1/6 – Introduzione

L’alimentazione costituisce una parte fondamentale nel percorso di crescita del bambino. La scelta mirata di alimenti adatti alle sue diverse esigenze ne favorisce un corretto sviluppo a livello psicofisico. In commercio esistono moltissime aziende che si occupano di prodotti per l’infanzia, e gran parte dei genitori opta proprio per la scelta di questi ultimi. Da qualche anno, però, la propensione all’acquisto di alimenti biologici e la rivalutazione dei prodotti fatti in casa, hanno spinto molti genitori ad adottare lo stesso stile di vita anche per i propri figli. A casa, si possono, infatti, preparare prodotti salutari e privi di conservanti che garantiscono ugualmente il giusto apporto nutritivo al bambino. Numerose sono le ricette per l’infanzia da provare, ma la più gettonata rimane quella per fare gli omogeneizzati perché questi ultimi rappresentano il prodotto base per l’alimentazione del bambino nel primo anno di vita. In questa guida vedremo come procedere per realizzare degli ottimi omogeneizzati utilizzando carne, pesce, frutta e verdura.

2/6 Occorrente

  • Carne di manzo, tacchino, pollo o coniglio (per gli omogeneizzati di carne)
  • Nasello, sogliola o merluzzo (per gli omogeneizzati di pesce)
  • Carote, sedano e patate (per gli omogeneizzati di verdure)
  • Olio extravergine di oliva
  • Brodo vegetale
  • Mele o pere (per gli omogeneizzati di frutta)
  • Frullatore (o omogeneizzatore)
  • Vaporiera

3/6 – Come preparare gli omogeneizzati di carne

Per preparare questi omogeneizzati possiamo utilizzare diversi tipi di carne: i più indicati restano quella di pollo, di manzo, di tacchino e di coniglio. Sono infatti carni magre, e pertanto facilmente digeribili. Per preparare gli omogeneizzati di carne dobbiamo innanzitutto preparare il brodo vegetale che serve per rendere il composto di carne tritata più cremoso: riempiamo mezza pentola di acqua e aggiungiamo, dopo averle pulite, le verdure che abbiamo scelto di utilizzare (vanno bene qualche carota, sedano e qualche patata). Nel brodo non va aggiunto il sale. A questo punto, passiamo alla preparazione della carne. Prima di procedere con la cottura, dobbiamo fare attenzione ad eliminare eventuali ossicini o qualche parte più grassa. La quantità di carne da utilizzare varia a seconda dei vasetti che vogliamo riempire: con 500 g riusciamo a preparare circa 20 omogeneizzati piccoli. Il metodo di cottura da scegliere è quello a vapore perché rende la carne più morbida: per procedere dobbiamo disporre sulla vaporiera la carne tagliata a piccoli pezzi. Una volta cotta, mettiamo i pezzetti nel frullatore (o omogeneizzatore) e aggiungiamo il brodo (vanno tolte le verdure) in base alla consistenza che vogliamo ottenere. Alla fine aggiungiamo un filo d’olio extravergine di oliva.

4/6 – Come preparare gli omogeneizzati di pesce

I pesci da preferire per fare gli omogeneizzati sono la sogliola, il merluzzo e il nasello. Anche per gli omogeneizzati di pesce dobbiamo prima preparare il brodo vegetale. Dopo aver pulito accuratamente il pesce possiamo procedere con la cottura a vapore. Una volta ultimata, frulliamolo e aggiungiamo il brodo vegetale e un filo d’olio extravergine di oliva.

5/6 – Come preparare gli omogeneizzati di frutta e verdura

Per fare gli omogeneizzati con le verdure dobbiamo partire con la preparazione del brodo vegetale. Una volta ultimata la cottura, possiamo frullare le verdure usate per il brodo. Nel frullatore insieme alle verdure vanno aggiunti il brodo, a seconda della consistenza da ottenere, e un filo d’olio extravergine di oliva.
Per preparare invece gli omogeneizzati di frutta, dobbiamo lavare e privare della buccia i frutti che abbiamo scelto (sono indicati la mela e la pera) e cuocerli a vapore per una decina di minuti. Una volta pronti dobbiamo semplicemente frullarli.

6/6 – Come conservare gli omogeneizzati fatti in casa

Gli omogeneizzati fatti in casa, una volta preparati, vanno conservati in frigo e consumati nell’arco di ventiquattro ore. Se ne abbiamo realizzati molti, possiamo conservarli nel congelatore per un paio di mesi (per ricordare la data di scadenza possiamo mettere sui vasetti delle etichette con la data in cui sono stati preparati).

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