1/11 – Introduzione

L’Emila è una regione di antiche tradizioni. Le sue città come Bologna, Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Ferrara sono tutti luoghi ricchi di storia e, soprattutto, di tradizioni culinarie che, nonostante lo scorrere del tempo, restano dei must nel panorama alimentare mondiale. Ci sono piatti emiliani, infatti, conosciuti in tutto il mondo, ma che in pochissimi riescono a copiare sapientemente. La cucina emiliana, infatti, spesso prevede una manualità e una bravura non sempre comune. Sicuramente l’uso delle materie prime di qualità, qui, fa la differenza, basti pensare a prodotti doc come il Parmigiano Reggiano o il prosciutto di Parma, ma per rendere un piatto davvero gustoso occorre un’innata abilità e una passione tramandata da generazione in generazione che in questa regione è ancora considerata una delle migliori ereditàda da lasciare. Questa lista vuole illustrare solo alcuni piatti tipici emiliani, in particolare 10 e se sembra un numero eccessivo, allora, non conoscete affatto le ricette che fanno grande l’Emilia nel mondo.

2/11 – Crescentine fritte

Si fratta di focacce fritte che si realizzano con ingredienti semplici e poveri come farina, acqua, lievito di birra e strutto. Si, perché, le vere crescentine fritte all’emiliana sono fritte proprio nello strutto. Oggi, vista l’attenzione al benessere e alla linea, spesso, anche in alcuni ristoranti, si predilige l’uso di olio, al posto dello strutto, ma vi assicuro che il risultato finale, sarà si più leggero, ma, nel contempo, non così buono come quello della ricetta originale. Questo tipico gnocco fritto è da accompagnare con un tagliere di salumi locali dalla buonissima mortadella al rinomato prosciutto di Parma. Il connubio tra affettati di qualità e questa favolosa crescentina dalla soffice pasta sarà un’esplosione di gusto che non potrete facilmente dimenticare.

3/11 – Tagliatelle al ragù

Un vero e proprio must della cucina emiliana, la tagliatella è, forse, una delle paste più tipiche e conosciute al mondo. Tutti invidiano agli emiliani questo piatto che, spesso, viene riproposto all’estero, ma con risultati mediocri. Il segreto di una buona tagliatella è quello di tirare la sfoglia a mano. Si tratta, infatti, di pasta all’uovo che va lavorata e stesa con il mattarello. Le tipiche “sfogline” di Bologna sanno bene di cosa si sta parlando. Oggi, spesso, però, per comodità, o maggiore velocità, il mattarello viene sostituito da macchine elettriche che, se di buona qualità, realizzano comunque un ottimo prodotto. Il condimento classico della tagliatella è il ragù, fatto seguendo l’antica ricetta bolognese, ovvero con un soffritto di cipolla, sedano e carota, passata di pomodoro, una lacrima di conserva e carne macinata di manzo e di maiale, rigorosamente di prima scelta. Il segreto di un buon ragù? La cottura. Questa deve avvenire in maniera lenta, tra le tre e le quattro ore è il tempo medio per ottenere un ragù di quelli da leccarsi i baffi.

4/11 – Zampone

Questo piatto è sicuramente un piatto invernale. Mangiare zampone con temperature estive è, infatti, un’impresa per pochi. Lo zampone è un piatto tipico emiliano che consiste in un trito di carne di maiale, dalla spalla, alla guancia fino alla contenna. Con lo zampone, insomma, del maiale non si butta davvero via niente! Questo composto viene poi insaporito da spezie ed aromi che ne esaltano al massimo il gusto. La classica ricetta prevede che lo zampone sia bollito in acqua per qualche ora a poi servito a fette con lenticchie o purè di patate. Prendete nota e appuntatevi lo zampone come piatto da servire sulla tavola del vostro prossimo Natale!

5/11 – Erbazzone

L’erbazzone non è altro che una torta salata tipica di Reggio Emilia. La sua pasta è ripiena di bietola lessata e finemente tritata unita a uova, cipolla e Parmigiano Reggiano. Normalmente, proprio per l’attenzione alla stagionalità delle verdure, questa torta viene preparata solo nel periodo di raccolta della bietola. Nel corso del tempo, però, proprio per questo movito, l’erbazzone ha subito molte varianti e la sua farcitura, spesso, non segue la vera ricetta tradizionale. Oggi, per esempio, una cosa molto comune è quella di unire all’interno la ricotta, per aumentare il gusto di una torta che, al contrario, sarebbe fatta di soli ingredienti poveri, ma che, forse, proprio per questo riscuote ancora molto successo.

