1/7 – Introduzione
Tra le merende più sfiziose, capaci di mettere d’accordo golosi e salutisti, c’è sicuramente quella a base di crostata appena sfornata. Ottenuta a partire da semplice pasta frolla, la crostata rapisce i sensi di chi la assapora sin dal primo boccone e si trasforma in un dessert di alta pasticceria se farcita con creme inconsuete. Nonostante una bella fetta di questo dolce sia irresistibile di suo, i più piccoli potrebbero gradire una variante a misura di bambino. Nasce così la ricetta delle crostatine alla marmellata, una vera goduria che può essere resa ancor più invitante con qualche ciuffo di panna montata. Le monoporzioni, più pratiche da consumare rispetto alla tradizionale fetta, rendono questo dolce una valida alternativa ai prodotti preconfezionati, spesso contraddistinti dallo scarso valore nutritivo.
2/7 Occorrente
- 400 grammi di burro
- 80 grammi di miele biologico
- 3 tuorli d’uova (2 per l’impasto ed uno per la spennellatura finale)
- 1 baccello di vaniglia
- Scorza di 1/2 limone grattugiato
- 1 cucchiaio di acqua
- 4 grammi di sale fino
- 150 grammi di zucchero a velo o semolato
- 600 grammi farina 00
- Marmellata a piacere
3/7 – Preparare la frolla in una planetaria
Esistono tantissime ricette di crostate e crostatine, tutte diverse fra loro ma ugualmente valide. Oltre alla variante classica di questo dolce, infatti, esistono quelle low carb, quelle integrali, quelle senza glutine, quelle vegan e persino quelle crudiste. Qui, tuttavia, prenderemo in considerazione dosi ed ingredienti che vi consentiranno di ottenere le prime. Partiamo dalla preparazione della pasta frolla: tagliate il burro in piccoli pezzi e versatelo, ancora freddo e compatto, dentro la planetaria . Aggiungete lo zucchero a velo o quello semolato (nel primo caso la frolla sarà più fine, nel secondo più casereccia), poi il miele ed azionate il motore. Settate la macchina a bassa intensità, così che il burro possa amalgamare bene tutti gli ingredienti ed il mix non incorpori aria. Se ciò accadesse, i tempi di cottura del dolce potrebbero infatti variare. Aggiungete adesso i tuorli, il sale disciolto in un cucchiaio d’acqua, della scorza di limone, il contenuto di un baccello di vaniglia e la farina opportunamente setacciata. La planetaria deve avere il motore settato sempre al minimo: non commettete l’errore di aumentare la velocità, al fine di dimezzare i tempi perché una mescolatura eccessiva rovinerebbe il prodotto finale. Quando il composto apparirà compatto, trasferitelo all’interno di una ciotola di vetro, coprite quest’ultima con della pellicola adesiva e lasciate in frigo per una notte. La pasta frolla, per poter essere impiegata al meglio, ha infatti bisogno di stabilizzarsi per un minimo di 40 minuti fino ad un massimo di 12 ore.
4/7 – Stendere l’impasto all’interno delle formine
Trascorsa la nottata, prelevate l’impasto dal frigo e trasferitelo sul tavolo da lavoro. Tramite mattarello, allargate il panetto fino a donargli uno spessore di mezzo centimetro, quindi ritagliate dei dischetti. Non andate ad occhio, l’ideale sarebbe usare dei coppapasta di metallo con diametro da 10 centimetri, ma in assenza di questi, potrete aiutarvi anche con un bicchiere o un barattolo. Trasferite i dischi ottenuti su delle formine da crostata opportunamente imburrate, quindi con le dita adattate l’impasto al fondo ed alle insenature. Tentate di mantenere regolare lo spessore della pasta frolla, poiché in caso contrario il dolce potrebbe presentare problemi durante la cottura, con aree crude intervallate a bordi bruciati. Aggiungete adesso della marmellata, di qualunque tipo, e stendetela in modo uniforme aiutandovi con un cucchiaino da tè.
5/7 – Decorare, spennellare ed infornare
Nel taglio dei dischi, vi è certamente avanzata della pasta. Stendetela nuovamente con un mattarello, ritagliate delle strisce sottili e deponetele una dopo l’altra sulla formina precedentemente farcita. Le strisce possono essere messe prima in verticale e poi in orizzontale, per regalare ai dolci un aspetto classico, oppure possono essere sostituite con forme di altro genere. Sulla marmellata si possono infatti adagiare anche piccoli pezzi di pasta senza temere che questi sprofondino all’interno. Finita la fase decorativa, spennellate l’impasto (e non la confettura) con un tuorlo d’uovo, quindi infornate in forno ventilato a 180 gradi per 35-40 minuti. Dopo la cottura, lasciate raffreddare le crostatine a temperatura ambiente, quindi conservatele all’interno di un contenitore oppure servitele ai vostri piccoli ospiti. La ricetta qui presentata può essere modificata in più punti, ma operando le dovute accortezze. Se si riscontrano difficoltà nel reperimento dei baccelli di vaniglia, si possono utilizzare l’aroma in fialette oppure l’estratto. La seconda soluzione è quella preferibile. Il tipo di miele addizionato alla frolla è quasi del tutto indifferente, ma gli esperti consigliano quello di acacia. Se non si vuole impiegare il burro, lo si può sostituire con dell’olio di semi di arachidi oppure di oliva leggero.
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7/7 Consigli
- Se dovesse avanzare la frolla, potete congelarla e riutilizzarla in seguito
- Al posto della scorza di limone, si può aggiungere quella di un’arancia. Entrambe si sposano benissimo sia con le marmellate che con le creme
- Si può comprendere che la frolla è lavorata adeguatamente se, prendendola in mano e lavorandola un po’, il palmo rimane pulito e l’impasto appare compatto