1/5 – Introduzione
Offrire ai propri ospiti un piatto che sia buono ma che sia anche in grado di generare stupore è sempre una gioia in più. Delle volte un traguardo del genere è possibile senza dover ricorrere a chissà quali ingredienti ricercati, ecco perché nell’articolo di oggi spiegheremo come si fa il risotto all’arancia, un ingrediente presente in ogni cucina.
2/5 – La preparazione dell’arancia
In un risotto all’arancia, l’agrume riceve un’attenzione particolare nella sua preparazione, essendo l’unico ingrediente. Per prima cosa, nel caso di 4 ospiti, si dovrà procedere scegliendo una sola arancia di medie dimensioni, oppure due se piuttosto piccoline. Sarà meglio scegliere un’arancia biologica, cioè priva di trattamenti, visto che andremo a utilizzare in particolare la buccia. Dopo averla lavata accuratamente, magari anche servendosi di uno spazzolino, l’arancia andrà sbucciata con un pela patate, avendo cura di asportarne il meno possibile la parte bianca, amara. Una volta sbucciata, la polpa andrà spremuta e tenuta da parte, mentre la buccia andrà tagliata in listelli finissimi e messi a bollire in uno o due bicchieri d’acqua, in base alla dimensione della pentola.
3/5 – La cottura del riso
A questo punto si procede con la cottura del riso. Si farà soffriggere un’intera cipolla bianca in due noci di burro fuso, quindi si aggiungerà il riso per la tostatura. A parte, andrà preparato il tradizionale brodo vegetale di supporto alla cottura. Terminata la tostatura, nella medesima padella verrà aggiunto il brodo, da correggere nel corso della cottura, e il succo dell’arancia spremuta.
4/5 – Gli ultimi ritocchi: amalgamare gli ingredienti
Prima che il riso abbia definitivamente completato la cottura, si aggiungerà un’altra noce di burro, tre cucchiai di erba cipollina tritata e il grana padano DOP. Si procederà allora la cottura fino al termine naturale, avendo l’accortezza di integrare il brodo vegetale necessario e correggendo la salatura e il sapore con eventuale pepe tritato.
5/5 – Un accorgimento di sapore
Una volta terminata la cottura, si potrà stendere il risotto nei piatti, da guarnire con le strisce di buccia di arancia ed eventualmente con altra erba cipollina. Benché il piatto sia ben saporito ed equilibrato, qualcuno potrebbe desiderare una versione più spinta, con l’aggiunta di una parte grassa fatta di taleggio, mascarpone oppure robiola. Qualunque sia la scelta, il formaggio andrà aggiunto negli ultimissimi minuti di cottura, direttamente in padella, e fatto amalgamare.