta leggero, elegante, mediamente fresco e con un accenno di mineralità.
Ne esistono due tipi, l’Asti spumante, versione mossa, e il Moscato d’Asti, la versione ferma.
L’abbinamento ideale è con ogni tipo di dolce lievitato e da forno, infatti è meglio noto come “il re delle torte”.
11/11 – Timorasso
Non è un vino monferrino, ma dei vicini colli tortonesi.
Vista la vicinanza, mi permetto di consigliare questo vitigno che stava estinguendosi, e che è stato recuperato nel 2010.
Il vino ottenuto è un vino bianco fermo, corposo, con una buona struttura ed i profumi fruttati e floreali molto delicati; il colore è giallo paglierino con riflessi dorati.
Bevuto fresco è ottimo per aperitivi e antipasti a base di verdure, o con salumi e formaggi poco stagionati.