1/7 – Introduzione
La cucina nostrana possiede tra i propri piatti numerose prelibatezze, si va dai primi piatti ai secondi fino a passare per i dessert. Una categoria a volte poco menzionata ma che fa da importante contorno alla cucina italiana principale è quella della lavorazione e conservazione dei cibi sott’olio. Non è raro imbattersi nei supermercati in tanti prodotti posti a questo specifico metodo di conservazione. Ad esempio le acciughe possono conservarsi sia sotto sale che sott’olio. Per chi è interessato a produrre una personale conserva senza dover per forza recarsi al supermercato in questa occasione potrà scoprire come preparare i carciofini sott’olio. Il procedimento non è complesso ma richiede un po’ di pazienza dato che il procedimento di conservazione è svolto in casa. Detto ciò non mi rimane che rimandarvi alla guida che segue e augurarvi buona lettura ma soprattutto buon lavoro!
2/7 Occorrente
- Qualche chilo di carciofi, olio extravergine d’oliva, una foglia di alloro, 10 chiodi di garofano, prezzemolo, aglio, pepe, menta, limone, vino bianco, contenitori in vetro
3/7 – Preparazione dei carciofini
Procuratevi qualche chilo di carciofi, preferibilmente quelli che spuntano sulla pianta a fine produzione perché sono più piccoli e mondateli eliminando i gambi, le punte spinose e le parti più dure e poco commestibili fino ad arrivare alle parti interne, più bianche e tenere. Lavateli e tagliateli a spicchi. Ora immergeteli in acqua e succo di limone (un limone per 5 litri d’acqua).
4/7 – Cottura
Portate a ebollizione una pentola con un litro di vino bianco aggiungendo due cucchiai d’aceto, una foglia di alloro e una decina di chiodi di garofano. Scolate i carciofi e versateli nel vino bollente per un quarto d’ora. Scolate i carciofi e lasciateli asciugare fino al giorno successivo, conviene stenderli su un panno asciutto e pulito. Disponeteli in contenitori di vetro insieme alle spezie di vostro gradimento e ricopriteli d’olivo d’oliva.
5/7 – Procedimento di conservazione
Conservate in luogo asciutto e buio per un mese prima di consumarli. Se amate i sapori piccanti, nulla vi vieta di insaporire i carciofini con del peperoncino. Ulteriore ipotesi: se ne dovesse avanzare qualcuno vi invito a seguire il mio consiglio: tagliate a metà i carciofini avanzati, fateli marinare nell’olio extravergine di oliva e nei rametti di timo.
6/7 – Metodo di conservazione alternativo
In alternativa, per preparare i carciofini sottolio, togliete le foglie più piccole. Tagliate il gambo in eccesso, lasciando fino a 2 cm. Gli steli tendono ad essere più amari rispetto al resto del carciofo; è possibile lasciare intero lo stelo e tagliarlo solo alla fine dello stelo. Lavate i carciofi in acqua corrente e fredda. In un barattolo di vetro, mettete un paio di litri di acqua, uno spicchio di aglio, una fetta di limone, e una foglia di alloro. Aggiungere i carciofi in crudo e chiudete ermeticamente con un coperchio.
7/7 Consigli
- Dopo qualche giorno controllate i contenitori: se notate che i carciofini hanno “bevuto” troppo olio e stanno scoperti, aggiungete altro olio fino a ricoprirei completamente.