1/4 – Introduzione
La noce moscata è il frutto della Myristica Fragras, un albero tropicale tipico dell’Indonesia appartenente alla famiglia delle Myristicaceae. Particolarmente diffusa nelle isole Molucche e in alcune aree della Nuova Guinea. La noce moscata è oggi utilizzata in tutto il mondo, resa famosa dal suo aroma molto intenso e penetrante, dal vago sapore dolciastro, e dalle sue proprietà curative. Si dai tempi più antichi, infatti, si riteneva che la noce moscata fosse molto utile per guarire una serie di disturbi, ma anche per stimolare l’appetito sessuale grazie alla sua valenza afrodisiaca.
2/4 – Le caratteristiche e le proprietà della noce moscata
La noce moscata ricorda dal punto di vista “estetico” una piccola noce o un’albicocca dalle dimensioni contenute, estratta da un involucro carnoso, noto come macis e a sua volta commercializzato come spezia. Per quanto concerne la sua composizione, la noce moscata contiene una certa quantità di grassi, carboidrati, sali minerali e zuccheri, ma a vitamina A e J, mentre risulta povera di altri tipi di vitamine. Molto ricca di oli essenziali, di antiossidanti e di fitosteroli, la noce moscata può vantare proprietà stimolanti, antisettiche e antiossidanti, senza dimenticare che nella medicina omeopatica viene utilizzata anche per curare i disturbi bronchiali, i problemi digestivi e le malattie infiammatorie come ad esempio i reumatismi. Tra le altre proprietà terapeutiche, ricordiamo che la noce moscata è molto utile per stimolare la digestione, per bloccare le fermentazioni intestinali e per attenuare la sensazione di vomito o di nausea; ricordatevi, però, di non ingerirla mai in dosi eccessive (non superare i 5 g), in quanto potrebbe avere un effetto allucinogeno provocando anche allucinazioni visive.
3/4 – Come arricchire i piatti con la noce moscata
Come arricchire i nostri piatti con questa particolare spezia? Venduta a semi interi, di colore marrone scuro o bianchi, o macinata, la noce moscata trova un largo impiego in cucina dove viene utilizzata specialmente per arricchire dolci, budini, creme e torte, ma anche per dare un sapore originale a piatti come purè e besciamella. Per quanto concerne i primi piatti, la noce moscata si sposa benissimo con i ripieni a base di carne, come ad esempio i tortellini, i ravioli, agnolotti o i cannelloni, quindi con piatti ricchi dei quali riesce ad esaltare al meglio il gusto. Ottima per condire e insaporire la carne e le patate e per esaltare il gusto delle uova o per dare un tocco in più alle salse, la noce moscata viene ampiamente utilizzata anche per la produzione di alcune bevande alcoliche; molto spesso la si impiega anche in aggiunta a bevande liquorose come il punch o il vin brulè, spesso accompagnata dai chiodi di garofano.
4/4 – Consigli per usare al meglio la noce moscata
Per conservare al meglio l’aroma particolare e intenso della noce moscata, si consiglia di acquistarla intera e poi di provvedere allo sminuzzamento in polvere ma solo al momento dell’utilizzo. Potete conservarla in un barattolo ben chiuso, tenendola in un luogo asciutto, fresco e non esposto al sole. Ricordatevi di non esagerare mai con le dosi; la noce moscata ha un sapore molto forte, quindi ne basta davvero un pizzico nei vostri piatti.