1/5 – Introduzione
Un valido sostituto per chi non digerisce il latte di vacca, o non preferisce bevande analoghe come quelle di riso, soia o mandorla, può essere visto nel latte di capra. Importante sapere che per pastorizzarlo, bisogna portare il latte ad elevate temperature per poi raffreddarlo. Il primo passo da eseguire è quello di preparare tutto l’occorrente per la bollitura a bagnomaria. Ecco pochi e semplici passaggi da seguire in questa pratica guida per capire come pastorizzare il latte di capra.
2/5 – Il procedimento
Come accennato in precedenza, il procedimento della pastorizzazione è fondamentale per rendere il latte di capra bevibile e consente a riduzione del proliferarsi di batteri dannosi per il nostro organismo. Si tratta di un processo eseguibile facilmente anche a casa. Dopo aver lavato per bene con acqua e sapone una pentola d’acciaio, riempire la stessa di acqua.
3/5 – La preparazione
Dopo questa operazione va inserita un a pentola di dimensioni minori all’interno dell’altra, per poi posizionarle entrambe su un fornello. Dentro la pentola più piccola dovrà essere versato il latte di capra, pronto per essere scaldato a fuoco alto. A questo punto bisogna introdurre un termometro nel latte lungo il bordo del pentolino, per poter misurare la temperatura. Si dovrebbe ottenere una temperatura costante di 71.7 gradi per trenta secondi, mescolando il latte per non farlo bruciare.
4/5 – Conclusioni
Passando poi alla fase di raffreddamento, bisogna riempire una vasca con acqua fredda e ghiaccio e dopo aver riscaldato la pentola con il latte, immergere quest’ultima rapidamente nella vasca ghiacciata. Il latte si raffredda amalgamandolo in maniera continua ad una temperatura di 4,5 gradi, operazione che può impiegare molto tempo, fino a quaranta minuti. Nel caso in cui non si riesca a raffreddare in fretta, si può passare il latte direttamente in frigo. L’ultima fase consiste nel versare il latte di capra appena pastorizzato, in contenitori sterilizzati.
5/5 – Ultimi consigli
In fine dobbiamo dire che il latte di capra ha una buona tollerabilità ed un’elevata digeribilità dei grassi. Inoltre è in grado di appagare le necessità di ogni persona per qualsiasi età, data la sua similitudine, dopo il latte di asina, a quello materno. È importante però che questo latte venga pastorizzato, prima di poterlo bere o tramutare in yogurt e burro, per poter eliminare microbi e batteri in esso contenuto. E che i contenitori devono essere sterilizzati con lo stesso metodo e poi lasciare il latte nei barattoli in frigo per un ulteriore raffreddamento.