1/7 – Introduzione

La piadina è senza ombra di dubbio il piatto principe che identifica l’Emilia Romagna. Si hanno documenti con la descrizione delle piadine (definite come una sorta di galletta schiacciata) che risalgono al 170 avanti Cristo. Essa è un buon sostituto del pane. La ricetta classica prevede l’utilizzo dello strutto, un grasso animale che non solo è poco salutare (sopratutto per le persone in sovrappeso essendo un grasso saturo), ma le rende anche “pesanti” e pastose. Non tutti lo amiamo e soprattutto non tutti lo abbiamo sempre a disposizione. Esistono tante varianti alla classica piadina che non prevedono l’uso dello strutto. Le piadine saranno ugualmente buone ma molto più leggere e salutari. Vediamo insieme come preparare le piadine senza strutto.

2/7 Occorrente

  • 400 gr di farina
  • 2 gr di bicarbonato
  • 1 cucchiaino di sale fino
  • 5 cucchiai di olio extavergine d’oliva
  • 200 ml di acqua e/o latte

3/7 – Preparazione dell’impasto

Per prima cosa assicuratevi di avere tutti gli ingredienti a disposizione, che sono davvero pochi. Prendete la farina 0 e aggiungete un pizzico di sale e di bicarbonato. Mescolate bene e create la classica fontana. All’interno di questa mettete l’olio extravergine di oliva, che sostituirà lo strutto, e versate a poco a poco l’acqua. Quest’ultima dovrà essere a temperatura ambiente. Iniziate a impastare finché non ottenete una palla di impasto liscia e compatta. Coprite con la pellicola e lasciate riposare per trenta minuti.

4/7 – Realizzazione delle piadine

Riprendete l’impasto, lavoratelo velocemente e ricavate sei palle dello stesso peso. Usando un matterello stendete ogni palla a un’altezza di 3-4 mm ricavandone sei dischi da 23-25 cm l’uno. Per dare la forma ai dischi potete aiutarvi con il coperchio di una padella ritagliandone i bordi seguendo il profilo.

5/7 – Cottura delle piadine

Scaldate una padella antiaderente e, una volta bollente, adagiate una piadina per volta e lasciate cuocere per un paio di minuti su ogni lato fin quando non si formano delle bolle in superficie da appiattire con una forchetta. Togliete le piadine dalla padella. A questo punto potete farcirle e servirle.

6/7 – Personalizzazione degli ingredienti

In alternativa all’acqua potete utilizzare una miscela di latte e acqua. Inoltre per delle piadine più particolari potete giocare anche sulla tipologia di farina da utilizzare. Quindi scegliere tra farina di ceci, la farina di farro o di orzo per delle piadine ad alto contenuto proteico.
In conclusione ricordate che il miglior modo per assaggiare un piatto tipico è recarsi nel luogo di produzione, che in questo caso è l’Emilia Romagna. Qui la piadina viene riproposta con piccole varianti a seconda della zona in cui ci si trova, ma tutte prevedono lo strutto.

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