1/4 – Introduzione
L’orzo è presente nell’alimentazione umana da diversi millenni: già in epoca preistorica, infatti, diverse popolazioni dell’Asia Minore conoscevano questo cereale e lo impiegavano per preparare diversi piatti, spesso anche sorprendentemente elaborati per quell’epoca. Negli ultimi anni però, complice la nascita di colture intensive di altri cereali, soprattutto frumento e mais, l’orzo è lentamente scomparso dalle nostre tavole. È possibile però trovarlo ancora in molti negozi, anche perché viene spesso usato come sostituto del caffè, in quanto è più leggero, privo di caffeina e può essere quindi bevuto tranquillamente anche dai bambini. Con i passaggi che seguono andremo proprio a vedere come preparare l’orzo, così da poterlo gustare quando più ne abbiamo voglia.
2/4 – Lavare l’orzo
Innanzitutto è bene sapere che in commercio si possono trovare due tipi di orzo, quello decorticato e quello perlato: la differenza tra i due tipi sta nel fatto che all’orzo decorticato è stato tolto solo lo strato più esterno (risulta essere quindi del tutto integrale); quello perlato, invece, è frutto di una raffinazione più accurata, ed è quindi più delicato. Sia in un caso che nell’altro, la prima operazione da compiere è quella di lavare accuratamente il cereale ponendolo in un colino; se poi si sceglie di cucinare l’orzo decorticato, che è il più naturale, è necessario procedere dapprima a un ammollo di almeno dodici ore e solo successivamente potrà essere bollito in acqua salata per almeno un’ora prima di essere utilizzato. Il tipo perlato, invece, non ha alcun bisogno di ammollo ed è sufficiente procedere con una bollitura di circa 40 minuti.
3/4 – Cucinare l’orzo
Con l’orzo si possono preparare delle ottime e saporite zuppe, le cui ricette fanno parte della gastronomia tipica di alcune regioni italiane; inoltre possono essere cucinati anche dei risotti, che vengono ovviamente definiti orzotti, mentre durante la stagione calda lo si può sostituire al riso per servire in tavola gustose insalate condite con verdure o altri ingredienti di nostro gradimento.
4/4 – Cuocere l’orzo
Le ricette di zuppe e minestre a base di orzo (ne potrete trovare diverse su qualsiasi ricettario) prevedono solitamente l’aggiunta di diverse verdure e una lunga cottura, pertanto se utilizzate il tipo perlato non sarà necessario provvedere a una bollitura preventiva, ma vi basterà aggiungerlo subito nella pentola e lasciarlo cuocere insieme agli altri ingredienti. Quello che dovrete fare è semplicemente mettere l’orzo perlato in un setaccio e sciacquarlo per un minuto o poco più, con abbondante acqua corrente fresca. Solo a questo punto lo si potrà mettere in una padella che può facilmente ospitare il suo volume. Portate quindi l’acqua ad ebollizione e fate sobbollire per 20-25 minuti con il coperchio. Questo passaggio riduce la quantità di acqua di circa 1/3. I chicchi devono essere ammorbiditi e cucinati. Aggiungete quindi un bicchiere di Barley Water e miscelate. Con un setaccio separare i chicchi d’orzo, lo zenzero e la cannella. Aggiungete infine il succo di limone (o altro succo di frutta preferito) e miele a piacere, mescolare e lasciare raffreddare.