1/7 – Introduzione
In gastronomia, con il termine frutti di mare si indica un gruppo di alimenti di origine animale che deriva da organismi acquatici invertebrati. Sono, dunque, frutti di mare principalmente i molluschi, i crostacei, gli echinoidi e gli esacoralli. Si tratta di pietanze che possono essere servite come antipasti, primi o secondi piatti, proprio perché hanno la caratteristica di essere molto duttili a tavola e di poter essere consumati in svariate maniere: crudi, al vapore, cotti in padella, gratinati al forno, abbinati a insalate miste di mare, cucinati con pasta e riso, o cotti con altri molluschi e del pesce per preparare saporiti e appetitosi guazzetti e zuppe. Come tutti gli altri alimenti, anche i frutti di mare vanno saputi abbinare al vino. Proprio per questo motivo, vogliamo spiegarvi in che abbinarli senza ripiegare su un banale bianco. Buona lettura.
2/7 – Ostriche
Le deliziose ostriche trovano un perfetto connubio territoriale con vini della Francia, in particolare con il Muscadet-Sèvre-et-Maine, un bianco della regione di Nantes, prodotto con il vitigno melon de Bourgogne. Si tratta di un vino decisamente semplice, fresco, morbido e fruttato che si sposa egregiamente con la salinità dell’ostrica. In alternativa, per gli amanti di vini più decisi e di maggior personalità, ci si può buttare su uno Chablis giovane. Se le ostriche non sono troppo salate, il classico abbinamento con champagne Brut o Pas Dosé Millesimati è sempre gradito.
3/7 – Bivalvi
Per molluschi bivalvi si intendono le cozze, vongole, casolari, cannolicchi e tartufi di mare, organismi che oltre alla salinità hanno generalmente una buona persistenza gustativa. Dunque, sarà perfetto abbinarli con vini bianchi di buon corpo, giovani e freschi, come un Fiano d’Avellino, un Vermentino di Gallura, un Soave Classico o un Verdicchio dei Castelli di Jesi. Si tratta di vini che possono accompagnare alla perfezione anche paste a base di questi molluschi. Con i risotti, invece, consigliamo un Metodo Classico Brut o un Malvasia Istriana, che con la sua freschezza appena sapida e aromatica crea un connubio perfetto.
4/7 – Capesante
Le capesante, in genere sono servite come antipasto, gratinate al forno, in modo da generare un delizioso contrasto gustativo tra la morbidezza interna della polpa del frutto e la sensazione croccante della superficie esterna. In questo caso, sarà auspicabile optare per uno Chablis, un Collio Chardonnay o un Metodo Classico Extra Brut, che per freschezza, aromi e persistenza si sposano egregiamente alle capesante.
5/7 – Scampi
Se avete intenzione di degustare degli scampi, vi consigliamo di optare per una bollicina asciutta e con una spiccata sapidità come il Franciacorta Mosnel EBB, del 2011, oppure un grande bianco siciliano di Andrea Francherti come il Passopisciaro bianco, del 2015, o ancora uno Chardonnay coltivato sull’Etna con una grande sapidità, in grado di equilibrare una tendenza dolce molto marcata. Perfetto anche un grande Chablis, come un grand cru Le Clos di Droin, in grado di bilanciare dolcezza ed eleganza.
6/7 – Gamberi
Un vino perfetto per un piatto a base di gamberi è, senza dubbio, un Giulio Ferrari Riserva del fondatore, del 2001: si tratta di un vino fine ed elegante, che ingloba una freschezza unica. Se desiderate un accostamento più prorompente, allora vi consigliamo un Mersault come Philippe Pacalet, del 1999: un bel vino francese che bilancia divinamente la dolcezza del gambero.
7/7 – Ricci di mare
Con il riccio di mare ci vuole un bianco elegante, rotondo ma delicato, che possa esaltare senza coprire tutte le più belle sensazioni che esprime questo frutto. Il nostro consiglio è quello di optare per il Plinio della Taverna, vecchio vitigno bianco della Romagna. Da non sottovalutare anche un bel rosato come il Novementi, fatto da uve negramaro in purezza dell’azienda Menhir.