8 ricette sfiziose con la carne di maiale: consigli e abbinamenti
Nutriente e gustosa, la carne suina è un alimento versatile e sicuro. Scopri come arriva (e come portarla) sulle nostre tavole
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01.08.2017
Fonte preziosa di ferro, vitamine del gruppo B e proteine nobili, la carne (il cui consumo dovrebbe essere quantificato in 500 grammi tra carne bianca e rossa a settimana) rappresenta un elemento molto importante all’interno di una dieta varia ed equilibrata.
Tra le tipologie disponibili, la carne suina rappresenta certamente un’ottima scelta, soprattutto considerando che, rispetto alla carne bovina (a cui peraltro è molto simile per composizione), contiene una percentuale più elevata di acido linoleico, un acido grasso essenziale appartenente al gruppo degli omega 6 a cui è stata riconosciuta la capacità di controllare i livelli di colesterolo LDL nel sangue.
Affinché la carne sia qualitativamente elevata, nel corso degli anni il settore produttivo e le autorità di controllo hanno introdotto una serie di tecniche di analisi sempre più evolute che consentono un fine controllo sulla filiera delle carni, dal punto vendita fino alla produzione in allevamento.
Dal canto suo, anche il consumatore svolge un ruolo fondamentale nella scelta di una carne suina sicura e garantita. Come? Ponendo l’adeguata attenzione all’etichettatura e alle modalità con cui l’alimento è esposto all’interno del supermercato o della macelleria.
Innanzitutto, la carne deve essere presentata per la vendita in un bancone refrigerato con una temperatura che, per la carne di maiale, deve corrispondere a 7° C. All’interno dei banchi frigo, poi, è bene verificare che le carni di diverse specie siano separate tra loro, e che le carni cotte non entrino in contatto con quelle crude o con i prodotti confezionati.
In secondo luogo, è necessario leggere attentamente le informazioni fornite dal produttore con l’etichettatura, che rappresenta una vera e propria carta d’identità del prodotto.
Sull’etichetta deve infatti essere presente la denominazione dell’alimento e la sua quantità netta, l’elenco ingredienti, l’eventuale presenza di allergeni, nome e indirizzo del produttore, le istruzioni per il consumo se necessario, ed il Termine Minimo di Conservazione (TMC) o data di scadenza.
Qualora la carne sia venduta al taglio e non confezionata, invece, le informazioni per il consumatore devono essere fornite dal venditore tramite appositi cartelli.
Oltre a costituire una garanzia per il consumatore, l’etichettatura rappresenta uno strumento importante anche per i produttori poiché rende possibile la rintracciabilità del prodotto, ovvero la possibilità di ricostruire il percorso dell’alimento dalla fase di produzione a quella di distribuzione.
Ogni produttore autorizzato (a cui viene assegnato un codice aziendale da parte dei Veterinari Ufficiali dell’ASL), infatti, detiene propri registri in cui sono tracciate l’entrata e l’uscita dei prodotti, degli animali e dei mangimi dall’allevamento, nonché il numero di lotto assegnato a quella partita. Anche lo spostamento di alimenti, di prodotti e di animali deve essere accompagnato da specifici documenti di trasporto (commerciali e/o sanitari) su cui vengono registrate tutte queste informazioni.
Sugli imballaggi per il trasporto, inoltre, devono essere riportate le informazioni relative ai mangimi utilizzati per alimentare gli animali, mangimi che devono essere prodotti in stabilimenti approvati a loro volta.
Da ricordare che, per quanto riguarda la rintracciabilità, l’Italia è uno dei primi paesi ad avere sistemi di anagrafe che coinvolgono tutte le specie zootecniche di interesse commerciale (basti pensare che sono coinvolte perfino le api e i pesci di allevamento).
Il produttore, infine, deve assicurare che nel proprio allevamento sia rispettato il benessere degli animali come stabilito dalla legge relativa al rapporto animale-uomo-ambiente, e che siano applicate quelle misure di biosicurezza che consentano di proteggere gli animali da batteri, virus, parassiti e altri microrganismi pericolosi per la salute dell’animale e del consumatore.
Ma come portare in tavola la carne di maiale? Sfoglia la gallery e fatti ispirare dalle tante ricette sfiziose!
