1/7 – Introduzione

La mostarda di uva è una conserva dolce la cui ricetta appartiene all’antica tradizione culinaria siciliana e pugliese: ha un sapore particolare, lievemente asprigno, insieme speziato e fruttato, che può essere a seconda del gusto declinato in mille varianti con mele, fichi, agrumi, cannella, chiodi di garofano o altro.
Impariamo come fare la mostarda di uva in casa: non solo porteremo in tavola un accompagnamento sorprendente per formaggi stagionati, affettati e carni rosse, ma potremo anche riutilizzare avanzi di frutta che andrebbero altrimenti sprecati!

2/7 Occorrente

  • 1 kg di una bianca o rossa
  • 2 mele rosse
  • 1 mango
  • 1 cipolla dorata
  • 5 / 6 noci tritate
  • cannella
  • chiodi di garofano
  • peperoncino

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Innanzitutto se abbiamo intenzione di preparare una maggiore quantità di mostarda per conservarla a lungo in un barattolo o vasetto, occorre sterilizzare con acqua bollente o in lavastoviglie tutti gli utensili e i contenitori che andremo ad utilizzare.
Cominciamo lavando e sbucciando tutta la frutta: anche gli acini d’uva vanno privati dei semi e della pellicina. In questa ricetta proponiamo una variante con mele e mango e cipolle, ma possiamo scegliere altri frutti di nostro gusto: questi vanno tagliati a cubetti di uguali dimensioni (la cipolla ad anelli o striscioline) e messi da parte.

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Grazie all’alto tasso zuccherino dell’uva, la preparazione di questa mostarda non prevede l’aggiunta di zucchero. Possiamo quindi porre direttamente gli acini in una casseruola capiente, su fiamma medio bassa: quando inizia a scaldarsi aggiungiamo le spezie da noi scelte, in questo caso cannella, chiodi di garofano e un pizzico di peperoncino. Dopo circa venti minuti uniamo anche i cubetti di mela e mango e gli anelli di cipolla, e mescolando frequentemente con un cucchiaio di legno lasciamo cuocere per un’ora circa, o comunque una volta raggiunta la densità desiderata.

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Durante la lunga cottura della nostra mostarda possiamo procedere alla sterilizzazione dei barattoli in acqua bollente: questi vanno poi accuratamente asciugati. Assaggiamo quindi la mostarda per correggere eventualmente le dosi delle spezie, ed aggiungiamo un ultimo tocco creativo alla ricetta: cinque o sei noci tritate, che daranno alla nostra mostarda un sapore ancora più rustico, da “comfort food” ideale nei mesi invernali. Versiamo il tutto nei barattoli e chiudiamo ermeticamente.

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Per una corretta conservazione della mostarda i barattoli vanno avvolti in un canovaccio, posti in una pentola capiente piena d’acqua e messa a bollire: dopo un quarto d’ora circa spegniamo il fuoco e lasciamo i barattoli finché l’acqua non si sia raffreddata. La mostarda può essere così gustata in tutto il suo sapore anche fino a sei mesi dalla preparazione. Buon appetito!

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