1/4 – Introduzione
Il cardo è un ortaggio invernale simile al sedano, dunque dalla consistenza dura e filamentosa, ma che appartiene alla stessa famiglia del carciofo. Già gli antichi Egizi e i Greci tessevano le lodi del cardo, culinarie e non. Oggi il cardo è poco utilizzato nella preparazione delle pietanze, anche per via del suo sapore amaro e poco accattivante, ma una volta era molto apprezzato, soprattutto nelle cucine più povere. Vediamo adesso come pulirlo.
2/4 – Come si usa il cardo?
Oggi il cardo è poco utilizzato nella preparazione delle pietanze, anche per via del suo sapore amaro e poco accattivante, ma una volta era molto apprezzato, soprattutto nelle cucine più povere. Una ricetta appartenente alla cucina povera tradizionale è la “bagna caùda”, salsa tipica della tradizione piemontese a base di aglio, olio extravergine d’oliva e acciughe, da consumare prevalentemente in autunno e inverno e nella quale si usa intingere diversi tipi verdure, tra cui proprio il cardo. Oggi il cardo sostituisce, in linea di massima, il carciofo in ogni ricetta: parmigiana di cardi, cardi gratinati, fritti, bolliti e via dicendo.
3/4 – Come consumare il cardo?
Se consumato a crudo, il cardo va pulito con cura, liberandolo dai suoi tipici filamenti, ed immerso in acqua resa acidula dal succo del limone per evitare che diventi scuro (come per i carciofi).La parte commestibile del cardo è il gambo di cui la parte interna è molto tenera, vanno invece eliminate le estremità con le foglie che in genere sono molto dure.
4/4 – Come pulire bene il caldo
Per pulire i cardi bisogna prima togliere le coste esterne, dure e sciupate. Ci toccherà staccare le coste fino al cuore del cardo che bisogna lasciarlo intero. Come? Dopo aver eliminato le punte dall’ortaggio, afferriamo i bordi e tiriamoli verso il basso.Poi possiamo tagliare il cuore del cardo a pezzetti o rondelle e immergerlo nella nostra soluzione acidulata. Se non c’è il limone in casa, va bene anche mezzo bicchiere di aceto per ogni litro di acqua che si utilizza.