1/8 – Introduzione
La nduja calabrese è un insaccato morbido, preparato con ingredienti semplici quali carne suina, sale e peperoncino, senza aggiunta di coloranti o di conservanti. Nasce come piatto povero, infatti i contadini del luogo solevano prepararlo con i rimasugli di carne che rimaneva loro, dopo aver consegnato i tagli più pregiati al padrone. Questa pietanza si è aggiunta sulle tavole di molte altre regioni d’Italia e non solo per il suo ineguagliabile sapore. La nduja, può essere consumata spalmata sul pane, usata come base per ragù o, ancora, come ingrediente di punta in saporite frittate. All’interno di questo interessante articolo vi sarà spiegato come preparare in casa la ndujia calabrese.
2/8 Occorrente
- 1,5 kg di carne di maiale mista
- 5 peperoncini
- un peperone rosso in polvere
- 35/40 gr di sale
- legno di acacia
3/8 – Utilizzare il guanciale e la pancetta, oltre al lardello di colonna del maiale
Come appena detto, per la creazione di questo salume vengono utilizzati i tagli meno nobili del maiale, come il guanciale e la pancetta, oltre al lardello di colonna; poiché sono presenti sia carni grasse che magre, la nduja risulterà spalmabile anche a stagionatura completa. Per cominciare, tagliate la carne a piccoli pezzi con un coltello, quindi macinatela in modo molto fine (in tal modo si garantirà una maggior capacità di spalmatura).
4/8 – Utilizzare il peperoncino calabrese
Usate il peperoncino calabrese, ricco di semi e con buccia molto sottile (caratteristica che consente di essiccarlo naturalmente senza rischio di farlo marcire) e, tritatelo usando la stessa granatura della carne, quindi unite i 2 composti amalgamateli bene e salate. Per avere un prodotto più omogeneo, frullate il tutto nel robot da cucina; successivamente lasciate riposare per almeno 12 ore.
5/8 – Insaccare il prodotto usando il budello di maiale e lo spago alimentare
Se non gradite molto il peperoncino piccante, è possibile aggiungere anche del peperone in polvere, diminuendo la quantità di peperoncino, in modo da avere come risultato un salume più colorito e meno piccante. Una volta trascorsa la pausa di riposo, il prodotto sarà pronto per essere insaccato, usando un budello di maiale e uno spago alimentare. A questo punto, meglio se si dispone di un magazzino o, comunque, di una stanza appartata, affumicate il salume con del legno di acacia per una decina di giorni, in un ambiente ben areato.
6/8 – cercare di rispettare i tempi necessari per il processo di stagionatura
L’affumicatura farà perdere peso al salume, facendole acquisire più sapore. Cercate di rispettare i tempi necessari per il processo di stagionatura senza eccedere. Per terminare la preparazione, il prodotto andrà fatto stagionare da un minimo di un mese (se il peso è minore di mezzo chilo) fino a giungere ai 2 mesi e mezzo. La nduja si potrà già mangiare dopo 15-20 giorni di stagionatura ma anche dopo un anno. Anche dopo questo lasso di tempo, conserverà tutte le caratteristiche organolettiche, nonché la consistenza cremosa che le conferisce il grasso presente nell’impasto.
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8/8 Consigli
- Se volete assaporare un prodotto dal sapore meno deciso, di scaldare la nduja in un pentolino aggiungendo qualche cucchiaino di ricotta.