1/6 – Introduzione
Abbiamo bisogno di bere sia in estate che in inverno, affinché possiamo idratare il nostro corpo eliminando nel contempo le tossine. Nei periodi freddi si preferisce una bevanda calda, mentre in estate ci si volge assetati verso le bibite fresche. Il tè, benefico e dissetante, è una gradevole soluzione per ogni momento. Quello arabo poi porta in modo particolare un tocco di novità. Come si può preparare?
2/6 Occorrente
- Acqua;
- chicchi di menta;
- foglie di menta.
- tè verde in foglie.
3/6
Il tè arabo non appartiene alla nostra cultura, ma si beve volentieri, che sia caldo o freddo. È una bevanda estremamente dolce e va usata dunque con parsimonia da parte di chi presenta problemi di intolleranza al glucosio o fruttosio, oppure se sta seguendo una dieta. Coloro che prdiligono il gusto amaro, possono, una volta preparato, diluirlo con dell’acqua. I primi consumatori di tè alla menta sono stati i beduini, che cercavano un po’ ristoro dal caldo insopportabile, ma in seguito è diventata anche una tradizione marocchina. Per fare un vero tè arabo ci vogliono dei chicchi di menta. Di solito non si trovano facilmente nei nostri mercati, ma possiamo però reperirli nei negozi arabi.
4/6
Dopo averli risciacquati bene, ponete i chicchi di menta in un bricco per tè, preferibilmente in porcellana, dove avrete aggiunto acqua in precedenza, per pulirli ancor meglio. Lavate le foglie di menta a parte e poi aggiungetele. Unite qualche cucchiaio di tè verde. Mettete ora sul fuoco, portando ad ebollizione e lasciando bollire per circa cinque minuti, proprio come se preparassimo un normale tè.
5/6
Spegnete il fuoco e filtrate, servendo il tè arabo in tazze o bicchieri piccoli, esattamente come sono soliti fare i marocchini. Ognuno lo zucchererà a piacere, ma senza esagerare, a causa della già naturale dolcezza della bevanda. Ottimo da prendere in compagnia, si accompagna con dolci tipici arabi o con il pane non lievitato. La frutta secca si sposa bene con il tè arabo, oltre a fornire un ottimo spuntino.
6/6
In certi stati, come in Tunisia, sono anche soliti aggiungervi una pianta tipica del luogo, chiamata “attarshìa”, molto simile al nostro geranio profumato. Per servirlo a dovere, bisognerebbe inoltre versarlo dall’alto nei bicchieri o nelle tazzine, in modo da ossigenarlo. Naturalmente, il tè arabo si può prendere anche dopo pranzo, come alternativa al caffè: è infatti un ottimo digestivo dalle proprietà depurative, aiutando l’organismo insieme a depurarsi e a metabolizzare meglio il cibo ingerito. Se viene consumato lontano dai pasti, il suo potere rinfrescante è davvero molto forte .