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Spiedini di maiale alle albicocche – Taglia 500 grammi di filetto per il lungo e riponi le parti ottenute in una ciotola. Aggiungi 0,5 dl di salsa di soia, due cucchiai di olio extravergine di oliva, uno spicchio d’aglio tritato e un cucchiaino di miele d’acacia. Mescola gli ingredienti e lascia a marinare la carne. Taglia 6 albicocche a spicchi, quindi componi gli spiedini alternando un pezzo di carne ad uno di albicocca. Cuoci gli spiedini sulla piastra ben calda per circa 10 minuti avendo cura di rigirarli di tanto in tanto per ottenere una cottura uniforme.
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Scaloppine di maiale alle mele – Fai appassire mezzo porro e mezzo gambo di sedano tritati in una padella con burro e salvia, quindi mettili da parte. Nello stesso burro soffriggi due mele tagliate a spicchi, tenendone poi da parte una metà e frullando l’altra metà. Aggiungi ancora burro e rosola le fettine di lonza a fiamma vivace. Aggiungi le verdure del soffritto, gli spicchi di mela ed il purè di mela, e lascia cuocere qualche istante a fiamma bassa.
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Arrosto di maiale freddo alla menta – Lascia marinare la lonza in una ciotola contente qualche grano di pepe, menta, un bicchiere di vino bianco, uno spicchio d’aglio e un filo d’olio. Sgocciola la carne, legala con qualche giro di spago e cuoci in padella con un filo d’olio affinché risulti dorata. Aggiungi sale, pepe, un po’ di marinata e metti in forno preriscaldato a 190° per un’ora circa, avendo cura di bagnare e girare la carne di tanto in tanto. Nel frattempo, soffriggi sei cipollotti tagliati a rondelle, aggiungi qualche foglia di menta e due cucchiai di aceto, quindi frulla tutto insieme fino ad ottenere una salsa omogenea. Cospargi di salsa le fette di arrosto e porta in tavola.
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Lonza al miele d’acacia e zenzero – Rosola per qualche minuto la lonza nella pentola a pressione, aggiungendo 2 cm di radice di zenzero a fettine, uno spicchio d’aglio e quattro cucchiai di miele. Aggiungi quattro scalogni, otto rape, quattro carote, sale e pepe, e un dl d’acqua calda. Porta la pentola in pressione, abbassa il fuoco al minimo e cuoci per 25 minuti.
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Spezzatino di filetto di maiale saltato alle prugne – Taglia a cubetti 600 grammi di filetto di maiale e rosolali in una pentola con quattro cucchiai di olio EVO. Sgocciola la carne, aggiungi altri due cucchiai d’olio e rosola tre cipollotti tagliati a bastoncini, quindi unisci quattro prugne gialle a spicchi. Rimetti la carne nella pentola e mescola, aggiungendo sale e pepe. Bagna la carne con un bicchiere di grappa alle prugne e infiammalo. Porta in tavola non appena la fiamma si spegne.
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Filetto con cipolle di Tropea – Rosola un filetto di maiale da circa 600 grammi in 40 grammi di burro, a cui hai già aggiunto sale e pepe. Bagna la carne con il vino bianco e cuoci per cinque minuti. Aggiungi quattro cipolle di Tropea tagliate a spicchi, salvia, sale, pepe e un mestolo d’acqua calda. Dopo 10 minuti, aggiungi un composto formato da un cucchiaio di zucchero e due cucchiai di aceto bianco, alza il fuoco e fai restringere per cinque minuti.
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Fettine di maiale all’ananas – Sistema su una teglia imburrata otto spicchi di ananas e cospargi con un po’ di salvia e finocchietto. Adagia su ogni spicchio d’ananas una scaloppina già salata e pepata, ricopri le fettine con le altre 8 metà di ananas e aggiungi altro trito di erbe. Versa nel tegame un composto formato da 1 dl di vino bianco e 2 cucchiai di aceto balsamico, aggiungi un po’ di burro a fiocchetti e cuoci per quindici minuti in forno già caldo a 190° C.
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Lonza di maiale al limone – Fai sobbollire la scorza di un limone per dieci minuti in mezzo cucchiaio di zucchero e 2 dl di acqua. Nel frattempo, scotta 200 grammi di cipollotti in acqua bollente salata per 2 minuti. Incidi a spirale, per il verso della lunghezza, la lonza e disponici sopra i cipollotti, metà delle scorze di limone, rosmarino, sale e pepe. Arrotola la carne, legala con lo spago e rosola in una teglia con un filo di olio. Bagna la lonza con mezzo bicchiere di vino bianco, inforna a 200° C e cuoci per 40 minuti, aggiungendo a cottura ultimata le scorze di limone avanzate.