6/11 – Lasagne alla bolognese

Sfoglia di pasta all’uovo, ragù e besciamella. Dall’unione di questi 3 ingredienti nasce uno dei piatti più amati di tutta la cucina italiana, ovvero le lasagne alla bolognese. Questo piatto ha una storia antica che parte dall’epoca dei romani e che nel corso del tempo non ha fatto altro aumentare il valore di questa ricetta. Si, perché, le lasagne hanno un valore legato alla tradizione, nel senso più stretto del termine e i tutti bolognesi vanno talmente fieri delle loro lasagne che sono il tipico piatto che progongono agli amici forestieri, o che consigliano al turista in città. La classica lasagna alla bolognese è, spesso, di sfoglia verde, ossia fatta di spinaci, anche se oggi se ne trovano in giro molte varianti. Il segreto della lasagna sono gli strati di sfoglia. Devono essere una ventina, divisi solo da un cucchiaio di ragù e besciamella e ben pressati l’uno sull’altro. La cottura in forno poi fa il resto, dando croccantezza ad un piatto che, forse, non ha eguali.

7/11 – Stracotto

Questo piatto è tipico di Piacenza Si tratta di un taglio di manzo che, dopo una marinatura in erbe e vino rosso, è cotto per diverse ore ( da qui il nome stracotto) con salsa di pomodoro. Questa portata, come lo zampone prima descritto, è tipicamente una ricetta invernale e viene, spesso, accompagnata da purè di patate o polenta. Il sughetto che si crea in cottura, infatti, si sposa benissimo con questi due contorni che lo andranno facilmente ad assorbire, senza necessità di pane o surroganti che renderebbero questa portata, indubbiamente, troppo pensate da digerire.

8/11 – Garganelli

Ebbene si, un altro primo piatto, ma si sa la cucina emiliana vede la pasta come vera protagonista della sua antica tradizione. I garganelli sono, appunto, una pasta fresca all’uovo simile, come aspetto, alle classiche penne. Per realizzarli occorre un particolare bastoncino su cui quadretti di pasta verranno arrotolati per poi essere passati su un apposito pennite che, oltre che a chiuderli, ne renderà la superficie ruvida ed ottima per assorbire condimenti di varie tipologie. Chiaramente, anche in questo caso, il ragù rappresenta il sugo classico con cui accompagnare un piatto di garganelli, ma un altro condimento perfetto per questa tipologia di pasta è quello al prosciutto crudo e piselli e, come vuole la tradizione, una spolverata di Parmigiano Reggiano.

9/11 – Anguilla

E per non essere troppo ripetitivi ecco un tipico piatto ferrarese a base di pesce, ovvero l’anguilla. Questo pesce reperito nelle famose valli di Comacchio, rappresenta la vera tradizione culinaria di Ferrara e provincia. Le proposte che si possono trovare nei ristoranti, soprattutto nella zona marittina dei lidi ferraresi sono tante, dall’anguilla bollita a quella grigliata o addirittura fritta. L’anguilla è un pesce dalle carni grasse, per cui molto saporita ed è un piatto non solo tipico del ferrarese, ma anche di Napoli, questo perché l’anguilla o il capitone è una pietanza davvero gustosa, dai prezzi contenuti e che non necessita di lunghe e complesse preparazioni.

10/11 – Tigelle

Spesso si fa l’errore di considerare la tigella una crescentina fritta. Questo è assolutamente sbagliato. Anche se è vero che il termine tigella è un sinonimo di crescentina, lo è riguardo alla crescentina modenese. Gli ingredienti base sono gli stessi, ma la vera differeza tra tigelle e crescentine fritte sta appunto nella modalità di cottura. Per cuocere perfettamente le tigelle esiste un’appostita pentola chiamata, appunto tigelliera, che oltre a cuocere in maniera omogenea entrambi i lati della tigella gli dà una forma circolare perfetta, che poi non è altro che la loro principale caratteristica. Questi buonissimi dischetti di pasta sono ottimi da accompagnare con salumi e formaggi, ma se proprio volete immergervi nella tradizione più profonda allora osate riempirli con il famoso pesto alla modenese ossia un battuto di lardo di maiale, aglio e rosmarino.

11/11 – Tenerina

Finire questa lista come un dolce era d’obbligo. Non c’è pasto che si rispetti che non si chiuda con un ottimo dessert. E allora ecco a voi la tenerina di cioccolato. Si tratta di un dolce tipico ferrarese composto prevalentemente da burro, cioccolato, zucchero uova e pochissima farina. Proprio l’impiego limitato di quest’ultimo ingrediente conferisce alla tenerina una consistenza umida e densa. Solitamente viene presentata in tavola con sopra una spolverata di zucchero a velo che rende questa dolcissima torta non sono buonissima, ma anche bella da vedere.