1/7 – Introduzione
Il carciofo è una grossa pianta erbacea perenne con foglie lunghe e lanceolate. Appartiene alla famiglia delle composite tubuliflore Asteraceae ed è tipico dei climi miti, caldi e asciutti. È particolarmente sensibile alle brinate e ai ristagni d’acqua, che oltre a favorire l’insorgenza di marciumi radicali, stimolano la pianta a un eccessivo sviluppo vegetativo. Esso viene coltivata in campi (detti carciofaie), specialmente lungo la riviera mediterranee. È molto diffuso nel nostro paese e compare nel mercato all’inizio dell’autunno. Esistono diverse qualità di carciofi, con spine e senza. Una qualità particolare, piccola, serve per preparare i carciofi sotto’olio. Inoltre quando sono giovani e teneri si possono mangiare crudi in insalata. Grazie alle tipologie precoci e tardive, è possibile gustarli da ottobre fino a primavera inoltrata. Ovviamente tutto questo va fatto quando il carciofo ha raggiunto la giusta maturazione. Nella seguente guida spiego come sapere se un carciofo è maturo.
2/7 Occorrente
- Carciofaia
- Coltello
- Guanti
3/7 – Considerare il tempo di coltivazione
Per capire se un carciofo è maturo, bisogna considerare il tempo di coltivazione. La raccolta dei capolini avviene a scalare e ha inizio verso ottobre per la coltura precoce. Mentre si conclude a giugno per quella tardiva. I carciofi si impiantano in estate o in autunno, impiegando i germogli che si sviluppano alla base delle piante, ovvero gli ovuli. Questo fiore dell’orto richiede una cura meticolosa. Infatti, il processo di coltivazione va fatto seguendo le tecniche apposite e va coltivato in grandi aree di terreno. Dal momento in cui si deve riconoscere se è maturo vanno controllati alcuni particolari essenziali.
4/7 – Controllare l’aspetto
Un altro sistema per capire se il carciofo è maturo è quello di controllare l’aspetto. Il fiore deve risultare ben chiuso e le foglie devono avere una consistenza rigida. Il carciofo più fresco contiene foglie chiuse, compatte e prive di ammaccature. Il colore delle stesse deve riportare delle sfumature lucenti che, piegate verso l’interno debbono spezzarsi. Mentre il gambo dal gusto leggermente dolce, deve risultare chiaro e poco rugoso. Questo va verificato sia quando si raccoglie sia quando si acquista. Evitando così, di raccogliere e prendere carciofi poco maturi. I capolini dei carciofi vanno recisi con almeno venti – trenta centimetri di gambo. In questo modo si prolunga il periodo di conservazione.
5/7 – Tastare la consistenza
Per concludere per sapere se il carciofo è realmente maturo, occorre tastate la consistenza. Prima di reciderlo è fondamentale controllare il capolino. Quest’ultimo deve raggiungere la dimensione giuste e le punte delle foglie ancora raccolte nel suo bocciolo. Quindi una volta raggiunta questa fioritura, il carciofo risulta maturo e va reciso. Prima di cucinarlo è fondamentale fare altre verifiche. Il cuore del carciofo, quando comincia ad invecchiare contiene una peluria detta “fieno”, che va eliminata prima della cottura.
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7/7 Consigli
- I carciofi contengono un buon quantitativo di vitamina A, diverse del gruppo B. Inoltre sono ricche di fosforo e cinarina