1/6 – Introduzione
Esistono vari tipi di aceto in commercio ma quello dal gusto migliore è sicuramente l’aceto artigianale. La preparazione naturalmente varia a seconda di quale ingrediente viene utilizzato per la fermentazione. Ciononostante l’aceto fatto in casa rimane uno dei condimenti più sani, naturali e salutari da usare in cucina. Nel Regno Unito e in Germania è molto in voga l’aceto di birra, una sorta di “cugino” dell’aceto di malto. Preparare questo tipo di aceto è apparentemente semplice, ma il risultato cambia sempre per ogni preparazione. Questo perché se si sceglie una certa marca di birra oppure un’altra il sapore finale sarà più o meno intenso a seconda delle caratteristiche della birra scelta. Oggi scoprirete come fare l’aceto di birra seguendo i passaggi di questa guida.
2/6 Occorrente
- Birra artigianale, un recipiente di terracotta, una bacinella grande, uno scolapasta, trucioli di legno, un canovaccio, un filtro da caffè o una retina, madre di aceto di vino
3/6 – Scegliete la birra più adatta
Per prima cosa procuratevi l’ingrediente fondamentale: la birra. Se volete ottenere un prodotto di alta qualità che sia il più naturale possibile dovete selezionare con attenzione il tipo di birra da utilizzare. L’ideale in questo caso è la birra casereccia, quella della tradizione, fatta con vero malto d’orzo. Le birre economiche che si comprano normalmente al supermercato potrebbero pregiudicare il risultato finale. Meglio puntare sempre sulla qualità ed investire qualcosa in più per poi avere un prodotto qualitativamente migliore. Un consiglio: la birra non deve essere eccessivamente alcolica se volete ottenere un buon aceto.
4/6 – Iniziate la preparazione dell’aceto
Aprite la birra e cominciate la preparazione dell’aceto. Abbiate l’accortezza di far passare aria. Tuttavia fate attenzione che insetti e simili non cadano dentro (utilizzate un filtro del caffè oppure una retina fine sul collo della bottiglia). Nel frattempo tenete da parte un recipiente dal collo ampio, preferibilmente in terracotta. A questo punto dovete avere già pronta una bacinella all’interno della quale avrete introdotto preventivamente uno scolapasta. Dentro di esso posizionate un panno (va benissimo anche un vecchio canovaccio) contenente dei trucioli di legno di abete. Versate la birra molto lentamente nello scolapasta. Al termine estraete lo scolapasta con cautela. All suo interno vi resteranno i residui e voi sarete riusciti a filtrare adeguatamente la vostra birra.
5/6 – Lasciate riposare il tutto per un mese
Adesso versate la birra nel recipiente di terracotta. Fate attenzione riempirlo completamente fino all’orlo. Lasciate piuttosto, un dislivello di circa 3 – 4 cm. A questo punto aggiungete la “madre”, che può essere di aceto di vino rosso oppure di aceto di vino bianco. Coprite il recipiente e lasciate riposare la birra a lungo, almeno per trenta giorni, in un posto buio e a temperatura ambiente. Da notare che è sufficiente coprire il recipiente, ma senza sigillarlo. L’aceto di birra, infatti, ha bisogno di ossigeno per fermentare. Trascorso questo periodo di tempo l’aceto di birra artigianale sarà pronto da utilizzare. Tuttavia ricordate che più l’aceto rimane a fermentare e più il sapore diventa buono. Trattatelo con premura. Questo tipo di aceto è più delicato rispetto agli altri e può deteriorarsi più facilmente.
6/6 Consigli
- Non è detto che l’aceto riesca alla perfezione al primo tentativo: non scoraggiatevi ed andate avanti. Se notate imperfezioni o impurità non consumate l’aceto, ma gettatelo via. L’aceto di birra è molto più delicato dell’aceto di vino, quindi può capitare.