1/5 – Introduzione
Gli asparagi sono vegetali originari dell’Asia, ma diffusi in tutta l’Europa. Si possono trovare in ogni stagione, ma in natura si raccolgono in primavera. Sono molto preziosi per il benessere fisico, contengono vitamine e sali minerali, fibre, protidi e glucidi. Sono inoltre ipocalorici e per il loro apporto equilibrato di vitamine e sali minerali contribuiscono al buon funzionamento del cuore e del sistema nervoso. Nella seguente guida vi daremo dei consigli su come pulire e cuocere gli asparagi.
2/5 – Puliza con acqua e coltello
Prima di pulirli è bene lasciarli in ammollo per una mezz’ora in modo che la sabbia di cui sono spesso ricoperti si depositi. È bene cambiare l’acqua fino a che il fondo del recipiente che li contiene risulti privo di residui sabbiosi. A questo punto si passano sotto l’acqua corrente strofinandoli con le dita, eliminando così ogni impurità. Se questo non è possibile, con un coltello si raschiano dolcemente privandoli della prima pellicina. In questo modo si avrà solo la parte più tenera. Levare la pellicina che li avvolge assicura una pulizia più adeguata.
3/5 – Cottura al vapore
Gli asparagi si cucinano interi, dopo averli legati a mazzetti con dello spago, e posti in piedi dentro ad una pentola alta e stretta con dell’acqua fredda salata. Alcuni preferiscono aggiungere gli asparagi quando l’acqua è già arrivata all’ebollizione. Si deve fare attenzione a lasciare fuori le punte che sono le più tenere. Inoltre sarebbe bene fare con della carta stagnola una piccola corda da mettere attorno agli asparagi per distanziarli dalla pentola. Se questa è più bassa si può coprirli con la carta stagnola. Si lasciano bollire fino a cottura ultimata. Altro modo è la cottura a vapore, che fa risaltare di più il loro sapore. Saranno cotti quando pungendoli con una forchetta risulteranno teneri. A questo punto si condiscono a piacere con olio ed aceto, dopo averli salati.
4/5 – Cottura in padella
Gli asparagi possono essere cucinati anche in padella come contorno o sugo per risotti, paste asciutte o al forno. In questo caso dopo averli lavati e puliti, si mettono, tagliati a pezzetti, in una padella con olio ed aglio oppure cipolla, prima i gambi e poi le punte che sono più tenere, si lasciano cucinare aggiungendo acqua per evitare di bruciarli se si deve prolungare la cottura. Alla fine si completa con del prezzemolo tritato e si cucina ancora per qualche minuto. L’ideale è cuocerli appena colti, ma si possono conservare un giorno fuori dal frigorifero e fino a sette giorni in frigo, avvolti in un canovaccio umido che mantiene meglio la conservazione.